31 ottobre 2018
Buongiorno a tutti, torna IDEA MENU' con un'uscita particolare dedicata ai nostri cari, che se ne sono andati in altre storie e in altri mondi, nella giornata del 2 novembre.
In molte regioni d'Italia ci sono riti particolari con i quali si ricordano i defunti. La Liguria è una di queste. Nella tradizione popolare, per questa giornata bisognava pulire tutta la casa, bene e a fondo, spostando i mobili, arieggiando i letti e cambiando la biancheria, inoltre bisognava preparare un menù semplice e povero ma estremamente caratteristico. Le portate andavano lasciate sulla tavola ben apparecchiata e quindi si andava alla Messa del pomeriggio, senza chiudere le finestre: i defunti potevano così rientrare nelle loro case e assaggiare quanto era stato preparato. Si lasciava una minestra di verdura, come la zuppa di cavolo nero, lo stoccafisso con le fave secche, e un dolcetto immancabile anche se semplice. Ed è questo che vi presento qui, insieme alle portate delle mia compagne di avventura.
L'antipasto è da Laura: polentina con lardo, radicchio rosso e formaggio
Il primo è da Paola: risotto con zucca e polvere di castagne
Il secondo è da Linda: al pin
Il dolce è da Sabrina: fave dei morti
La 5° portata è qui: ballotte con crema di prescinseua
Vi ricordo che la prescinseua è un latticino preparato con la cagliata del latte, introvabile fuori della Liguria; potete sostituirla con la ricotta vaccina a cui potete mescolare un po' di yogurt magro che conferirà il sapore acidulo tipico della prescinseua.
BALLOTTE CON CREMA DI PRESCINSEUA
800 g di castagne
1 manciata di sale grosso
1 cucchiaio raso di semi di finocchietto
200 g di prescinseua
3 cucchiai di zucchero a velo
200 ml di panna
qualche cucchiaio di cacao amaro
Togliete la buccia alle castagne, quindi
mettetele in una pentola, copritele d’acqua, unite i semi di finocchietto e il
sale e portate a bollore, quindi fate cuocere per 30 minuti. Scolate e pelate
le castagne. Nel frattempo lavorate la prescinseua con lo zucchero; quando sarà
ammorbidita, unite la panna dopo averla montata mescolando con delicatezza.
Distribuite la crema nelle coppe individuali e fate rinfrescare. Prima di
servire, unite le castagne e spolverate con il cacao.
Torniamo fra 15 giorni, buone feste!
Eh, infatti non capivo cosa fossero... Ma mi piace, e tanto!!!
RispondiEliminaUn bacione grande
Ma che buone le castagne servite con quella cremina ^_^
RispondiEliminaNon ricordo tradizioni seguite a casa mia, se non quella di passare il pomeriggio (non scherzo, proprio tutto il pomeriggio) al cimitero incontrando parenti a me sconosciuti ;)
Un bacio
Caspita non so se sia una cosa rituale o tipica solo della tua famiglia però è infinitamente interessante. riannodare legami familiari presso la tomba di un congiunto comune. Quante strutture stiamo perdendo.
EliminaA mia ignoranza, non conoscevo questo dolce e tanto meno il nome "prescinseua" che non so cosa sia ma andrò a cercare per la mia curiosità. Comunque sia, questa coppetta sa di tanto buono !
RispondiEliminainteressante preparazione,buonissima da affondare il cucchiaio,buono,buono,buono,un abbraccio
RispondiEliminaMolto interessante conoscere le tradizioni regionali, che comunque hanno tutte lo stesso filo conduttore e riguardano valori e insegnamenti che è bene non vadano perduti.
RispondiEliminaMolto curiosa di assaggiare le tue "ballotte"!!!
Baci
Mi incuriosisce moltissimo!
RispondiEliminaSi effettivamente ci sono tante diciamo usanze. Ottimi e buona serata.
RispondiEliminaadoro quando si raccontano le tradizioni con i piatti, deve essere molto squisito, brava!!Baci Sabry
RispondiEliminaMi piacciono sempre i cibi dei morti: hanno l'aria di essere antichissimi e solidi, elaborati fino alla perfetta funzionalità in millenni di uso rituale. Di questo non avevo mai sentito parlare, ma gli ingredienti mi piacciono tutti. Mi dispiace tantissimo non essere mai riuscita a assaggiare la prescinseua che guarda caso si ritrova in due cibi legati alla morte: dev'essere anche quella un cibo basilare e antichissimo. Proverò con la ricotta, ma non sarà la stessa cosa!
RispondiEliminaMa sono meravigliose. Provate stamattina: la ricotta e la panna si migliorano a vicenda e il tutto dà una colazione nutrientissima e deliziosa da far appunto resuscitare i morti!
RispondiEliminaIo però non ho messo tutto quello zucchero: forse perché senza prescinseua e con yogurt il composto è meno acido, forse perché le castagne fresche sono dolcissime già di loro, ma a me è bastato un filino di miele a decorare il tutto insieme al cacao.