22 febbraio 2018
Buongiorno a tutti, eccoci anche al giorno della nostra rubrica "Al km 0", oggi dedicata alle farine del territorio. La mia Liguria, stretta fra le montagne e il mare, non coltiva grano anche se ne impasta la farina per produrre primi saporiti. Le nostre farine sono quelle di ceci e di castagne, con cui facciamo paste alternative, gnocchi, minestre e dolci da leccarsi i baffi.
Ma sono le castagne le protagoniste di questa pagina, perché mi sono ricordata di quando sotto i portici di Via XX Settembre e nei vicoli del centro storico c'erano i caldarrostai. Era il profumo a guidare verso la loro postazione, dove c'era sempre la coda per avere fra le mani quel cartoccetto ustionante e pieno di fragranza. Le castagne si sbucciavano con difficoltà tanto erano calde, ma poi ti riempivano la bocca della loro bontà semplice e forse poco educatamente tutti lasciavamo cadere a terra le bucce, tanto allora c'erano eserciti di spazzini che mantenevano la città pulita e lustra. Non parlo di moltissimi anni fa, ma certamente abbastanza per considerare una volta di più quanta bellezza ci fosse in una cosa così povera come la caldarrosta!
Amiæ che piæ çìnque pe ’na palànca, són câde e bén scioæ!
Ecco come abbiamo usato le farine delle nostre regioni:
Se capitate da queste parti, non mancate di fare un passo in una delle pasticcerie Romanengo, dove trasformano le castagne in quel dolce sublime che è il marron glacé. Ma ecco le mie trofie con farina di castagne che ho condito, in un campanilismo quasi luminoso, con i meravigliosi carciofi di Albenga!
Se poi vi incuriosisce sapere cosa vuol dire quella frasetta nella mia lingua madre, andate in fondo al post 😄
TROFIE DI CASTAGNE CON
CARCIOFI E PROSCIUTTO
per le trofie
200 g di farina 00
70 g di farina di castagne
1 pizzico di sale
per il condimento
3 carciofi
1 cipolla bianca piccola
100 g di prosciutto cotto
1 limone
vino bianco (Pigato o Vermentino di Liguria)
sale, pepe bianco, olio
Impastate
le farine sulla spianatoia con il sale e l'acqua necessaria ad avere un impasto sodo ed elastico. Quando sarà pronto, fate dei cordoncini e tagliate dei piccoli gnocchetti che
strofinerete fra i palmi delle mani assottigliandoli fino a 3 cm di lunghezza. Fateli asciugare sulla spianatoia. Pulite
intanto i carciofi e tagliateli a spicchi sottili che metterete in acqua acidulata con
il succo di limone perché non anneriscano. Fate colorire in una casseruola con
poco olio la cipolla affettata sottilmente, quindi unite i carciofi ben scolati.
Quando saranno un po' appassiti, sfumate con il vino e fate evaporare, quindi unite
il prosciutto tritato, salate e pepate. Lessate le trofie in abbondante
acqua salata, scolatele, lasciandole un po' umide, quindi padellatele nel sugo
per qualche istante e servite.
Buona giornata, alla prossima!
Guardate che ne prendete cinque con un soldo, sono calde e ben tostate