Pollo provenzale e racconti di vacanze

15 aprile 2013

Ciao amici, sono massacrata, la voce non è del tutto tornata, in compenso è arrivato un potente mal di schiena :( quando riuscirò a riemergere da questa forma influenzale sarò veramente felice...

Per consolarmi posto una ricetta francese per l'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA ospitato da ELENA fino al 22 di aprile e vi porto in Provenza.  




La Provenza è stata a lungo considerata il sud indolente della Francia, anche se per gli artisti era un paradiso dall'aria tersa, dai colori smaglianti, con un cielo perennemente blu a far da tetto a una terra benedetta dagli dei. Ma oggi le cose sono cambiate e pare che non ci sia francese che non ci vorrebbe vivere e lavorare. Per me è dietro l'angolo, sempre pronta ad accogliermi. E in effetti ci sono andata moltissime volte, e in certi posti sono tornata e tornata e tornata, come ad Arles sulle orme del mio caro Vincent. Ma dalla Costa Azzurra fino alla Camargue e su alla Vaucluse, dai monumenti romani ai villaggi arroccati, dal mare che abbraccia piccole isole alle distese fiorite di lavanda e tulipani e narcisi, tutto mi conquista e mi si svela ogni volta diverso e affascinante. 


Il ponte di Langlois ad Arles, immortalato da Vincent
Abbazia de la Senanque
L'ateliér Renoir a Cagnes sur Mer
Martigues
Les coquelicots
Valensole

In Provenza poi si mangia particolarmente bene: avete presente la pissaladière, la bouillabaisse, la socca, i frutti di mare, l'anchoiade, la soupe au pistou, l'agnello dei pré salée... e il sole matura uve da vini rossi e bianchi per i quali c'è solo l'imbarazzo della scelta!  

La ricetta che vi propongo è presa da un libro molto carino che ho comprato all'ateliér Renoir e che riporta piatti che per qualche ragione sarebbero dovuti piacere al grande artista. Si tratta di un pollo, molto profumato di erbe aromatiche.



POULET RENOIR

1 pollo tagliato a pezzi (1 kg circa)
100 g di fegatini e cuori
2 scalogni
1 spicchio d'aglio
2 pomodori maturi
prezzemolo, timo, alloro
100 g di champignons
100 g fra olive nere e verdi
sale, pepe nero in grani, olio EVO
1 noce di burro
erbe di Provenza secche

Dorate il pollo e i fegatini in una pentola di coccio in cui avrete fatto scaldare due cucchiai d'olio. Intanto affettate gli scalogni e tritate l'aglio, pelate e tagliate a dadini i pomodori, pulite gli champignons e tagliateli a fette. Preparate un mazzetto legato con un po' di prezzemolo e timo e una foglia d'alloro. Quando il pollo e i fegatini saranno rosolati, levateli dal fuoco e teneteli da parte. Senza togliere il sughetto, aggiungete nella pentola 1 noce di burro e brasate la cipolla con l'aglio, aggiungete quindi i pomodori, il mazzetto guarnito, il pollo, il pepe macinato grossolanamente e il sale. Abbassate al minimo la fiamma e fate cuocere coperto per 20 minuti circa. Unite adesso gli champignons e le olive e profumate con le erbe di Provenza. Appena i funghi saranno morbidi, spegnete, togliete il mazzetto guarnito, cospargete con poco prezzemolo tritato e servite.






E visto che questa ricetta è per me carica di ricordi, la mando al contest di LAURA.




Ora mi concentro su Montalbano, baciotti!

Un altro panino, questa volta di terra!

14 aprile 2013

L'ho scrutato, attenta e preoccupata, in questa stagione strana e fredda. I rami spogli, come in pieno inverno. Poi mi è sembrato di cominciare a vedere qualche gemma e finalmente si è caricato di fiori ed è esploso come tutti gli altri anni, solo un po' in ritardo... per i miei occhi e la mia gioia. Sto parlando del ciliegio Cirillo naturalmente, ve l'ho presentato lo scorso anno, QUI, e se per caso non ve lo ricordate, eccolo ;)




E ora che la primavera è arrivata, tiepida e soleggiata, possiamo pensare a mettere finalmente via i cappotti e le coperte e a goderci il sole.

Perciò stasera ricetta che non ci fa usare i fornelli e che ci consente di portarci dietro, magari in una passeggiata lungo il mare o in campagna, un delizioso compagno di viaggio.


PANE CARRE' AL FILETTO D'ANATRA AFFUMICATO

4 fette di pane carré senza crosta
100 g di filetto d'anatra affumicato
1 pera morbida
qualche foglia di lattuga
1 manciata di mandorle a lamelle
olio

per la maionese
1 uovo
200 ml di olio di semi di girasole
1 arancia non trattata
sale

Schiacciate con il matterello le fette di pane carré per assottigliarle. Tagliate le foglie di lattuga a listerelle. Sbucciate la pera, dividetela in quarti e affettatela sottilmente. Disponete su ogni fetta di pane un po' di lattuga e condite con qualche goccia d'olio, quindi proseguite con il filetto d'anatra, la pera e le mandorle. Arrotolate il pane formando un involtino, avvolgete nella pellicola e mettete a rinfrescare. Preparate la maionese, mettendo sul fondo del bicchiere del mixer l'uovo, aggiungete l'olio di semi e un pizzico di sale. Posate sul fondo del bicchiere l'apparecchio, azionatelo e risalite lentamente: la maionese monterà subito. Profumatela con il succo dell'arancia.
Servite il rotolino di pane avvolgendolo in un tovagliolo e accompagnandolo con la maionese all'arancia su cui avrete grattato un po' di scorza.





Se vi portate il panino a passeggio, la maionese all'arancia la potete spalmare sul pane!

Mando questa ricetta al COLORS & FOOD di CINZIA e VALENTINA.




Vi auguro buona serata, amici, passo da voi, un abbraccio!


Una crostata salata con pesto e stracchino

13 aprile 2013

Ciao amici, come state passando questo primo we primaverile? Oggi è stata anche a Genova una bellissima giornata ma ieri mattina ci siamo svegliati con la nebbia :(
Ha piovigginato, c'era vento e frescolino, ma nel pomeriggio improvvisamente si è schiarito e sembra che continui.... sole tutto oggi e anche domani :)))))

Stamattina ho cucinato un po' e nel pomeriggio sono uscita a far due passi. Domani relax, ho finito le lezioni a medicina e quindi mi riposo. Ho preparato ben tre ricette che ho pescato nel blog di SARAH, la recipe-tionist di questo mese. Sono stata molto indecisa, Sarah prepara delle cose sfiziosissime. Alla fine ho scelto due ricette salate e una dolce.
La prima che vi posto sembrava fatta apposta per me. L'originale è QUI: la mia versione è praticamente la stessa, ho solo aggiunto una manciata di pinoli che ho spolverato sulla superficie della torta.




Crostata ligure al pesto e stracchino        

250 g di di pasta sfoglia 
120 g di pesto 
250 gr di stracchino 
2 uova 
4 cucchiai di latte 
3 cucchiai di grana grattugiato
1 manciata di pinoli
sale 
 
Rivestite una tortiera, foderata con carta forno, con la sfoglia lasciando che la pasta in eccedenza sbordi dallo stampo. Distribuite sul fondo un cucchiaio di grana e lo stracchino tagliato a pezzetti. In una terrina sbattete le uova con un pizzico di sale, il latte ed il grana rimasto. Aggiungete il pesto e amalgamate con cura il composto, fino ad ottenere una crema omogenea. Versate questa crema sopra lo stracchino, livellatene la superficie e ripiegate i bordi di pasta sfoglia sul ripieno. Decorate con i pinoli, quindi infornate a 180° e cuocete per circa 25 minuti. Prima di sformare la crostata fatela riposare per qualche minuto. Servitela calda o tiepida.  
 
 




Deliziosa, stuzzicante e leggera! Nei prossimi giorni posterò le altre ricette. Intanto mando questa al contest di FLAVIA.




Passo da voi, vi auguro una buona serata, a domani!

Un panino speciale

10 aprile 2013

Ciao amici, stamattina mi sono immolata sull'altare della scienza e sono andata a fare lezione con quel poco di voce che una bella bombardata di cortisone mi ha fatto ritrovare :( Speriamo che non sia necessario ripetere l'operazione per la lezione di venerdì. Saggiamente mi sono chiusa in un mutismo quasi assoluto e domani me ne starò a casa!

Domenica scorsa a pranzo mi sono preparata un panino, non un panino qualsiasi, ma quello che in Liguria si chiama crostin de mà. In origine era una semplice fetta di pane tostato con qualche avanzo di pesce lessato, qualche oliva e un giro d'olio, poi è diventato un meraviglioso antipasto che ho modificato affinché avesse le caratteristiche per partecipare al COLORS & FOOD di questo mese. Così a fianco dei gamberi di Santa Margherita, ho messo le cimette di broccolo appena scottate e croccanti e ho scelto un pane dolce, quello al latte. La salsina d'accompagnamento è una panna acida, che con il pesce fa sempre la sua figura!




CROSTINI DI MARE

4 panini al latte
200 g di cozze sgusciate
250 g di gamberi sgusciati
4 gamberoni con il guscio
50 g di olive nere taggiasche
qualche oliva verde
qualche cimetta di broccolo romano
1 manciata di capperi
un ciuffetto di prezzemolo
3 cucchiai di panna fresca
3 cucchiai di yogurt intero cremoso
olio extravergine fruttato o comunque delicato
1 limone non trattato
sale

Lessate al vapore molto al dente le cimette di broccolo. Lessate i gamberi sgusciati e quelli con il guscio. Tagliate a tocchetti quelli sgusciati e metteteli in una ciotola con le cozze, il prezzemolo tritato con le olive verdi, le olive taggiasche intere, i capperi e le cimette che avrete quasi sbriciolato. Condite con olio e sale e volendo un po' di limone. Svuotate i panini della mollica e riempiteli con l'insalata preparata. Decorate con una fettina di limone e i gamberi interi. Servite con la panna acida preparata mescolando yogurt e panna e acidificando con il succo del limone. Le dosi sono indicative, dovrete mescolare a vostro piacere finché otterrete l'acidità desiderata.




























Mando la ricetta del mio panino a CINZIA e VALENTINA per il loro COLORS & FOOD di questo mese.




Se poi proprio volete strafare, vi preparate anche i panini dolci, come ho fatto io. Ecco qua la ricetta.


PANINI AL LATTE

500 g di farina 0
350 g di latte
15 g di lievito di birra
50 g di zucchero
50 g di burro

Riunite nella planetaria tutti gli ingredienti dopo aver sciolto il lievito nel latte tiepido e impastate. Fate poi lievitare in una ciotola coperto con un telo finché non raddoppia di volume. Spezzate quindi l'impasto e fate delle palline da 60 g circa. Mettete sulla placca ricoperta di carta forno e fate lievitare ancora per 1 ora circa. Infornate a 200° e dopo 2 minuti abbassate a 180° e cuocete per altri 15-20 minuti. Durante la cottura mettete in forno una ciotola d'acqua che assicuri umidità.



Con queste dosi otterrete circa 12-15 panini, ma potete farli anche più piccoli e servirli farciti con salumi come un simpatico antipastino.

Questa ricetta va al giveaway della carissima FRANCY.




E adesso passo da voi, un abbraccio e buona serata!

Foie gras in diretta dal Perigord

8 aprile 2013

Ciao amici, eccomi tornata dalla prima lezione fuori sede: risultato.... sono senza voce :( povera donna, mi domando come arriverò in fondo, ma non voglio preoccuparmi, in qualche modo farò!

Sapete invece che il 2 aprile è venuta a trovarmi ELENA? Siamo andate a Palazzo Ducale a vedere la mostra di Mirò. Ma era la scusa ufficiale, era un po' che cercavamo una ragione per incontrarci, ci siamo trovate bene, ci siamo raccontate e come al solito è stato tutto semplice. Questa magia che si riproduce quando ci si incontra fra blogger ancora una volta ci ha legato. Elena è arrivata con il marito, che si diverte con il lievito madre, e il figlio, che a 11 anni è un buongustaio, quindi tutti insieme a pranzo non abbiamo fatto che parlare di buona tavola! Ci siamo promessi di rivederci presto. Per la cronaca, la mostra è molto bella, ben allestita e con tanti quadri provenienti quasi tutti dalla Fondazione Mirò di Palma di Maiorca.

Elena è mia compagna d'avventura nella cucina regionale ed è una delle ragazze dei quanti, le ho passato lo scettro del RECIPE-TIONIST, dividiamo le sfide dell'MTC e del COLORS & FOOD, e quindi non posso mancare all'ABBECEDARIO CULINARIO D'EUROPA  che è da lei ospitato in questo periodo. Il paese con cui ci si misura è la Francia e cucinare francese sapete che è una cosa che mi riesce facile. Del resto amo la Francia, è qui dietro l'angolo e ci scappo ogni volta che posso. Le vacanze che ho passato lì sono sempre state belle e rilassanti e sarà perché in vacanza sono tranquilla e tollerante ma i cugini d'oltralpe mi stanno proprio simpatici.

Perciò ecco qui il primo dei miei contributi. 

La ricetta viene dal Perigord, dove sono stata qualche estate fa. Il territorio del Perigord-Quercy si estende a cavallo tra i dipartimenti del Lot e della Dordogna e offre una varietà di paesaggi davvero interessante. A nord, foreste e praterie; a est, scoscesi altipiani di roccia calcarea; a sud, distese di vigneti e a ovest, le pianure bagnate dalla luce perlacea dello Charentais. Ci sono testimonianze di antichissimi popoli nelle grotte rupestri della Vézère, ma anche magnifici e poderosi castelli rinascimentali e bastides (le chiese fortezza) risalenti al medioevo, e chiese romaniche e santuari abbarbicati alle rocce e mulini, torrioni, mercati coperti, e paesi piccoli e romantici in cui perdersi prima di gustare un buon bicchiere di profumato Monbazillac con una tartina al foie gras!

Eccovi qualche scorcio.

Périgueux
Brantome
Saint Jean-de-Cole
Saint Jean-de-Cole
Hautefort
Rocamadour
Manoir d'Eyrignac
La Dordogna a Roque-Gageac
I vigneti di Monbazillac


FOIE GRAS AUX CHAMPIGNONS

250 g di foie gras mi-cuit
250 g di champignons
80 g di lardo
60 g di burro
30 g di farina
brodo q.b.
1 bicchierino di Monbazillac o vino passito
sale profumato alla vaniglia

Pulite e affettate gli champignons e saltateli in 30 g di burro. Portateli a cottura aggiungendo poco brodo, se occorre. Regolate il sale e tenete da parte. Tagliate il lardo a striscioline e saltatelo con il burro rimasto, unite la farina e fate colorire, quindi bagnate con un po' di brodo e portate a cottura in 10 minuti circa. Aggiungete gli champignons e il foie gras affettato, dopo una decina di minuti bagnate con il Monbazillac e fate evaporare. Servite subito.




Se volete partecipare cliccate sul banner e andrete al post di Elena che vi spiega tutto.




Adesso vengo a curiosare da voi, au revoir mes amis!

Quanti modi di fare e rifare gli strangulaprievet' con il ragù napoletano

6 aprile 2013

Ciao a tutti, oggi c'è l'appuntamento con QUANTI MODI DI FARE E RIFARE. Secondo le indicazioni di ANNA e ORNELLA, proponiamo una ricetta di SPERY, gli strangulaprievet' con ragù napoletano.

Mi sono subito incuriosita per questa ricetta soprattutto per il ragù che ho conosciuto grazie ad Eduardo e alle sue commedie. L'ho preparato secondo le indicazioni di Spery e la cucina si è profumata a poco a poco mentre il sugo "pippiava" e la carne si sfaceva abbandonandosi all'abbraccio del pomodoro, perché è con  amore che si prepara questo piatto e con amore tutti insieme si mangia. Ha ragione Spery quando dice che la domenica lontana dai suoi cari e dalle sue tradizioni è diventata un giorno triste: anche per me è un giorno così, come un altro, per diverse ragioni, ma certo questa ricetta ha fatto del mio giorno qualunque un giorno di gran festa :)

La ricetta originale è QUI. Vi lascio la mia interpretazione.




STRANGULAPRIEVET' AL RAGU' NAPOLETANO

per il ragù
5 costine di maiale
400 g di carne da sugo
5 fette di vitellone di spessore medio
2 litri di passato di pomodoro

2 cipolle
1 spicchio d'aglio
sale, pepe

1 pizzico di zucchero
prezzemolo
basilico
parmigiano 

6 cucchiai di olio EVO

per la pasta
300 g di farina 00
100 g di semola di grano duro
acqua q.b.
 
Preparate gli involtini, ponendo nel centro delle fettine di carne l'aglio e il prezzemolo tritati. Spolverizzate con un po' di parmigiano, sale e pepe. Arrotolate le fettine e chiudetele con uno stuzzicadenti. Tagliate le cipolle a julienne e mettetele in un tegame dal fondo spesso con l'olio. Fate soffriggere a fuoco medio. Quando le cipolle si saranno imbiondite ben bene, aggiungete la carne e fatela rosolare, quindi lasciate cuocere per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. A questo punto, aggiungete il passato di pomodoro. Salate, pepate e aggiungete mezzo cucchiaino di zucchero.  Quando il sugo inizierà a sobollire, abbassate la fiamma al minimo e lasciate andare per circa 5 ore, girando di tanto in tanto, in modo che il pomodoro non si attacchi sul fondo del tegame.  
Impastare la farina con acqua leggermente salata quanta ne basta ad ottenere un impasto morbido e facile da lavorare. Fate riposare l'impasto per 15 minuti. Trascorso questo tempo, formate dei cilindri, grossi più o meno un dito, che andranno tagliati a tocchetti. Quindi incavateli con l'aiuto del dito indice. Cuoceteli in abbondante acqua salata, finché non verranno a galla. Scolateli e conditeli con abbondante ragù. Serviteli con gli involtini di carne e le costine come un delizioso piatto unico.



La modifica più importante che ho fatto alla ricetta di Spery, e mi perdonino tutti i napoletani, è stato sostituire le ossa carnose di bovino con un pezzo di carne da sugo, imprescindibile presenza nel tocco alla genovese: e così ho preparato un condimento un po' ligure, un po' partenopeo, per unire due meravigliose città affacciate su un identico affascinante unico mare!




Ciao Cuochina e ciao ragazze dei quanti: ci vediamo il 6 maggio con la bougatsa dolce di Salonicco. Non mancate, è un piatto golosissimo ;)

Due ricette per Pasqua

1 aprile 2013

Ciao amici, anche la Pasqua è passata, ieri è stata una bella giornata, ma oggi pomeriggio è tornato nuvolo e adesso sta piovigginando. Non ho fatto nulla di speciale tranne andare al cineclub ieri sera. Ho visto "Quartet" per la regia di Dustin Hoffman, che ha realizzato un film garbato e piacevole. La storia è quella di quattro ex cantanti lirici che si ritrovano in una casa di riposo per soli musicisti. Tra di loro ci sono amicizie, amori, invidie, delusioni, ripicche, ma nonostante tutto la musica continua ad unirli e davanti all'avanzare del tempo non si può fare altro che mettere da parte gli screzi e restare insieme. L'occasione si presenta con un concerto tenuto allo scopo di raccogliere fondi per non chiudere la casa di riposo. Dopo tante discussioni si ricostituirà il quartetto che portò al successo un memorabile "Rigoletto" e si ricostituirà anche la coppia di Jane e Reggy che si sono sempre amati nonostante il divorzio. Dustin Hoffman segue le vicende dei personaggi riuscendo a trasmettere il suo amore per la musica e a rappresentare con delicatezza la vecchiaia e la voglia di vivere e provare emozioni a prescindere. Gli interpreti del quartetto sono Maggie Smith, Pauline Collins, Tom Courtenay e Billy Connolly, meravigliosi nonostante gli acciacchi! Alla fine abbiamo applaudito come fossimo a teatro sulle note di "Bella figlia dell'amore", il celebre concertato di Verdi che per una melomane come me era da lacrime di gioia :)




Ma veniamo alla ricetta di Pasqua anzi due! L'antipasto e il dolce: le minitortine sono di Sale & Pepe con piccole correzioni e le colombine sono riprodotte dalla Pasqua dell'anno scorso, con qualche modifica che mi ha permesso di ottenerle più morbide e saporite.


BOCCONCINI ALLE UOVA

200 g di farina 00
130 g di burro
2 uova
prezzemolo
olio, sale fino
sale alle erbe aromatiche
latte
1 mazzo di asparagi

Impastate la farina con 100 g di burro a pezzetti, una presa di sale fino e una manciata di foglie di prezzemolo lavate, asciugate e tritate finemente. Quando avrete un composto a briciole, unite 50 ml di acqua fredda e terminate l'impasto, fate una palla, avvolgete nella pellicola e mettete in frigo per 30 minuti. Stendete quindi la pasta a circa 3mm di spessore e ritagliate con un coppapasta o un tagliabiscotti dei dischetti da 5-6 cm di diametro. Usateli per foderare degli stampi in silicone, quindi ricoprite internamente con carta forno, riempite di legumi secchi e cuocete in bianco a 180° per 15 minuti circa. Fate raffreddare. Sbattete intanto le uova con qualche cucchiaio di latte, sciogliete il burro rimasto in una padella antiaderente e a fiamma bassissima cuocete il composto di uova, sempre mescolando, fino ad attenere una crema morbida e rappresa. Distribuite nei gusci di frolla, spolverate con il sale alle erbe e decorate con le punte d'asparago sbollentate in acqua salata. Servite subito.





COLOMBINE VENEZIANE

250 g di farina 00
50 g di zucchero
50 g fra gocce di cioccolato e scorzette d'arancia candite
50 g di burro
125 g di acqua
½ cubetto di lievito di birra
1 pizzico di sale

per decorare
125 g di zucchero a velo
1 albume

In una ciotola versate l'acqua tiepida e il lievito e fatelo sciogliere, poi unite la farina setacciata, lo zucchero e il burro fuso al MO. Mescolate, aggiungete il sale, le gocce di cioccolato e le scorzette tagliate a dadini e impastate bene. Fate una palla e mettete a lievitare per due ore al tiepido. Prendete adesso un po' di impasto e riempite gli stampini fino a metà circa, quindi infornate a 180° per 15-20 minuti. Fate raffreddare prima di sformare. Decorate a piacere con la glassa, preparata montando  l'albume con lo zucchero a velo, e con i confettini.







Come vedete con l'avanzo dell'impasto ho preparato due cuoricini, per farvi ancora gli auguri di un buon proseguimento verso un aprile tiepido e verso una primavera fiorita e generosa. 

Passo da voi, buona serata, a presto :)