Una profumata zuppa in diretta dall'Irlanda

28 giugno 2013

Ciao cari amici: ho in tasca il biglietto aereo Genova-Catania e sulla carta la mia vacanza è pronta, fra poco avrò anche le prenotazioni dei B&B o ostelli o alberghini e il borsone prenderà forma nella mia mente.... e già inizia il tormentone del faccio bene-faccio male, mamma starà bene, cosa succederà :( ma proprio l'anno scorso una cara amica mi disse che non potevo avere tutto e sempre sotto controllo, perciò voglio credere che anche quest'anno l'angelo custode ci penserà e la Sicilia mi abbraccerà, calda e affettuosa e bellissima, e mi riempirò gli occhi e il cuore della sua meraviglia!

Così stasera mi dedico ad un'altra meraviglia, che ricordo come fosse ieri che l'ho vista, invece era il 2003, esattamente dieci anni fa. Parlo dell'Irlanda, che è veramente come la canta Fiorella Mannoia, con quel cielo incredibile e quei colori così luminosi anche sotto la pioggia. Ci sono stata con due amiche, un giro in auto per strade tortuose, strette, a picco sul mare, avevamo una Yaris bianca che correva veloce e sicura come andasse da sola attraverso le colline e i villaggi; ho guidato sempre io, loro mi facevano da navigatori... per fortuna che le persone sono molto gentili e mi spiegavano pazientemente dove dovevo andare dopo che ci eravamo perse ;) Le serate le passavamo nei pub a cantare, ad assaggiare specialità locali e a bere birra, non uscivamo sulle ginocchia, ma quella nuvoletta intorno al collo che ti riconcilia con il mondo era lì e ci rimboccava le coperte. La terra di Yeats, Joyce, Shaw, Beckett, Wilde e di Martin McDonagh, uno degli autori moderni che ho scoperto a teatro giusto una decina d'anni fa. McDonagh è nato nel 1970 nei pressi di Londra da genitori irlandesi ma è sempre rimasto legato alla sua terra di origine tanto da ambientarvi tutti i suoi lavori teatrali. La bella regina di Leenane, Lo storpio di Inishmaan, Il tenente di Inishmore mi sono piaciuti così tanto che siamo andate alle isole Aran e a Leenane! Mi piacerebbe tornarci, ma so che difficilmente lo farò, ho ancora così tanto mondo da vedere che alla fine scelgo altre mete! Però il cielo d'Irlanda è proprio rimasto dentro di me :D

Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce
il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù
ti annega di verde e ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu

Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana
il cielo d'Irlanda si spulcia i capelli alla luna
il cielo d'Irlanda è un gregge che pascola in cielo
si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
si ubriaca di stelle e il mattino è leggero


Il cielo d'Irlanda è un enorme cappello di pioggia
il cielo d'Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
il cielo d'Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero
ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero
ma dopo un momento li fa brillare più del vero

Il cielo d'Irlanda è una donna che cambia spesso d'umore
il cielo d'Irlanda è una gonna che gira nel sole
il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
si apre e si chiude con il ritmo della musica
si apre e si chiude con il ritmo della musica

Dal Donegal alle isole Aran
e da Dublino fino al Connemara
dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
il cielo d'Irlanda si muove con te
il cielo d'Irlanda è dentro di te



Skellig Islands - Contea del Kerry
Cliffs of Moher - Contea di Clare

E ora la ricetta, che viene da un librettino che ho comprato proprio per poter riprodurre le cose deliziose che ho assaggiato.  


PEA AND HAM SOUP 

300 g di piselli secchi
150 g di prosciutto cotto in una fetta sola
1 cipolla
brodo vegetale q.b.
panna
prezzemolo
sale, olio

Mettete a bagno i piselli per tutta la notte. Tritate la cipolla e fatela stufare in poco olio, unite i piselli risciacquati e scolati e la fetta di prosciutto, quindi coprite con il brodo e portate a cottura. Quando i piselli saranno sfatti, togliete il prosciutto e passate la zuppa al mixer. Tritate a parte il prosciutto e riunitelo alla zuppa, allungate a piacere con qualche cucchiaio di panna, regolate il sale e servite con prezzemolo tritato.




Vi ho portato in Irlanda per l'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA che è ospitato da ROBERTA del blog THE DREAMING SEED.




Passo da voi, buon we a tutti!

P.S. tranquilli... parto il 31 luglio ;)

  

Un biscotto alla marmellata per addolcire la serata

26 giugno 2013

Ciao amici, che giornate! finalmente domani ho una tregua dagli esami, ma sarò sommersa da studenti che vogliono spiegazioni e spalle su cui piangere!!!

Mi voglio consolare con una ricetta veloce e divertente per il 2° contest di CA' VERSA 



TRONCHETTO ALLA FRUTTA

4 uova
100 g di zucchero
100 g di farina 00
colorante alimentare rosso 
marmellata di fragole e albicocche

Sbattete i tuorli con 40 g di zucchero finché saranno ben gonfi, quindi montate a neve gli albumi con lo zucchero rimasto. Unite le chiare ai tuorli mescolando piano dal basso verso l'alto per non smontare la massa. Aggiungete adesso la farina setacciata poca alla volta e sempre mescolando. Rivestite di carta forno la placca e decoratela a piacere con il colorante rosso, poi stendete la pasta biscotto con l'aiuto di una sac-à-poche, ad uno spessore di circa 5 mm. Infornate a 180° per circa 10 minuti. Comunque appena sarà dorata sfornate la pasta biscotto e avvolgetela in un foglio di alluminio finché non si sarà raffreddata completamente.
Stendete di nuovo la pasta, farcitela con la marmellata, riavvolgete e fate rinfrescare in frigo, prima di servire.



MARMELLATA DI FRAGOLE E ALBICOCCHE

500 g di fragole
700 g di albicocche
1 kg di zucchero

Pulite e lavate tutta la frutta e snocciolate le albicocche. In una terrina alternate strati di frutta e zucchero, quindi coprite con un telo e fate riposare per tutta una notte. Versate quindi in una pentola alta e fate cuocere per 15 minuti a fuoco dolce e mescolando. Fate di nuovo riposare per tutta la notte. Rimettete al fuoco e portate a bollore, proseguendo la cottura finché la marmellata avrà raggiunto la consistenza desiderata. Invasate e chiudete i barattoli, capovolgendoli fino a completo raffreddamento.





Per la decorazione mi sono ispirata a LOREDANA, ma non sono riuscita benissimo: la prossima volta farò meglio :)

Passo da voi, buona notte!
 

Un aperitivo e tre bocconcini

24 giugno 2013

Ciao a tutti, sono arrivata alla fine del mio lungo we, tempo così così anche se stasera è una serata davvero bella: cielo azzurrissimo, sole ancora lassù, la riviera di ponente visibile fino a lontanissimo e la lanterna che spicca contro il mare. Peccato che domani si torni al lavoro, è previsto sereno che più sereno non si può... 

Vi posto un aperitivo estivo, rinforzato da tre bocconcini appetitosi :)




TRE BOCCONCINI E UN RITZ FIZZ

Mescolate del formaggio spalmabile con qualche cucchiaio di grana, fate delle palline e rotolatele in un mix di paprica e peperoncino dolce. 
Pulite e tagliate a falde un peperone rosso e grigliatelo, poi spellate e farcite ogni falda con formaggio a piacere (ho usato del pepato fresco di Sicilia), condite con qualche goccia di olio EVO.
Preparate una tartare mescolando la carne, battuta al coltello o passata al mixer, con un po' di cipollotto tritato, sale, pepe e olio. Servitela su una fetta di pomodoro e decoratela con un rametto di aneto. 





Per il Ritz Fizz, mescolate in una flute uno spruzzo di curaçao blu, uno spruzzo di Amaretto di Saronno e uno spruzzo di succo d'arancia, quindi unite lentamente lo champagne o il prosecco ben freddo.

Enjoy!



Vi metto qui gli ingredienti, per le dosi lascio a voi a seconda di quanti bocconcini dovrete preparare.

formaggio fresco spalmabile
formaggio grana
paprika e peperoncino dolce
peperone rosso
formaggio a piacere
filetto di vitello
pomodoro
cipollotto fresco
aneto
olio, sale, pepe 

curaçao blu
Amaretto di Saronno
champagne o prosecco
arancia









Come avrete capito, questo piattino è per CINZIA e VALENTINA e il loro COLORS AND FOOD in rosso e azzurro.





Passo da voi e poi me ne andrò a cuccia, domani ho esami tutto il giorno :(

Baci a presto!

La torta angelica salata per il recipe-tionist

22 giugno 2013

Ciao amici, ho passato il primo giorno del mio lungo weekend a cucinare, a leggere, a guardare la tele.... pigro e riposante!

Fra le cose che ho cucinato oggi c'è la torta angelica: l'avevo vista preparare da EVA a Vettigné e mi è piaciuta molto, quindi avendo trovato la ricetta fra quelle da riproporre per il contest di FLAVIA, la scelta è stata obbligata!




La ricetta è di PAOLA, recipe-tionist di giugno, e l'ho riprodotta fedelmente, non sapendo come muovermi e anzi temendo che non mi riuscisse, invece il risultato è stato del tutto soddisfacente.

QUI c'è la ricetta originale che come vi ho detto non ho cambiato.

 

 
TORTA ANGELICA SALATA

per il lievitino
135g farina manitoba
13g lievito
75g acqua

per l'impasto
400g farina manitoba
50g parmigiano grattugiato
20g zucchero
120g latte tiepido
3 tuorli
1 cucchiaino di sale
120g burro

per il ripieno
cubetti di salumi e formaggi misti

Preparate il lievitino. Mescolate farina e lievito, sciolto in acqua. Impastate e lasciate riposare finché non raddoppia. 
Preparate l'impasto. Unite al lievitino, le uova, il latte tiepido, il parmigiano, il sale, lo zucchero, il burro e la farina. Mescolate e formate una palla da far lievitare nuovamente fino al raddoppio. Quando la pasta sarà pronta, stendetela in un rettangolo lungo, cospargetevi  i salumi e i formaggi tagliati a cubetti. Arrotolate sul lato lungo, tagliate a metà nel senso della lunghezza e intrecciate i due cordoni a formare una ghirlanda. Unitene le due estremità, mettete la "ghirlanda" in una teglia imburrata e lasciate lievitare ancora. Quando sarà raddoppiata, spennellatela con poco latte e infornate a 200°C per circa 25 minuti.
Quando sarà cotta, lasciatela intiepidire prima di servire. 





Con le dosi di Paola ho fatto due Angeliche un po' più piccole, per tenerne una da parte.... ma sono sparite con la velocità del fulmine ;)

Voglio ringraziare MARTINA che ha voluto darmi questo premio, lo lascio qui per tutti quelli che avranno piacere di prenderselo!
 



Ciao amici a presto, buona serata!

Una crostata con le prugne che arriva dal Lussemburgo

21 giugno 2013

Ciao a tutti, eccomi qui, sono alle soglie di un lungo we perché il 24 giugno Genova festeggia il suo patrono, San Giovanni Battista, come Firenze e Torino, e quindi VACANZA!!!!

Devo passare da voi per rispondere a tutti i commenti che mi avete lasciato, ma prima ricettina veloce e dolce: una crostata che arriva dal Lussemburgo e dunque è pronta per l'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA e per HEATHER del blog GIRLICHEF, che lo ospita.







TARTE AUX QUETSCHES 

250 g di pasta frolla
500 g di prugne quetsches
marmellata di prugne
zucchero a velo

Tagliate a metà le prugne e snocciolatele, dopo averle lavate e asciugate. Stendete la frolla in una tortiera da 26 cm di diametro, ricoprite con la marmellata e le prugne con la parte tagliata verso l'alto. Infornate a 180° per circa 30 minuti. Servite cosparso di zucchero a velo.





Le prugne quetsches sono quelle che noi chiamiamo damascene, cioè quelle allungate e con la buccia violacea. In questa stagione non ci sono ancora e quindi ho usato delle prugne california, che chissà da dove arrivano ;) comunque ho fatto una piccola correzione alla ricetta originale: infatti non si dovrebbe mettere marmellata, ma il caso ha voluto che da Parigi io mi sia portata un vasetto di confettura di prugne quetsches.... praticamente un segno del destino!

Passo da voi, ci sentiamo presto.
 

L'ITALIA NEL PIATTO e le ricette di pesce

20 giugno 2013

Buongiorno cari amici, oggi torna L'ITALIA NEL PIATTO, con ricette di pesce. Alcuni dei nostri piatti sanno proprio d'estate e di mare e di vacanze: venite a fare un giro nelle nostre cucine e assaporate ;)




Il baccalà ripieno che vi propongo oggi è una specialità del ponente ligure, dove viene chiamato anche "coa pinn-a" cioè coda ripiena. Occorre un po' di pazienza nella lavorazione, per non stracciare il pesce quando si toglie la pelle, ma il risultato merita la fatica!




BACCALA' RIPIENO

2 code di baccalà già ammollate
1 spicchio d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di pinoli
2 fette di pane carré
1 uovo
2 cucchiai di grana grattato
10 g di funghi secchi
1 cipolla piccola
150 g di polpa di pomodoro
latte, olio, sale

Spellate le code e lavatele, togliete eventuali spine e recuperate un po' di polpa. Mettete a bagno i funghi, quindi strizzateli e tritateli con la polpa di baccalà, l'aglio, il prezzemolo e i pinoli. Mescolate il trito con l'uovo, il grana, il pane ammollato in poco latte e strizzato. Disponete l'impasto su una delle code, quindi ricoprite con l'altra e legate con spago da cucina. Tritate la cipolla e fatela colorire in due cucchiai d'olio, quindi unite la polpa di pomodoro e, dopo una decina di minuti, le code di baccalà. Cuocete a fuoco basso per 25-30 minuti, unendo acqua se necessario; regolate il sale a fine cottura. Servite a fette.





Come avete visto in questo giro manca la Basilicata, ma abbiamo un graditissimo ospite, GIOVANNA, che ci ha proposto una ricetta calabrese. Se volete partecipare anche voi al nostro gioco, queste sono le regole:




Vi aspettiamo ancora per l'appuntamento del 20 luglio, poi ci prenderemo una pausa-vacanza, per tornare a settembre con tante altre idee :)

A presto!

Un weekend magico al "Passatempo di Enrica"


18 giugno 2013

Ciao a tutti. Come vi ho promesso ieri sera, vi parlerò del mio we trascorso al B&B Passatempo di Vettigné. Questo bellissimo posto si trova vicino a Santhià, nel vercellese. Fu edificato nel XV secolo probabilmente su una struttura più antica, è completamente circondato da merli ed è dominato da un'alta torre cilindrica. Comprende abitazioni, magazzini, una casa padronale e una piccola chiesa. Il suo nome deriva da vectigal cioè il dazio che si pagava per poter passare attraverso il borgo che era il crocevia tra la via svizzera e la francigena. Fu proprietà di nobili e ricche famiglie finché arrivò ai Savoia in seguito ad un matrimonio. Fu abitato fino agli anni 60, quando attorno alle strutture antiche c'erano anche una scuola, una panetteria, una locanda e soprattutto era affollato di mondine al momento della raccolta del riso. Poi quando si cominciarono a usare le macchine, il borgo si spopolò e fu abbandonato totalmente. Ora Enrica ne ha ristrutturato una parte e ci vive con la sua famiglia oltre ad ospitare chi ama la natura e vuole trascorrere qualche giornata tranquilla. Le blogger dell'ITALIA NEL PIATTO sono state invitate a partecipare ad un simpatico evento, nel quale si doveva fare scuola di cucina. ELENA, ELLY, EVA e la sottoscritta si sono unite a CINZIA, che è la cugina di Enrica, e abbiamo passato due giorni a cucinare, a ridere, a divertirci, assolutamente senza pensieri, se non quello di godere della reciproca compagnia.

























































































Ecco, questo è il resoconto fotografico, alcune immagini sono delle mie amiche e sono prese da fb, dove potrete vedere anche tutte le altre. 
Qui lascio il mio ringraziamento alle compagne di avventura: prima di tutto ad Enrica che ci ha ospitato facendoci sentire a casa nostra; a Cinzia che ci ha chiamato a condividere questa bella esperienza che non vediamo l'ora di ripetere; a Eva così dolce e divertente; a Elena e Elly che già conoscevo e che ho rivisto con immenso piacere; a Sabrina che abbiamo conosciuto a Vettigné e che è già nei nostri cuori. Vi abbraccio tutte con un affetto che non mi è così facile esprimere, da buona genovese, ma che spero riusciate a leggere fra le righe e nei miei sorrisi. 

Alla prossima, amiche!  e, a voi che mi leggete, buona serata :)

Ancora due ricette dal Lussemburgo

17 giugno 2013


Cari amici eccomi qui tornata da un magico we che è riuscito a non farmi sentire la difficoltà e la pesantezza del solito lunedì di m.... Purtroppo stasera sono più che di corsa e posto due ricette perché si avvicina la scadenza della raccolta e non posso fare diversamente. Ma domani sera vi racconterò tutto, abbiate ancora un po' di pazienza :D

Come forse ricordate, l'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA in questo momento è in Lussemburgo e da HEATHER del blog GIRLICHEF.





Perciò ritornate con me in questo piccolo delizioso paese e gustatevi questi piatti!




FLAMICHERZOOI 

250 g di pasta brisée
700 g di porri
80 g di panna fresca
2 uova
200 g di taleggio
qualche fetta di bacon
birra bianca  (Hoegaarden wit)
olio, sale

Affettate la parte bianca dei porri e stufatela con poco olio e la birra necessaria. Regolate il sale. Stendete la pasta brisée in una tortiera da 26 cm di diametro e bucherellate il fondo con una forchetta. Rivestite con il bacon passato in padella senza condimenti. Disponete i porri, le uova battute con la panna e il sale. Ricoprite con il taleggio, quindi infornate a 180° per 30-35 minuti.





La ricetta originale prevede l'uso del formaggio maroilles, tipico dell'Avesnois, di latte vaccino, pasta molle e crosta lavata, di forma squadrata. Il nostro taleggio ha la stessa forma e le stesse caratteristiche, anche il taleggio viene lavato con acqua e sale affinché sulla crosta non si formino muffe. Ho pensato perciò di sostituirlo così senza che la ricetta ne soffrisse troppo.




FAISAN A' LA BIERE BLONDE AVEC GRATIN "DEUX POMMES"

1 fagiano da 1 kg circa
80 g di burro
100 g di cipolla
100 g di carote
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto guarnito (salvia, rosmarino, timo)
1 bottiglia di birra bianca (Hoegaarden wit)
fondo bruno q.b.
sale, pepe

per il gratin
2 mele golden
3 patate medie
2 uova
50 ml di latte
50 ml di panna fresca
sale, pepe, noce moscata
burro

Tagliate a pezzi il fagiano e conservate i fegatini. Fatelo dorare nel burro spumeggiante, unite la cipolla e le carote affettate. Quando tutto sarà ben colorito, unite la birra, i fegatini tagliati grossolanamente, lo spicchio d'aglio e il mazzetto guarnito. Portate a cottura unendo il fondo bruno necessario.
Affettate sottilmente le patate e le mele. Imburrate quattro stampini da ramequin, distribuitevi le mele e le patate, quindi coprite con una salsa così preparata: mescolate le uova leggermente battute con sale, pepe, noce moscata, latte e panna. Infornate a 160° per 15-20 minuti. Il composto dovrà essere gonfio e dorato.
A fine cottura, togliete il fagiano e il mazzetto guarnito dalla casseruola, fate ridurre la salsa e passatela al mixer.
Servite il fagiano con la sua salsa e il gratin.





La Hoegaarden wit è una birra belga a fermentazione spontanea ed è precisamente una gueuze. Le gueuze sono birre ottenute mescolando una lambic giovane (di circa un anno) ad almeno un'altra più vecchia (solitamente da due a tre anni). La miscela così ottenuta viene quindi imbottigliata, e subisce una seconda fermentazione, in bottiglia appunto, grazie agli zuccheri fermentescibili contenuti nella lambic più giovane. Anche le lambic sono a fermentazione spontanea e si producono con i lieviti presenti nell'aria di alcune zone tipiche del Belgio. Questo insolito processo di fermentazione conferisce alla birra un sapore assolutamente distintivo: secco, vinoso e sidroso, con un retrogusto acidulo. Me ne sono assolutamente innamorata ed è la ragione per cui l'ho usata per cucinare entrambi i piatti.




Vi lascio con questa romantica immagine di Città di Lussemburgo e passo da voi. A presto, buona serata!