Crostatine di cavolfiore per "Al km 0"

 

 
6 novembre 2025
 
Per Al km 0 oggi vi regaliamo "una coccola sulla tavola"!
 
 
 

 
Queste crostatine sono prorio una coccola, avvolgono il palato con la dolcezza del cavolfiore e della fonduta e lo stuzzicano con il peperoncino; per questo contrasto, che è il buono della ricetta, vi consiglio di usare un formaggio che abbia comunque un sapore deciso, se non trovate la toma al peperoncino. Per la guarnizione potete usare anche le nocciole o le noci, come preferite.
 
 


CROSTATINE DI CAVOLFIORE CON FONDUTA DI TOMA AL PEPERONCINO E MANDORLE (6p)
 
230 g di pasta brisée
350 g di cavolfiore
1 dl di panna fresca
sale, pepe
200 g di toma al peperoncino
80 ml di latte
1 manciata di mandorle a lamelle
 
Pulite il cavolfiore, dividetelo in cimette e lessatelo in acqua salata in ebollizione per 5 minuti circa, finché sarà morbido. Scolatelo e lasciatelo raffreddare, quindi frullatelo con la panna per ridurlo in crema. Regolate il sale e pepate a piacere. Ricavate dalla pasta brisée 6 dischetti per rivestire altrettanti stampini da crostata da 10 cm di diametro, rivestiti di carta forno. Bucherellate il fondo e cuoceteli in forno a 180° per 10 minuti, coperti con carta forno bagnata a e strizzata e i pesini per la cottura in bianco. Eliminate poi carta e pesi e continuate la cottura per altri 3 minuti, sfornate e fate intiepidire. Preparate la fonduta: in una ciotola, grattugiate la toma con una grattugia a fori grossi, unite il latte e fate riposare per circa 30 minuti. Quindi versate in una casseruola dal fondo spesso e fate cuocere a fiamma bassa fino a sciogliere il formaggio (se necessario unite ancora un po’ di latte). Riempite per metà le crostatine con la crema di cavolfiore e completate con la fonduta intiepidita, cospargete con le mandorle e servite subito.



Torniamo fra 15 giorni, a presto! 

Sformato di funghi e patate per LIGHT & TASTY

 

3 novembre 2025
 
Oggi LIGHT & TASTY è dedicato agli sformati, piatti saporiti con carne o verdure che funzionano molto bene anche come piatti unici e generalmente sono apprezzati da grandi e piccoli! 

Daniela: sformato di bietole  
 
 

 
Lo sformato di funghi e patate è un classico della cucina ligure, e si deve preparare rigorosamente con i porcini, anche secchi. In questo caso i funghi vanno tenuti in ammollo in acqua tiepida, quindi scolati per bene e tamponati per eliminare ogni residuo d'acqua. Poi si procede come ho scritto nella ricetta.
 
 

 
SFORMATO DI FUNGHI E PATATE ALLA GENOVESE
 
400 g di funghi porcini
400 g di patate
1 spicchio d’aglio
4 cucchiai di parmigiano grattato
1 ciuffo di prezzemolo
100 ml di olio EVO
pangrattato q.b.
sale, pepe bianco

Lavate e fate lessare le patate in acqua bollente per 30 minuti. Quindi sgocciolatele, fatele intiepidire, pelatele e tagliatele a fette abbastanza sottili. Pulite i funghi spazzolandoli e passandoli con un telo umido poi affettateli sottilmente. Tritate aglio e prezzemolo. Ungete una pirofila e cospargetela di pangrattato, poi formate uno strato di patate, insaporitelo con un pizzico di sale, una macinata di pepe, un poco del trito preparato e il parmigiano grattato. Sovrapponetevi uno strato di funghi e conditelo come il precedente. Ripetete gli strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con le patate, e irrorate con l'olio. Cuocete nel forno già caldo a 180 °C per 30 minuti circa. Fate intiepidire poi rovesciate sul piatto da portata e servite.

 
Torniamo martedì 11, anziché lunedì, buona settimana!

Minestra di riso e verze per L'ITALIA NEL PIATTO

 
 
 
2 novembre 2025

Torna L'ITALIA NEL PIATTO oggi dedicato alle ricette del cavolo, cioè alle ricette regionali che utilizzano qualunque tipo di cavolo, appunto 😁
 
Liguria: minestra di riso e verze 

Lombardia: cassoeula o bottaggio alla milanese, ricetta della tradizione 

Trentino-Alto Adige: lucaniche di verza o "luganeghe de verza"

Veneto: verze sofegae

Friuli Venezia Giulia: cavolo cappuccio e salsicce in tegame
Emilia-Romagna: risotto con costine di maiale e verza

Toscana: zuppa frantoiana

Umbria: crostini di cavolfiore e tartufo

Lazio: spaghetti con broccoli e guanciale

Abruzzo: zuppa di verza, patate e fagioli, con sagne a pezza

Molise: broccoli del convito

Campania: riso e verza

Puglia: orecchiette con cavoli e alici

Basilicata: minestra di verza lucana con fagioli e cotica di maiale

Calabria:  minestra di cavolo cappuccio e fagioli rossi alla calabrese 

Sicilia:  ghiotta di cavolfiore 

Sardegna: fregola tostata con crema di cavolfiore, alici e mandorle

 

 
In Liguria le verze si usano in molte ricette, sia di primi che di secondi. E questa minestra è una di quelle preparazioni che cambia nelle famiglie a seconda del gusto personale. C'è chi aggiunge le patate e/o le cipolle, chi sostituisce il pecorino al parmigiano, chi omette il pepe. Questa è la ricetta tradizionale, tanto semplice quanto gustosa!

 
 
 
MINESTRA DI RISO E VERZE
 
500 g di riso
500 g di verze bianche
1 l di brodo di carne
noce moscata, chiodi di garofano q.b.
parmigiano grattato
pepe nero in grani
 
Insaporite il brodo con la noce moscata e i chiodi di garofano in polvere, portate a ebollizione e lessate il riso. A metà cottura unite le verze, pulite, lavate e tagliate grossolanamente. A cottura ultimata regolate il sale e servite con abbondante parmigiano grattato e una macinata di pepe.

 


 

Come sempre torneremo il 2 dicembre, se volete nell'attesa potete seguirci su FB e INSTAGRAM. Buon proseguimento!