Ho scelto di preparare l'agliata, una nostra salsa caratteristica, servita di solito in accompagnamento al pesce fritto. Ancora oggi sopravvive, pur con qualche difficoltà, perché certamente tutto questo aglio diventa quasi antisociale! Come spesso accade con le ricette di tradizione, esistono molte varianti dell'aggiadda, che può essere preparata anche con olio o con le patate lesse al posto della mollica di pane. In qualche caso, come non bastasse l'aglio, si mette anche un po' di cipolla tritata o se ne smorza il sapore con il rosmarino. E ancora si può scaldarla e così versarla sul baccalà bollito. Certo non è mai una cosa leggera 😄
Per andare alla sua storia, nasce nel medioevo dalle cucine povere, soprattutto dei marinai, perché si attribuivano a questa salsa virtù corroboranti, utile quindi a chi doveva stare ai remi. E la si consumava al mattino per essere in forma per tutta la giornata!
Ho scelto di prepararla con l'aglio di Vessalico, un antico ecotipo di Allium sativum, presidio Slow Food dal 2000, prodotto in questo e in altri 10 paesini della Valle Arroscia. Questo aglio ha un aroma intenso, ma un sapore delicato ed è molto digeribile. Per questo mi sono fatta tentare da un crostino... molto gradevole, anche se sono sicura che per un po' nella mia casa non si affacceranno vampiri!
immagini dal web |
AGGIADDA (agliata)
6 spicchi d’aglio
Mettete a bagno la mollica di pane nell’aceto bianco, poi strizzatela bene e pestatela nel mortaio o passatela al mixer con gli spicchi d’aglio. Salate e diluite con poco vino bianco per avere una crema morbida.
Gli italiani se la cavano sempre in cucina usando cose semplici per fare cose molto gustose. In questo caso il pane. Puoi persino creare noquis usandolo!
RispondiEliminaBacio dall'Argentina.
NOn ricordo di averla mai provata, ma non mi dispaicerebbe assaporarla con un crostino o, come sugegrisci te, con del pesce fritto!
RispondiEliminaNon amo molto l'aglio, lo uso in cucina ma giusto per dare sapore ai soffritti. Il fatto è che lo digerisco poco. QUesta ricetta però farebbe la felicità di mio padre e dei miei suoceri, che sono dei consumatori seriali di aglio. Un abbraccio. Natalia
RispondiEliminaMi incuriosisce proprio questa tua salsa, a differenza mia in casa non amano molto l'aglio però sicura che ne apprezzeranno la bontà 😉
RispondiEliminaTerra bellissima la tua Liguria, conosco questo aglio, grazie cara!
RispondiEliminadev'essere veramente buono!
RispondiEliminaUna vera eccellenza delle tua bella terra!
ciao
elisa
mai sentita questa cremina, ma è digeribile? e l'alito? in ogni caso un assaggio lo farei volentieri!
RispondiEliminaBe’ mi sembra molto aromatica e frizzante questa salsa. Sul fritto non mi piacciono le salse, ma su altre cose ce la vedo bene, a partire dal quel baccalà.
RispondiEliminaNon ho mai provato questa cremina ma mi ispira tanto spalmata sopra un bel crostino di pane!
RispondiEliminaBacio grande,
Mary
Ma guarda quante varietà di aglio esistono!! Io amo l'aglio, lo uso tanto, ma sempre o in piccolissime quantità oppure intero in modo da poterlo togliere alla fine. Ma siccome mi piace un sacco questi tuoi crostini li divorerei all'istante e al diavolo l'alito! Tanto poi ho la mascherina e poi sono in smart working! Davvero Carla, mi piace tantissimo la tua ricetta! un abbraccio
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