Pesce e verdure in carpione per il WHB#412

29 novembre 2013

Ciao amici, la settimana sta per finire e devo postare la ricetta per il WHB#412 ospitato da GRAZIANA. Io però sono di nuovo in giro, sono a Torino dalla mia cuginetta. Ma di questo vi parlerò al ritorno. Ora ecco la ricetta.

 
TRECCINE DI ROMBO CON VERDURE IN CARPIONE

4 filetti di rombo
1 cucchiaio di vino bianco
2 cucchiai di aceto bianco
4 cucchiaio di olio EVO
2 carote
1 cuore di sedano bianco
3 cipollotti
sale

Tagliate a fiammifero, dopo averle pulite, le verdure e cuocetele a fuoco basso con l'olio rimasto, l'aceto e il vino bianco. Regolate il sale e tenete al caldo. Dividete ogni filetto di rombo in due e intrecciate le due parti ottenendo 4 treccine. Passatele in padella con 2 cucchiai d'olio. Disponete il carpione nei piatti, deponetevi sopra le treccine e servite subito.



Queste verdurine le potete servire come accompagnamento anche a piatti di carne o potete gustarle da sole: sono gradevoli e stuzzicanti.

La ricetta è per il WHB, la raccolta che parla dei prodotti della terra. Questo evento è stato iniziato da KALYN nel 2005 e continua ogni settimana da allora. Dal novembre del 2008, l'organizzatrice internazionale della raccolta è HAALO e l'organizzatrice dell'edizione italiana è BRII. QUI potete trovare tutte le raccolte settimanali.




A presto, bacissimi e buon we!

Tapas forever!


28 novembre 2013

Ciao a tutti, dall'Argentina alla Spagna, stasera vi posto ricette per l'Abbecedario Culinario d'Europa, ospitato da FRANCESCA  fino all'8 dicembre. 




Ci sono stata diverse volte in Spagna, girandola in lungo e in largo, ma ho sempre fatto diapositive, come dire che potrò raccontarvi diverse cose, ma non ho foto da mostrarvi ;) 

In tutte queste vacanze un appuntamento si è mantenuto con assoluta costanza: quello con le tapas, che non sono solo un bocconcino per l'aperitivo, ma costituiscono un vero e proprio pasto, goloso e svariato. Perciò, come ho già detto in altri post,

VAMOS A TAPEAR!


ALBONDIGAS CON TOMATE 

per le polpette
300 g di carne tritata di vitello e maiale
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di cumino in polvere
1 pizzico di cannella in polvere
40 g di pangrattato
1 uovo
2 cucchiai d'olio di semi di arachide
sale
per la salsa
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
300 g di passata di pomodoro
brodo di pollo
vino bianco secco
sale, olio

Amalgamate la carne con l'aglio tritato, le spezie, il pangrattato, l'uovo e il sale necessario, preparate poi delle polpettine e fatele riposare in frigo per 30 minuti. Friggetele quindi nell'olio e fatele poi asciugare su carta assorbente. Per la salsa fate rosolare la cipolla e l'aglio tritati nell'olio, bagnate con un po' di vino e fate evaporare; unite la passata, un po' di brodo e fate consumare per 10-15 minuti. Mettete le polpette nella salsa e fate cuocere ancora finché il sughetto si sarà addensato. Servite caldo.





EMPANADILLAS CON QUESO, JAMON Y HUEVO 

250 g di pasta sfoglia
80 g di prosciutto cotto
40 g di formaggio a pasta dura
1 uovo
latte q.b.

Mettete a rassodare l'uovo, quindi sgusciatelo e passatelo al mixer con il prosciutto e il formaggio. Stendete la pasta sfoglia, ritagliate sei dischi con diametro di 10-12 cm, quindi farcite con l'impasto preparato. Chiudete a mezzaluna sigillando bene con i rebbi della forchetta. Disponete sulla placca foderata di carta forno, spennellate con il latte e fate cuocere a 180° per 20-25 minuti.


 


 





















PATE' DE TOMATES SECOS Y ACEITUNAS

200 g di formaggio tipo filadelfia
50 g di pomodori secchi
30 g di olive nere denocciolate
3 cucchiai di miele
75 ml di vino bianco
75 ml di brodo vegetale
1 cucchiaiata di noccioline salate
1 ciuffo di prezzemolo
olio EVO
pane tostato

Riunite i pomodori secchi, il miele, il vino e il brodo in una casseruola. Portate a bollore, quindi spegnete e fate raffreddare. Tritate i pomodori con un po' del liquido di cottura quindi mescolateli al formaggio e alle olive tagliate a rondelle. Fate riposare in frigo. Tritate le noccioline con le foglie del prezzemolo e unite olio per avere un pesto morbido e cremoso. Servite la crema sul pane e decorate con il pesto.


Nel mio primo viaggio in Spagna, quando avevo solo 13 anni ed ero con i miei genitori, le tapas sono rimaste sconosciute, ma quando andai qualche anno dopo con il traghetto da Genova a Barcellona e proprio a bordo conobbi il mio grande amico Kim, che divenne la mia guida nella sua splendida città, allora incontrai le tapas, oltre che un amore dolcissimo. Kim venne poi a trovarmi a Genova e io tornai a Barcellona, ma le nostre strade si sono divise dietro ad altre storie. Il suo ricordo però è ancora caldo e tenerissimo in un angolino del mio cuore *_*

Bacissimi amici, passo da voi!

La sopa de calabaza e l'Argentina

27 novembre 2013

Ciao cari amici, stasera vi porto in Argentina, dove mi aspetta LINDA per il nostro giro del mondo in 80 giorni :) Se ci volete raggiungere, QUI trovate tutte le regole per partecipare.


Questa è una tappa che aspettavo con impazienza, perché questo paese così lontano da noi è stata la patria adottiva di molti parenti dalla parte di mio papà, che sono andati là a cercare fortuna, alcuni si sono fermati, altri sono tornati. Ci sono ancora lontani parenti laggiù... Anche il fratello di mio papà, il mio carissimo zio Carlo, c'è stato, subito dopo la guerra, ed è tornato che io ero piccola. Lui per me è sempre stato lo zio delle meraviglie, proprio perché veniva da lontano e portava con sé racconti che sapevano di favola. Zio Carlo è il papà dei miei cugini Silvia, che sta a Torino ed è l'autrice dei panini e delle meringhe di cui parlo anche nel blog, e che andrò a trovare nel prossimo weekend, e Andrea, il cuginone per antonomasia. Io sono stata la prima, e per ora l'unica, della terza generazione della mia famiglia a mettere piede in Argentina e ci sono stati momenti, in quel viaggio, nei quali mi sentivo inspiegabilmente emozionata. Un momento in particolare, alle cascate di Iguazù. Mio zio, che lavorara come geometra, partecipò alla lottizzazione di alcune zone di foresta nel territorio di Misiones allo scopo di coltivarle e costeggiando il rio Paranà arrivò a Iguazù. Zio Carlo ha lasciato ai suoi figli e a me uno splendido racconto di questa magica avventura, inserita in una storia della nostra famiglia che è per noi una memoria preziosissima. Le cascate sono uno spettacolo impressionante: sono alte fino a 70 metri con un fronte di più di due chilometri, lungo il corso del fiume Iguazù. Sono scesa lungo la Garganta del Diablo, una profonda gola, e sono risalita fino a vederle dall'alto, ma il primo incontro è avvenuto di notte, quando ci sono arrivata da sopra per una passerella, lungo la quale si cammina sentendo sempre più forte il rombo dell'acqua che cade; raggiunta finalmente la terrazza panoramica, mi sono accorta che le lacrime mi rigavano la faccia, ero tesa come una corda di violino e per tutta la strada avevo cercato di mettere i piedi su orme lasciate da altri; sospesa su quello strapiombo, nella luce della luna, ho sentito che zio Carlo era con me e mi teneva la mano come quando, appena tornato dall'Argentina, qualche mattina mi accompagnava a scuola...


IGUAZU'
PATAGONIA - IL LAGO ARGENTINO
PATAGONIA - IL GHIACCIAIO PERITO MORENO
TERRA DEL FUOCO - CANALE DEL BEAGLE
PENISOLA DI VALDEZ
BUENOS AIRES


La ricetta che vi lascio è una zuppa che più volte ho mangiato in Patagonia, nelle sere fredde e ventose, per scaldarmi, anche il cuore, di ricordi. 

SOPA CREMA DE CALABAZA 

2 cipolle
2 carote
400 g di zucca pulita
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di farina
brodo vegetale
olio, sale

Tritate la cipolla e l'aglio e fateli soffriggere con un po' d'olio, poi unite la zucca e la carota pulita, tagliate a cubetti. Cospargere con la farina, mescolare bene, quindi unite brodo sufficiente a coprire il tutto. Fate cuocere circa 30 minuti. Passate al mixer, regolate il sale e servite.




Il recipiente che vedete nelle foto è il contenitore per il mate, che si fa con piccole zucche, appositamente trattate per poter contenere questa bevanda tipica argentina: si chiamano proprio calabaze.

Mando questa ricetta, comfort food per eccellenza, al contest di SILVIA e FABIO




e alla cara STEFANIA, con la piccola annotazione che avere un blog ha per me anche il significato di poter consegnare agli amici, pur se virtuali, angoli della mia vita :) 




Ciao a tutti, vi abbraccio, a presto!

Zuppa di lenticchie per SALUTIAMOCI

26 novembre 2013

Ciao amici, come state? eccomi di nuovo in diretta con voi, il we è andato bene nonostante il brutto tempo: venerdì ho fatto appena in tempo ad arrivare che ha cominciato a nevicare, ma per fortuna sabato la pioggia ha portato via tutto e domenica un pallido sole ha fatto la sua comparsa :)

Venerdì pomeriggio sono stata all'outlet di Mondovì dove ho incontrato MANU ELA, una giovane simpaticissima blogger: è proprio come l'avevo immaginata, divertente ed estroversa! Ci siamo prese un caffè e poi abbiamo girellato per negozi, comprando qua e là, attirate dalle stesse cose, da brave piccole chef. Ciao cara nuova amica, spero di incontrarti di nuovo e di parlare ancora piacevolmente con te. A presto!

Sabato giornata di tutto riposo con gli amici di Ceva, nel pomeriggio ho cucinato con Rita e anche domenica mattina ci siamo dedicate un po' ai fornelli. Sabato a pranzo Vilmo ci ha preparato un golosissimo piatto con i funghi appena raccolti, si tratta dei sanguin in dialetto, sanguinelli in italiano, bruttissimi a vedersi, ma deliziosi a mangiarsi! Vi lascio qualche anticipazione, prima o poi arriveranno anche le ricette.
























La ricetta di questa sera è per SALUTIAMOCI, la raccolta che insegna a mangiare in modo sano e corretto. 




Questo mese siamo ospitati da CI' e il tema è la lenticchia. Tutti i prodotti che ho usato in questa ricetta provengono dal banco bio del Mercato Orientale, del quale sono diventata una fedele cliente!

Ecco la mia proposta.




ZUPPA DI LENTICCHIE

300 g di lenticchie
300 g di passata di pomodoro
1 costola di sedano
1 spicchio d'aglio
brodo vegetale
olio EVO, sale integrale








Mettete a bagno le lenticchie per 12 ore. Soffriggete nell'olio l'aglio tritato, poi unite la passata di pomodoro e dopo una decina di minuti aggiungete il sedano, pulito e tagliato a tocchetti, e le lenticchie scolate. Unite il brodo necessario e portate a cottura a fuoco basso. Occorrerà almeno 1 ora e mezza. Se asciugasse troppo unite acqua calda o altro brodo. Regolate il sale prima di servire.






Adesso passo a curiosare da voi e a salutarvi, baci baci :)

Le ricette con il riso per LIGHT and TASTY

25 novembre 2013

Buongiorno amici, come ogni lunedì ci ritroviamo con la rubrica per mangiare sano e leggero, ma gustoso. 




Le nostre ricette di oggi sono a base di riso: ecco cosa vi abbiamo preparato.
 
Yrma:   risotto light alle rape rosse

Cinzia:  risotto con piselli e limone

Tania:   risotto al latte e fagioli

Eva:     riso zucca e fagioli

Elena:  pomodori ripieni di riso e verdure

Per la mia ricetta ho usato il riso selvaggio, un mix molto saporito di basmati, rosso della Camargue e long wild canadese, adatto ad essere consumato lessato. E' una preparazione tanto rapida quanto gradevole e da soltanto 135 calorie.

RISO SELVAGGIO CON LE NOCI

100 g di riso selvaggio
2 cucchiai di noci tritate grossolanamente
1 cucchiaio di olio EVO

Lessate il riso in abbondante acqua salata, scolatelo e conditelo con l'olio e le noci.






Ci risentiamo più tardi, buona giornata e al prossimo lunedì!

Un rustico pane di farro

24 novembre 2013

Sono tornata a casa, ciao amici, ho diverse cose da raccontare, ma rimando ad un'altra sera, perché devo scaricare anche le foto e sono un po' stanca, domani ho lezione e mi aspetta una settimana a dir poco caotica. 

Ma c'è la ricetta, profumata e rustica, buona e confortevole, come solo il pane sa essere. Viene da un libro nuovo che ho comprato da poco, pieno di cose buone da fare: "La magia del forno" di Paul Hollywood.


PANE AL FARRO

500 g di farina di farro
10 g di sale
10 g di lievito di birra secco
30 g di burro morbido
300 ml di acqua tiepida
olio EVO

Impastate nell'impastatrice la farina, il sale, il lievito, il burro e circa ¾ di acqua. Aggiungete quella rimanente solo se l'impasto lo richiede. Quando la pasta sarà morbida e liscia, mettetela in una terrina unta e fatela lievitare fino al raddoppio. Passato questo tempo, spolverate di farina il piano di lavoro, quindi lavorate ancora un po' l'impasto, poi formate un salsicciotto che disporrete in uno stampo da pane carré, della capacità di 1 l, unto d'olio. Chiudete in un sacchetto di plastica e fate lievitare ancora. Con un coltello praticate alcuni tagli sulla superficie, quindi cuocete in forno a 200°, con una bacinella sul fondo per creare vapore, per circa 30 minuti.






Mando questa ricetta a CINZIA e VALENTINA per il loro contest: i toni del rustico.




Se avete piacere ricordate che domani mattina c'è l'appuntamento con LIGHT & TASTY.
A presto, buona settimana!

Un risotto al caffè per il contest di due amiche speciali!

23 novembre 2013

Ciao a tutti, sono sempre a Ceva, ma non posso non postare, sapete che ho i giorni contati per tenere fede al mio programma prima di Natale e perciò eccoci qui :)

Stasera posto di nuovo per ELENA ma anche per CINZIA, perché pubblico la prima ricetta con cui partecipo al loro contest




Si tratta di una ricetta salata e devo dire che il sapore del caffé ha conferito una nota avvolgente e particolare al riso, non rimane coperto dal resto, ma non prevale, comparendo solo alla fine per lasciare in bocca un piacevole retrogusto, che invita al boccone successivo.



RISOTTO CON GAMBERI E ZUCCHINE ALL'AROMA DI CAFFE'

320 g di riso
500 g di gamberi
1 cipollotto fresco
2 zucchine piccole
1 tazzina di caffè forte
brodo vegetale
olio, sale

Pulite i gamberi e tagliateli a tocchetti, tranne qualcuno che lascerete intero per la decorazione finale. Affettate sottilmente il cipollotto e fatelo colorire con poco olio. Tostate il riso in un'altra pentola, senza condimenti, quindi unitelo al cipollotto, fate amalgamare quindi bagnate con il caffè. Aggiungete le zucchine e portate a cottura con il brodo vegetale. Quando mancheranno circa 5 minuti, unite i gamberi. Fate riposare qualche minuto prima di servire.





Sto meditando su altre ricette con il caffè.... perciò alla prossima, anzi alle prossime! Bacissimi *_*

Un ragù di verdure per il WHB#411

22 novembre 2013

Ciao a tutti, sono a Ceva dai miei amici, avevo bisogno di staccare le spine. Ma non potevo certo mancare l'appuntamento con voi e con il WHB#411 che è ospitato questa settimana da ELENA!




La ricetta che vi propongo è una piccola festa di verdure e rende la pasta davvero speciale e molto molto appetitosa!



FUSILLI CON RAGU' DI VERDURE


320 g di fusilli
3 carote
3 pomodori ramati
1 cuore di sedano
1 cipolla di tropea
qualche foglia di salvia
1 ciuffo di basilico
30 g di burro
olio EVO
latte
parmigiano grattato
sale







Pulite e lavate le verdure, pulite anche salvia e basilico e tritate tutto grossolanamente al coltello. Fate sciogliere il burro con un po' d'olio in una padella capiente, aggiungete le verdure e cuocete a fuoco basso per una decina di minuti, mescolando ogni tanto. Salate, unite 1 bicchiere di latte e portate a cottura, unendo altro latte se necessario. Le verdure devono rimanere croccanti e il sugo cremoso. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, colatela e padellatela con il ragù per qualche istante. Servitela con una spolverata di parmigiano.





Come sapete il WHB è una raccolta che parla dei prodotti della terra. Questo evento è stato iniziato da KALYN nel 2005 e continua ogni settimana da allora. Dal novembre del 2008, l'organizzatrice internazionale della raccolta è HAALO e l'organizzatrice dell'edizione italiana è BRII. QUI potete trovare tutte le raccolte settimanali.

Vi abbraccio amici, buon fine settimana, qui non sarà bello, ma io sono in compagnia e sono molto contenta ;)
  

Lo spiedino di pesce della mia amica Elena

21 novembre 2013

Ciao cari amici, il post di ieri era programmato ed è uscito allegro e felice, nello sfacelo generale del mondo, aggredito da tifoni e bombe d'acqua come fosse di nuovo il diluvio universale... e oggi è il giorno che il nonno Carmelo, il papà di mia mamma, molti anni fa ci ha lasciato. E proprio come spiegavo a una mia classe, dove ci sono alunni che ho per la terza volta e con i quali ho un rapporto più scolastico che universitario, se anche ci sembra che le cose ci scivolino addosso e che entrando da un orecchio se ne escano dall'altro, non è così; infilano la strada del cervello rendendoci nervosi, stanchi, tristi, minando lentamente le nostre certezze, facendoci sentire piccoli e impotenti, burattini nelle mani del destino... fra poco più di un mese sarà Natale. Come ogni anno voglio credere nel miracolo di questo Gesù che viene, ed è l'unica ragione per cui il Natale per me ha ancora un senso.

C'è una ricetta anche stasera, nonostante tutto: ho copiato di nuovo la mia cara ELENA, recipe-tionist di questo mese. Dopo una ricetta genovese, ne ho rifatto una romagnola, che unisce i nostri mari, l'Adriatico e il Ligure, in una festa di profumi che rallegra davvero! Ed è una ricetta che Elena ha postato per "L'Italia nel piatto", la rubrica di cucina regionale che condividiamo, perfetta per l'occasione. La ricetta originale è QUI e l'ho riprodotta fedelmente: non c'era bisogno di cambiare nulla.





SPIEDINI DI PESCE ALLA ROMAGNOLA

 
1 fetta grande di pesce spada 
20 mazzancolle
20 seppioline
10 cucchiai di pangrattato
prezzemolo
2 spicchi di aglio
olio evo
pomodori ciliegini





 

Preparate una panatura miscelando il pane grattugiato con il prezzemolo tritato (quantità a piacere) e gli spicchi di aglio passati nello spremiaglio, aggiungete 2-3 cucchiai di olio e mescolate bene. Tagliate a cubotti la fetta di pesce spada e assemblate 8 spiedini alternando le seppie con le mazzancolle e lo spada, facendo attenzione a posizionarli ben vicini. Passate gli spiedini nella panatura, premendola bene in modo che rimanga ben attaccata. Fate riposare circa 30 minuti. Grigliate al barbecue o su una bistecchiera ben calda, cuocendo 5 minuti per lato. Servite subito dopo aver aggiustato di sale. Accompagnate con i ciliegini, a cui avrete tolto la calottina superiore e che avrete svuotato con l'aiuto di uno scavino, ripieni della panatura avanzata e cotti in forno a 200°C per 5-8 minuti con funzione grill. Servite il tutto ben caldo! ENJOY :)





Questa ricetta è per il contest di FLAVIA.




Buona serata a tutti, passo da voi, prima della cuccia ;)