Il gulyàs per l'Abbecedario Culinario d'Europa

22 maggio 2013

Ciao amici, forse avrete visto che l'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA si è trasferito in Ungheria. Il nostro ospite è CINZIA del blog CINDYSTAR.




Oggi allora andiamo a Budapest. Ci sono stata in Ungheria tanti tanti anni fa, e solo nella capitale, della quale ricordo poche cose; è quasi l'ora che io torni, anche perché questo paese mi attira molto, mi attira da quando ero piccola e leggevo, avida, Le avventure dei ragazzi di via Pal di Molnàr. Boka, Nemecsek, Geréb erano i miei piccoli amici, trepidavo con loro e avrei voluto essere lì a combattere contro le Camicie Rosse anche io.




Oggi combatto ancora e vorrei che si trattasse solo di colpi a base di mestoli e padelle :)

La ricetta che dedico alla città di Budapest è la zuppa di gulash. Lo ricordo questo piatto, ricordo un bel ristorante e ricordo una musica di violini che riuscivano a toccare tutte le corde del mio cuore giovane e innamorato...




GULYAS LEVES

2 cipolle tritate
250 g di bollito magro
1 cucchiaio di paprika dolce
4 carote
4 patate
2 cucchiai d'olio
sale

Brasate le cipolle affettate con l'olio e poca acqua per 15 minuti. Unite la paprika e mescolate bene, quindi aggiungete la carne e fatela rosolare a fiamma alta. Quando la carne sarà colorita, coprite con acqua a filo e portate a ebollizione; riducete la fiamma, unite le patate a tocchetti e le carote a rondelle, coprite e fate cuocere per circa 2 ore o finché la carne sarà tenera. Regolate il sale e servite.




Non avendo foto mie da mostrarvi, ho pescato queste dal web: mi sembrano davvero belle.







Buona serata, amici, a presto!

9 commenti:

  1. Ciao cara amica, i tuoi piatti sono sempre speciali... questa zuppa deve essere squisita! Mai stata in Ungheria ma avrei voglia di visitarla... grazie per la condivisione :) Un abbraccio, complimenti e buona serata! :) :**

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  2. Carla Emilia, ti ringrazio per il tuo gulyàs saporito, però devo rimettermi alla sentenza della corte suprema, perchè da regolamento la ricetta di apertura deve rimanere unica per il blog ospitante, quindi sentiamo il consiglio di Aiù prima di commettere qualche imprudenza :-)
    Intanto però me ne gusto lo stesso un piatto fumante! :-P
    A prestissimo!

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    1. Grazie Cindy per la precisazione. Purtroppo nell'abbecedario c'è la seguente regola:
      "WHAT: potete pubblicare una qualsiasi ricetta (o anche più di una) della nazione rappresentata da quella lettera (la ricetta può iniziare con qualsiasi lettera!), eccetto la ricetta pubblicata dal blog ospite", per cui non possiamo accettare il gulash (per altro buonissimo) che ci proponi tu.
      Sono sicura che troverai un'altra ricettina ungherese degna di nota!
      Ciao!
      Aiu'

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    2. Grazieeee! Sei stata gentilissima :-*
      Aspetto le altre ricette ;-)

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  3. Budapest è bellissima, ci sono sta un paio di anni fa e mi è piaciuta tanto. Il mangiare un pò meno, ma perchà io mangio solo cibo italiano. Mio marito ha gradito tanto e il tuo gulash lo gradirebbe sicuramente. Bravissima.

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  4. Carissima, questo piatto mi piace tantissimo, anche se il ricordo che mi lega alla prima volta che l'ho mangiato è molto meno romantico del tuo. Cosa ti aspetteresti di mangiare a San Agustin in Colombia?? Beh, nell'albergo spartano dove eravamo ospitati la proprietaria nonché cuoca era una tedesca che la prima sera ci servì un gulyas caldo, buono ma inaspettato in quel paese!! ;-)
    Che bella quella foto delle statue dei ragazzi della via Pal, mi convinco sempre più che l'Ungheria abbia un fascino particolare, chissà se riuscirò a visitarla! Un abbraccio

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  5. Non sono mai stata a Budapest ma per sentito dire dev’essere una di quelle città che meritano una visita. Mi piace sempre scoprire ricette di altri Paesi. La talpa e mio papà questo piatto lo gradirebbero parecchio. E mi fa l’idea che con questo tempo da lupi (sigh!) ci starebbe pure bene. Un bacione, buona giornata

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  6. Budapest è una città che mi intriga parecchio! spero di andarci prima o poi! E il tuo gulash? una meraviglia! un bacione

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  7. Cara, questa ricetta è fantastica e guardandola mi viene in mente il calore e l'intimità di quei locali di Budapest, quelli in cui entri a rifugiarti dal freddo del mondo esterno. La ricordo come una città magica, soprattutto il bastione dei pescatori; e poi il verde e il silenzio che si celano inaspettati dietro Piazza degli eroi sono paradisiaci. Un bacio e grazie per questo tuffo nel passato! Lara

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