2 maggio 2020
L'ITALIA NEL PIATTO oggi riprende un tema che sarebbe adattissimo al periodo, se non fosse che viviamo in tempo di coronavirus, ma non ci spaventiamo affatto e dalle nostre splendide regioni arrivano i piatti per gli sposi!
Valle d’Aosta: polenta ai formaggi con crema di fave
Liguria: corzetti stampati con sugo di carne
Lombardia: tentasiù de la spusa (torta di rose)
Trentino - Alto Adige: brezdel
Emilia Romagna: zuccherini montanari
Toscana: ginestrata
Marche: ciaramilla marchigiana
Umbria: zuccarini degli sposi
Lazio: ciambelle degli sposi
Abruzzo: zuppa reale
Molise: taralli di Venafro o v’scuott
Campania: pastarelle degli sposi
Puglia: faldacchea di Turi
Calabria: suspiri o durci de zziti
Sardegna: bianchittos
Nel XVII secolo iniziò per
Genova un periodo di grande prosperità, grazie sia all’alleanza con la Spagna
di Carlo V e Filippo II che alle attività dei suoi banchieri, per lo più ex
mercanti, le cui relazioni internazionali fecero crescere notevolmente la
ricchezza della Serenissima Repubblica e delle famiglie nobili. Nel “Siglo de
los Genoveses”, la città fiorì di cultura, opere d’arte, riqualificazioni
urbane e nuove residenze signorili. Fu sviluppato allora il progetto di Strada
Nuova, l’attuale via Garibaldi, una passeggiata dove le famiglie più importanti
costruirono i loro palazzi, strappando incredibili giardini ai piani rialzati
delle costruzioni. Oggi questi palazzi sono Patrimonio dell’Unesco, ma facevano
parte, al momento della loro costruzione, dei “Palazzi dei Rolli”, una selezione
di strutture classificate per eleganza e prestigio, adatte a ospitare gratuitamente
personaggi importanti in visita alla città. Insomma degli alberghi a cinque
stelle ante litteram!
I nobili di allora avevano uno stemma che veniva riportato sugli stampi per i corzetti a indicare chiaramente, anche al momento del pranzo, la magnificenza della famiglia. E questa semplice e particolare pasta non mancava mai nei pranzi di nozze.
Il sugo di carne alla genovese, il famoso "tuccu", forniva anche il ripieno dei ravioli, perché la carne usata per la cottura veniva macinata e utilizzata per la confezione della pasta. Potete leggere QUI, la ricetta che avevo postato per la nostra rubrica. Anche i ravioli erano presenti nel pranzo degli sposi.
CORZETTI
STAMPATI
400
g di farina 00
4
uova
sale
Impastate la farina con le uova e un pizzico di sale, fate riposare l'impasto nella pellicola per circa mezz'ora, poi tirate le sfoglie con la macchina al numero 4 in modo che restino abbastanza spesse. Con l'apposito stampo preparate i corzetti e fateli riposare su un vassoio infarinato almeno un giorno. Lessateli in abbondante acqua salata.
SUGO DI CARNE ALLA GENOVESE
500 g di carne di vitellone o manzo
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
1 bicchiere di olio EVO
poca farina
1 bicchiere di vino rosso
2 cucchiai di salsa di pomodoro
10 g di funghi secchi
brodo
sale
Condite generosamente i corzetti e serviteli subito.
Torniamo il 2 giugno, seguiteci sulla nostra pagina FB e sul nostro BLOG, a presto!
Non conoscevo questo tipo di pasta anche se è molto simile a un formato che si usa dalle nostre parti. Bella la cosa dello stampo sulla pasta.
RispondiEliminaChe bella anche la tua foto, molto romantica.
cavoli non sapevo ci fossero dei palazzi così belli a Genova! devo rimediare!
RispondiEliminaCara Carla, ma che piatto direi molto invitante, ed è sicuramente molto buono.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Un piatto molto gustoso!
RispondiEliminaSperiamo di tornare presto alla normalità e di poter festeggiare tutti gli sposi come si deve.
Un bacio
Che palazzi meravigliosi, mi viene voglia di viaggiare e visitarli ma non si può, mannaggia!! Comunque da pochissimo ho conosciuto i corzetti, me li hanno regalati e li ho apprezzati tantissimo!! Immagino con questo sugo quanto possano essere buoni! Un bacio
RispondiEliminaUn buon primo succulento!
RispondiEliminaAdoro queste ricette della nostra tradizione culinaria! Vorrei proprio poter fare l'assaggio!!!
RispondiEliminaBuona domenica Carla <3
Ricordo ancora la mia prima visita a Genova, quando ho scoperto i corzetti, buonissimi nella loro semplicità... Un abbraccio LA
RispondiEliminaBellissimo articolo, ricco di storia e tradizione! Particolare questa pasta, mi piacerebbe replicarla!
RispondiEliminaUn gosso abbraccio
Bellissimo post come sempre Carla e molto interessante questa pasta! Dev'essere speciale!
RispondiEliminaBacioni,
Mary
Sono sempre stata affascinata da questi formato di pasta e quando passo per la Liguria ne faccio sempre scorta!
RispondiEliminaciao
elisa
Conosco questa bellissima pasta, complimenti!!!!
RispondiEliminaSono sempre stata curiosa di provarli. Naturalmente quelli con lo stemma!
RispondiEliminain un mercatino dell'antiquariato avevo trovato proprio uno stampino per corzetti, la tentazione era stata tanta, ma poi non l'ho acquistato...ancora oggi lo penso con rimpianto! Si deve sempre cedere alle tentazioni!!! un bacione e complimenti!
RispondiEliminaMolto invitanti i tuoi corzetti, ne mangerei volentieri una bella porzione!
RispondiEliminaBellissima Genova!
Un abbraccio
Adesso devo trovare assolutamente uno stampo per i corzetti, sono così curiosa di provare a farli.
RispondiEliminaUn bacio