25 aprile 2012
Sono caparbia, se non fosse così non sarei mai partita da Marsiglia, con i pochi soldi che avevo, e non sarei sopravvissuta alla quarantena ad Ellis Island. Per fortuna lì, più che sul piroscafo, ho conosciuto tante persone gentili, anche quella suora meravigliosa, la Madre Cabrini, che mi ha presentato a Mr. Johnson, grazie al quale sono riuscita ad aprire la mia pasticceria in questa bella strada, dove abita gente per bene e abbastanza ricca, così vengono a comprare da me quasi tutti i giorni. Vivo nella stanzetta sopra il negozio, e tiro parecchio la cinghia, ma non ho debiti e ho una vita decorosa. Era anche una vita tranquilla, finché da quella porta non è entrato Nicola; lui è italiano, capelli scuri e occhi di velluto, un sorriso che mi ha bucato il cuore appena l'ho visto. Ha cominciato a dire che se avessi avuto un aiuto e preparato anche cose salate gli affari sarebbero andati meglio. All'inizio ho resistito ma poi ho voluto metterlo alla prova. Ha preparato focacce e torte con le verdure, che sono andate a ruba, e allora che dovevo fare, siamo entrati in società e, siccome sta messo peggio di me, si è trasferito nella cucina e dorme su un materasso buttato in terra, ma dice che non gli importa, che almeno può cominciare a impastare quei deliziosi panini molto presto così che siano pronti quando le domestiche escono a fare la spesa. Oggi è domenica e lui si è messo in testa di insegnarmi a fare i gnocchi. Non avevo molta voglia: è una giornata grigia e piovosa, avrei voluto starmene sopra a leggere il mio romanzo, ma Nicola è tremendo, quando decide una cosa mi sfinisce di chiacchiere finché non cedo. E mi ha anche detto ridendo che in serata avrebbe smesso di piovere e ci sarebbe stata una bellissima luna. Abbiamo lessato le patate e le abbiamo impastate con la farina, abbiamo fatto quei cilindri lunghi e sottili da tagliare a tronchetti, fin lì è stato semplice, ma dare il giro con il dito per arricciare quel malefico gnocco... mi si spiaccicavano tutti sulla madia. Allora lui si è messo dietro di me, il suo braccio lungo il mio e la sua mano sulla mia, e mi ha guidato con dolcezza finché ho imparato, ma poi mi ha preso per le spalle e mi ha girato verso di lui e mi ha sfiorato le labbra con un bacio e mi ha preso in braccio e portato di sopra... adesso sta dormendo e io lo guardo incredula, innamorata, felice. Mi sono alzata perché non ho sentito più il rumore della pioggia: in effetti c'è una luna gigantesca nel cielo terso e profondo, pieno di stelle... torno a letto, vicino a lui, si gira e mi abbraccia e non mi resta che abbandonarmi al suo amore e alle sue certezze!
Non sono impazzita, strizzando l'occhio a Francis Ford Coppola e al suo "Padrino parte terza", ho scritto un raccontino per partecipare al contest di SANDRA.
La ricetta legata al racconto è questa.
GNOCCHI
ALLA SORRENTINA
1
kg di patate rosse
300
g di farina 00
500
g di polpa di pomodoro
1
melanzana
150
g di parmigiano a scagliette
1
scalogno
4-5
rametti di basilico
olio
EVO, sale
Fate
lessare le patate con la buccia, pelatele e passatele allo
schiacciapatate. Quando si saranno raffreddate, impastatele con la
farina e un pizzico di sale. Formate dei cilindretti grandi come un
pollice, quindi tagliateli a tocchetti, passateli sui rebbi di una
forchetta e lasciateli riposare sulla spianatoia infarinata. Pulite e
affettate lo scalogno e fatelo dorare in qualche cucchiaio d'olio,
unite la polpa di pomodoro e qualche foglia di basilico e fate
cuocere per circa 30 minuti. Regolate il sale. Lavate e affettate la
melanzana e grigliatela. Fate cuocere i gnocchi in abbondante acqua
salata, scolateli appena vengono a galla e conditeli con la salsa, il
parmigiano e le melanzane tagliate a striscioline. Decorate con
qualche foglia di basilico e servite.
Buona serata amici, passo da voi :)
*_* ok adro questo piatto!!! lo trovo fantastico!!!
RispondiEliminagnam me lo mangerei tutto!!!
bravissimaaaaa
Che meraviglia di piatto e tesoro che racconto caldo e appassionato!!!!!!!!!
RispondiEliminaMi piace tantoooooooooooooo
Un bacione Carla!!!!!!!!!
WAOH!!!! Sono stata a leggere incollata... e gli gnocchi? Che belli! Grazie Carla, grazie mille!!!
RispondiEliminaGrazie a te! bacio
EliminaBuonissimi Carla!!! Bellissimo il racconto :D
RispondiEliminabaciussss
fantastica idea tutta da gustare
RispondiEliminama che bello il racconto...e immagino quelle scene sulla preparazione degli gnocchi!
RispondiEliminae questi gnocchi con le melanzane....mamma mia che invitanti! brava!
bacioni
Sono proprio appetitosi!!!
RispondiElimina...e sei riuscita anche a fare gli gnocchi?? :D scherzi a parte bel racconto! e gli gnocchi son gnocchi! boniiiiii!!
RispondiEliminaFossi stata lì io forse 'sti gnocchi non sarebbero venuti fuori.... Bacio
EliminaIo te lo dico sempre che devi scrivere!!!! Ma lo sai vero che la Santa Madre Cabrini è della mia zona (Sant'Angelo Lodigiano). Il racconto è bellissimo e mi ha ricordato l'atmosfera di Chocolat (il libro della Harris).
RispondiEliminaGli gnocchi, che te lo dico a fare??? Una meraviglia
Bacioni
P.S. ora vado a scrivere e forse domani posto
"sono caparbia!"ti calza a pennello!!!
RispondiEliminaun racconto veramente appassionato e degli gnocchi dei quali sento il profumo da qui.....brava!
che dire: un bacio! buonanotte
gorgeous!
RispondiEliminaCarissima
RispondiEliminaBello il tuo racconto per non parlare della ricetta...
Ogni tanto riesco a fare qualche giro nei blog delle amiche e mi accorgo che le sto trascurando..ma le giornate volano e il tempo a disposizione è sempre limitato..
la mia piccina è una calamita per me...se non la vedo la penso e per farla breve sono spesso da lei in attesa di prendere "servizio" a tempo pieno quando mia figlia ritornerà a lavorare...ma troverò sempre il tempo per farmi viva in qualche modo..
Un grande abbraccio!
Ciao carissima!
RispondiEliminaHai mai pensato di scrivere? Sei bravissima!
Ho immaginato la scena...
I gnocchi alla sorrentina poi...
Buona giornata!
Wow, sei pure una bravissima scrittrice....ma tu sei un pozzo inesauribile di idee e di arte!! E non solo in cucina!
RispondiEliminaBravissima!
Scrivi davvero benissimo… almeno quanto cucini! Gli gnocchi sono assolutamente irresistibili! Buona giornata, Babi
RispondiEliminaComplimenti per il tuo splendido racconto e la gustosissima ricetta!!!! Baci
RispondiEliminali adoro tanto questi gnocchetti!
RispondiEliminaBellissimo post sei bravissima , la ricetta poi l'adoro!!
RispondiEliminaBravissima un'abbraccio forte!!
Dalle prime righe pensavo che quella partita da Marsiglia fossi tu! Che bella storia hai "impastato", ottima per questo bel piatto di gnocchi. Laura
RispondiEliminaanche io l'ho pensato come matematica e cucina!! :-)
RispondiEliminasucculenti questi gnocchetti!
I gnoccho...una mia specialità....nel mangiarli!! buona serata...ciao
RispondiEliminaGià ti immaginavo in giro per lidi lontani ... Anche io volevo partecipare ma devo trovare l ispirazione.... I tuoi gnocchi sono da paura !!! Lo gnocco e' il primo che mi piace di più :-) bacioni
RispondiEliminauh, già ti credevo partita..! bella storia.. bel post.. sempre un piacere leggerti e sempre meravigliose ricette trovo da copia-incollare nel mio ricettario! brava .. un bacio
RispondiEliminaIl racconto è bellissimo, e questi gnocchi sono stragolosi, complimenti anche per la presentazione! Sempre bravissima!
RispondiEliminaUn abbraccio!
non sò se avrei avuto il coraggio di partire ma è stato bellissimo questo raccontio :) mi pice leggere ciò che scrivi :D e così mi hai dato anceh la conferma che non sei brava solo a cucinare ma anche a scrivere :D non vedo l'ora di leggere il tuo nuovo post :)
RispondiEliminaCE, ciaooooooooooooo Ti sono mancata? Tu a me si tanto ed eccomi qua a leggere tutto d'un fiato questo meraviglioso racconto che mi ha fatto sognare. Poi passo per recuperare quello che ho perso in questi giorni. A presto e buon week end
RispondiEliminaMa che bella storia romantica! Io mi sciolgo per storie del genere...e per gli gnocchi (troppo buoni)!!!
RispondiEliminaBuonissimi questi gnocchi e grazie mille per aver partecipato al contest!!!!!
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