2 ottobre 2016
Buongiorno a tutti, eccoci all'appuntamento mensile con L'ITALIA NEL PIATTO, oggi dedicato all'autunno appena iniziato.
Queste sono le nostre proposte.
Lombardia: zucca fritta alla Mantovana
Friuli-Venezia Giulia: cavucin
Liguria: torta della Val Roja
Emilia Romagna: sapa o saba romagnola
Toscana: zuppa di funghi porcini
Abruzzo: funghi all'abbruzzese
Umbria: torta di castagne
Campania: spaghetti con le nocciole
Puglia: olive in acqua
Calabria: olivi rutti
Sardegna: gueffusu di Nuraminis
Friuli-Venezia Giulia: cavucin
Liguria: torta della Val Roja
Emilia Romagna: sapa o saba romagnola
Toscana: zuppa di funghi porcini
Abruzzo: funghi all'abbruzzese
Umbria: torta di castagne
Campania: spaghetti con le nocciole
Puglia: olive in acqua
Calabria: olivi rutti
Sardegna: gueffusu di Nuraminis
La mia ricetta arriva dalla Val Roja, che è una valle di 59 km divisa tra Italia e Francia e prende nome dal fiume omonimo che la percorre interamente fino alla foce a Ventimiglia. La comunicazione tra le parti francese e italiana è assicurata dal Colle di Tenda, percorso da una statale e da un traforo, e da una linea ferroviaria molto suggestiva. La Val Roja un tempo era tutta italiana e apparteneva al Regno di Sardegna, ne fu ceduta poi una parte alla Francia in seguito ai trattati del 1861.
Allora fu divisa in tre parti:
Ma dopo il 1947, con i trattati di pace, anche l'Alta Val Roja divenne francese. Il risultato di questa lunga commistione è che il dialetto occitano si parla ancora in alcune zone del Piemonte per finire alla cucina dove ognuno rivendica l'invenzione di questo o quel piatto. Al di là delle sue vicende storiche, tutta la valle è ricca di gioielli naturalistici e architettonici e vale davvero la pena di visitarla.
Allora fu divisa in tre parti:
l'Alta Val Roja, comprendente i comuni piemontesi di Tenda e Briga Marittima;
la Media Val Roja, comprendente i comuni francesi di Fontano, Saorgio e Breglio;
la Bassa Val Roja, comprendente i comuni liguri di Olivetta San Michele, Airole e Ventimiglia.
Ma dopo il 1947, con i trattati di pace, anche l'Alta Val Roja divenne francese. Il risultato di questa lunga commistione è che il dialetto occitano si parla ancora in alcune zone del Piemonte per finire alla cucina dove ognuno rivendica l'invenzione di questo o quel piatto. Al di là delle sue vicende storiche, tutta la valle è ricca di gioielli naturalistici e architettonici e vale davvero la pena di visitarla.
La torta è tipica della zona di Ventimiglia dove si confeziona la "torta verde" con le zucchine trombetta durante la bella stagione, per ripiegare sulla "torta gialla" con la zucca quando l'autunno e il freddo arrivano!
Vi devo confessare che nell'esecuzione non ho preparato la pasta matta, come vi indico nella ricetta, ma ho usato la pasta fillo, perché ero veramente di corsa. Il risultato non è stato male, ma la nostra pasta è proprio un'altra cosa ;)
Vi devo confessare che nell'esecuzione non ho preparato la pasta matta, come vi indico nella ricetta, ma ho usato la pasta fillo, perché ero veramente di corsa. Il risultato non è stato male, ma la nostra pasta è proprio un'altra cosa ;)
TORTA DELLA VAL ROJA
per la
pasta
300 g di farina 00
3 cucchiai d’olio
150 g di acqua
6 g di sale
per il
ripieno
1 kg di zucca
2 patate grosse
2 cipolle
sale, pepe
Impastate gli ingredienti
indicati e quando avrete ottenuto un impasto morbido, fate una palla e
mettetela a riposare per mezz'ora sotto una pentola nella quale avrete portato l’acqua a
bollore, la pentola sarà caldissima e girata sulla pasta la renderà morbida
e permetterà di tirarla molto sottile. Per il ripieno, stufate in qualche
cucchiaio d’olio, la cipolla affettata, la zucca pulita e tagliata a dadi e le
patate pelate e tagliate anch’esse a dadi, aggiungendo acqua poca alla volta.
Salate e pepate. Dividete la pasta in 4 parti e stendete sottilissima una alla
volta con il matterello. Ungete una teglia (26 cm di diametro) e disponete la
prima sfoglia. Tiratene un'altra, ungete la prima e coprite con la seconda,
facendo sbordare la pasta dalla teglia. Poi mettete il ripieno e preparate le 2
sfoglie di chiusura, disponendole nella teglia e ungendo sempre fra una sfoglia
e l'altra. Sigillate i bordi di tutte le sfoglie facendo un cordoncino quindi
infornate a 190°C per 35-40 minuti.
Se vi fa piacere andate a visitare il nostro BLOG, noi torniamo il 2 novembre. Baci!
Se vi fa piacere andate a visitare il nostro BLOG, noi torniamo il 2 novembre. Baci!
ciao Carla!!!!!come stai????
RispondiEliminache buona questa torta, ottima!!!
qui piove...che brutto....
ti abbraccio e buona domenica
tvb simona:)
Non ho mai sentito nominare questa torta, ma sembra buonissima! Da provare.
RispondiEliminaChe posto meraviglioso e che torta invitante!
RispondiEliminaBuona domenica cara.
Marina
Ricetta molto interessante, grazie!
RispondiEliminaNon conoscevo la Val Roja...molto bella e verde...buona domenica
carmen
bellissimi luoghi e ottimo cibo!!! adoro la pasta matta e questa ricetta è da provare, assolutamente!!
RispondiEliminaBellissima la storia, l'ho letta con molto piacere, e ho guardato con altrettanto interesse le foto, devo dire che io, essendo piemontese, il Tenda lo conosco molto bene :-) la torta è decisamente molto succulenta e generosa!!!
RispondiEliminaposti bellissimi e un super piatto!! complimenti :))
RispondiEliminabe in fondo anche la fillo è una pasta matta! ottima la tua proposta, quando avrò una zucca buona la proverò!
RispondiEliminaSarei curiosa di rifare la pasta della ricetta, solo per vedere la differenza! Per quanto io sia una patita di fillo...
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
OLá Carla:
RispondiEliminaadorei conhecer um pouco da história da fronteira de Itália e França.
O que é dialeto ocitane?
é francês ou italiano ?
a torta parece ser muito boa, nunca comi uma torta de abóbora, mas gostaria de experimentar.
obrigada pela receita, grande abraço e boa semana !!
:o)
Dicono evviv a la zucca ma la sottoscritta le è probito troppo contenuto zuccherino e non a basso indice glicemico. Pazienza mi godo le foto e penso di mangiare un pezzetto. Buona giornata un bacione.
RispondiEliminadevo dire che l'idea di come preparare la sfoglie è un ottimo consiglio, grazie per avere parlano della val roja
RispondiEliminaRicetta interessante e posti davvero belli. Ciao
RispondiEliminabellissima Carla Emilia, e sono convinta che la vostra pasta sia molto meglio, un bacio
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