2 novembre 2021
Torna L'ITALIA NEL PIATTO che oggi si dedica ai cereali locali.
Valle d’Aosta: farinata di segale
Piemonte: polenta di furmentìn con salsa ai porri
Liguria: bernardo di Ventimiglia
Lombardia: riso in cagnone
Trentino-Alto Adige: schlutzkrapfen - mezzelune tirolesi
Veneto: torta di riso ai profumi mediorientali (con riso del delta del Po)
Friuli-Venezia Giulia: paparot (minestra di polenta e spinaci friulana)
Emilia-Romagna: risotto alla modenese
Toscana: torta di farro della Garfagnana
Umbria: zuppa di farro e patate
Marche: zuppa di zucca e farro
Lazio: supplì di farro
Basilicata: cereali nella cucina lucana
Calabria: riso di Sibari ai sapori di Calabria
Nell'entroterra ligure il granturco, e quindi la farina di mais, ha sempre avuto un ruolo molto importante nell'alimentazione locale, come ho detto QUI nel post dedicato alla polenta. Più economica della farina bianca, veniva utilizzata comunemente per pani e focacce, ma anche nei dolci, come in questo pane tipico della zona di Ventimiglia, il bernardo.
Dal 2012 questo rustico prodotto ha avuto la denominazione De.CO che ne ha valorizzato la produzione. Il nome sembra derivare dalla festa patronale che si tiene il 20 agosto nella piccola frazione di San Bernardo a pochi chilometri da Ventimiglia e sembra anche che l'origine di questo pane dolce sia antichissima (XVI secolo). L'aggiunta di farina bianca all'impasto, anticamente solo di farina di mais, serve ad ottenere un prodotto meno rustico e ben lievitato (notizie e ricetta tratte da Lievitati di Liguria di I. Fioravanti e V. Venuti, Sagep Editori).
BERNARDO DI VENTIMIGLIA
300 g di farina W290
260 g di acqua
200 g di farina di mais fioretto
20 g di lievito di birra fresco
100 g di zucchero
20 g di miele
50 g di olio EVO
200 g di uvetta
8 g di sale
1 cucchiaino di semi di finocchietto
In una ciotola mescolate perfettamente 100 g di farina
di mais presa dal totale con 150 g di acqua, presa anch’essa dal totale e
riscaldata a 100°C. Fate raffreddare. Versate nella ciotola dell’impastatrice
la farina bianca, la farina di mais rimanente, il lievito, lo zucchero, il
miele, l’acqua e la polentina ottenuta precedentemente. Impastate qualche
minuto, aggiungete l’olio, il sale e terminate l’incordatura. Aggiungete le
uvette sciacquate e asciugate, i semi di finocchietto e raccogliete a palla.
Mettete l’impasto in una ciotola unta, coperto, a lievitare in luogo tiepido e
umido per 1 ora circa. Dividete l’impasto in 4 parti uguali, modellate a
filoncino, mettete in una teglia foderata con carta forno, fate lievitare
coperto fino al raddoppio. Con il manico di un cucchiaio di legno segnate
profondamente i filoncini suddividendoli in 5-6 parti. Infornate a 190° per 30
minuti circa, finché saranno dorati.
I love bread recipes :) thanks for your sharing...
RispondiEliminaChe bel nome ha questo pane dolce, poi la farina di mais da quel tocco rustico inconfondibile che tanto mi piace. Baci cara.
RispondiEliminache belle pagnottelle, con l'uvetta poi mi compri subito!!! un abbraccio!
RispondiEliminaIl pane all'uvetta è uno dei preferiti del mio compagno.. non so se sia lo stesso che fanno qui dove vivo ma sicuramente il suo profumo sarà inebriante!
RispondiEliminaAmo il pane in ogni sua forma, con l'uvetta poi è irresistibile
RispondiEliminaUn abbraccio
Mi ispirano tanto queste pagnottelle con l'uvetta e la farina di mais Carla!
RispondiEliminaUn abbraccio,
Mary
Mi ricorda moltissimo un pane che facciamo qui per Pasqua. L'uso della farina di mais è molto interessante e conferisce una consistenza unica! Complimenti Carla!
RispondiEliminami chiedevo cosa fosse il bernardo, ora lo so: un pane squisitissimo! un abbraccio
RispondiEliminaDev'esser davcero delizioso, contutti questi ingredienti favolosi!
RispondiEliminacaro il mio bernardo sei un pane squisito :)
RispondiEliminaChe bontà!
Hanno un aspetto delizioso. Mi salvo la ricetta. Buon fine settimana :)
RispondiEliminaLa farina di mais regala profumi e texture che a me piacciono molto!!
RispondiEliminaCiao Elisa