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Notizie dai contest e auguri!

30 dicembre 2012

Ciao amici, buona sera a tutti. Siete nei preparativi per domani notte? Io andrò a teatro a vedere Tullio Solenghi e poi farò un giro in centro dove sono previsti diversi spettacoli. Quando mi sarò stancata, me ne tornerò a casa. Martedì mamma verrà a pranzo qui e poi le feste saranno quasi finite :)

Vi dò qualche notizia. Si sono chiuse le iscrizioni per il Fissler M@ster Blogger: prima o poi ci chiameranno per partecipare, chissà cosa mi aspetta...



E poi sono arrivata seconda al Colors and Food di dicembre, guardate QUI :D 




Adesso la ricetta: forse sarà l'ultima di quest'anno perché non so se domani mi collegherò. E' uno stuzzichino veloce da preparare, così se festeggiate a casa domani sera potrete aggiungerlo alle cose da mettere in tavola. La ricetta ancora una volta è di Sara Papa.


QUADROTTI ALL'ORIGANO

300 g di farina 0
10 g di maggiorana fresca
10 g di rosmarino fresco
60 g di olio
80 g di vino bianco secco
50-60 g di acqua
sale
peperoncino a piacere

Tritate gli aghi di rosmarino e la maggiorana con un po' di farina. Impastate la farina, l'acqua, gli aromi tritati, l'olio, il vino, il peperoncino (se piace) e un pizzico di sale. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare 30 minuti. Stendete l'impasto con il matterello a ½ cm di spessore, quindi tagliatelo con una rotella dentellata in quadrotti che disporrete sulla placca ricoperta di carta forno. Cuocete a 180° per 20 minuti o finché saranno dorati.




Prima di passare da voi vi lascio i miei auguri più affettuosi, spero che questo anno piccolino in arrivo cresca dritto e forte e metta un po' di cose a posto! Vi abbraccio, bacissimi. 

 

Ricetta per un'amica

28 dicembre 2012

Ciao amici, grazie per le vostre coccole, mi fate subito sentire meglio e poi oggi è una giornata migliore, sono a casa mia e oggi pomeriggio ho incontrato la mia carissima EMILY, come vi ho già detto la sua risata è molto contagiosa e quindi in sua compagnia mi sono proprio rilassata. E quello che mi fa veramente piacere è che ogni volta che ci vediamo, ci raccontiamo sempre di più e entriamo una nella vita dell'altra. La nostra amicizia cresce a piccoli, ma sicuri, passi.

Allora la ricetta di stasera è per Emily, con la speranza che incontri il suo gusto.


CREPES INTEGRALI CON ZUCCA E CAPRINO

70 g di farina di grano saraceno
60 g di farina 00
2 uova
200 g di polpa di zucca
250 ml di latte
una manciata di mandorle
150 g di caprino
qualche rametto di maggiorana
una manciata di lattughino
olio, sale, pepe

Setacciate le farine in una ciotola, poi unite il latte, mescolando con una frusta per non fare grumi; aggiungete quindi le uova sbattute, 1 cucchiaio d'olio, sale e pepe. Amalgamate bene il tutto poi fate riposare al fresco per una mezz'ora. Tagliate la zucca a fette e passatela al MO finché sarà tenerissima. Passatela al mixer con la maggiorana, il caprino e le mandorle, fino ad ottenere un composto omogeneo. Salate e pepate. Riprendete la pastella e preparate le crépes; quando si saranno intiepidite, farcitele con il ripieno, arrotolatele e fatele rinfrescare. Al momento di servirle, tagliatele a fette in obliquo e disponetele nei piattini da finger food, con qualche fogliolina di insalata.





Mando questo goloso piattino a LAURA per la sua raccolta di finger food




 Ora vengo da voi, a presto, un abbraccio e buon we a tutti!

Una torta salata... per dimenticare

27 dicembre 2012

Ecco, quanto posso aver detto del Natale fino ad ora è cancellato. Non vedo l'ora che sia il 7 gennaio e che tutto sia finito, poi per un anno intero me ne starò tranquilla! Perché, non ve lo sto nemmeno a raccontare, so solo che stasera mentre tornavo a casa con la mente facevo il borsone e scappavo via, non importa dove, via :)

Ho un magone terribile e le lacrime che spingono per uscire...

Vi posto qualcosa, qualcosa che non ha niente a che fare con le feste e che spero vi piacerà.


CROSTATA DI FROLLA CON RICOTTA E SALSICCIA

per la frolla
500 g di farina 00
250 g di burro
3 tuorli
1 pizzico di sale
½ bicchiere d'acqua

per il ripieno
250 g di salsiccia
300 g di ricotta
200 g di prosciutto cotto tritato
120 g di mozzarella
2 zucchine
50 g di parmigiano grattato
2 uova
timo
sale, olio

Preparate la frolla con tutti gli ingredienti, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo a rinfrescare. Preparate intanto il ripieno. Lavate e spuntate le zucchine, affettatele e passatele in una padella antiaderente con poco olio, finché saranno dorate e al dente, regolate il sale e fate intiepidire. In un'altra padella rosolate la salsiccia sbriciolata senza condimenti, poi fate raffreddare. In una ciotola mescolate le uova, il parmigiano, la ricotta, il prosciutto cotto, la mozzarella tagliata a dadini e asciugata, le zucchine e la salsiccia. Da ultimo regolate il sale. Stendete la pasta frolla, tenendone da parte 1/3 circa per le decorazioni, e foderate una tortiera da 26 cm di diametro. Disponete il ripieno quindi decorate facendo la grata e dei piccoli fiorellini. Infornate a 180° per 40-45 minuti.





Una bella torta profumata e sostanziosa, che potete portarvi anche al lavoro nel vostro cestino della merenda. 

Ora faccio un giro da voi, baci, a presto.

Il pane stella per la tavola della festa

26 dicembre 2012

Ciao amici e ancora auguri! 
Buon Santo Stefano a tutti, soprattutto buon onomastico agli Stefani che mi leggono :D

Oggi vi posto il mio pane stella, perché dividere il pane è una cosa tanto semplice quanto bella e perché potete ancora prepararvelo per le restanti festività e decorarlo con una candelina come ho fatto io. La ricetta è di Sara Papa e il lavoro è opera dell'infaticabile Micol, che diventa sempre più brava!!!




PANE STELLA

500 g di semola di grano duro
100 g di latte
200 g di acqua
150 g di lievito madre
1 cucchiaio di miele
5 g di sale
olio EVO

Setacciate la semola, e mescolatela al lievito sciolto in acqua e latte. Unite il miele e amalgamate con la punta delle dita, poi aggiungete anche il sale. Impastate fino ad avere un panetto morbido. Fatelo lievitare in una ciotola unta d'olio, coperto, finché non sarà raddoppiato. Sgonfiate l'impasto e formate 5 panini ovali. Rivestite la placca con carta forno e disponetevi i panini a cerchio, unendoli tra loro e spennellando con acqua le parti a contatto, affinché rimangano attaccati in cottura. Praticate tre incisioni oblique su ogni pane e fate lievitare, sempre coperto, finché non raddoppieranno. Cospargete di semola e quindi infornate a 220° per 5 minuti, poi abbassate a 180° per 20 minuti circa. 
 


 
Buona prosecuzione di feste, ci sentiamo domani. Bacissimi!
 

Il pranzo di Natale

25 dicembre 2012

Auguri, amici, ancora buon Natale! come state? io sono qui, molto tranquilla, guardo un po' di tele e sto con voi.

Comincio col farvi vedere cosa ho preparato. 

Il pane stella
Crakers
Salatini
Foie gras ai funghi champignons
Gnocchi al nero di seppia su crema di cavolfiore
Arista tonnata con insalata
I babbi Natale

Eh sì sono proprio tante cose, ma domani ci sono gustosissimi avanzi e non farò niente ;)

Spero in questi giorni di collegarmi un po' di più, perché ho lì in attesa moltissime cose da pubblicare. Stasera vi posto salatini e gnocchi. 

I salatini li ho visti sul blog di ROSSELLA e me ne sono innamorata, la sua ricetta la trovate QUI; io in realtà ho fatto una cosa molto più semplice usando la pasta sfoglia, ma le forme le ho copiate allegramente. Grazie Rossella, un bacione!!!





I gnocchi sono una ricetta di GIULIA che ho copiato perché è la recipe-tionist di dicembre e non potevo mancare al contest di FLAVIA! Ho copiato proprio questa ricetta perché l'avevo già adocchiata quando Giulia partecipò al Color Food di CINZIA e VALENTINA,  quando il tema era black and white total chic e ditemi se questo piatto non è chic. Che è buono ve lo dico io e potete fidarvi :)


La sua ricetta è QUI, io ho fatto una modifica sulla quantità di farina per i gnocchi (50 g in più), ho usato le patate rosse e ho aggiunto un po' di parmigiano alla crema di accompagnamento.



GNOCCHI AL NERO DI SEPPIA SU CREMA DI CAVOLFIORE

1 kg di patate rosse
300 g di farina 00
8 g di nero di seppia
1 cavolfiore piccolo
latte q.b.
100 g di formaggio cremoso
grana grattato
sale

Fate lessare le patate con la buccia, pelatele e passatele allo schiacciapatate. Quando si saranno raffreddate, impastatele con la farina, il nero di seppia e un pizzico di sale. Formate dei cilindretti grandi come un pollice, quindi tagliateli a tocchetti e lasciateli riposare sulla spianatoia infarinata. 


Pulite il cavolfiore e tagliate le cimette, quindi lessatele in acqua bollente salata. Quando saranno ben cotte, scolatele e passatele al mixer. In una casseruola riunite il cavolfiore e il formaggio quindi, sulla fiamma bassa, unite il latte necessario per fare una crema morbida, aggiungete qualche cucchiaio di grana e regolate il sale. Lessate gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolateli appena verranno a galla, quindi serviteli su un letto di crema di cavolfiore con un giro d'olio.



Adesso vengo a curiosare da voi, buona serata, un abbraccio a tutti!

Tanti auguri!

23 dicembre 2012

Ciao amici, stasera la mia parrocchia era tutta addobbata con i rami d'abete e il presepio attirava l'attenzione dei bambini. Ci siamo proprio, domani sera andrò alla messa con mamma e poi sarà Natale. Ho cucinato tante belle cosine e perciò sono stata tappata in casa due giorni con il mio albero acceso e in festa. Sono un po' meno stanca e un po' meno triste di tanti altri Natali, chissà quale miracolo è accaduto. Domani non so cosa farò di preciso, avevo pensato di andare in centro, ma credo che passerò, anche perché non mi sembra una grande idea quella di andare da Feltrinelli proprio domani. Sono sicura che il 27 o il 28 girerò con molta più tranquillità. Ho sentito qualcuno di voi al telefono e ho ricevuto tante mail e tanti auguri, perciò vi ringrazio, vi abbraccio e vi lascio il mio pensiero più affettuoso e dei biscottini, per un piccolo festeggiamento anticipato. Non so se domani riuscirò a collegarmi, quindi 

BUON NATALE!





TONDINI ALLA MARMELLATA

220 g di farina 00
100 g di zucchero
130 g di burro
1 tuorlo
marmellata

Lavorate a crema il burro con lo zucchero, quindi unite il tuorlo e la farina setacciata. Fate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettete in frigo a rassodare. Suddividete poi in tante palline e premetele con un dito per appiattirle un po' e fare un piccolo incavo. Disponete sulla placca foderata di carta forno e infornate a 180° per 10 minuti. Togliete dal forno e risagomate gli incavi aiutandovi con il manico di un cucchiaio di legno. Riempite il buchetto con un po' di marmellata e ripassate in forno per 5-6 minuti.





 La ricetta è tratta dal libro "Biscoccole" di Rita Monastero.

 Ecco, ciao a tutti, buona serata e tanta serenità :)
 

Parliamo ancora di Micol

22 dicembre 2012

Ciao a tutti, come vanno le corse prenatalizie? ormai ci siamo, manca pochissimo e poi sarà Natale. Finalmente sono in vacanza, almeno fino al 27, e posso fare quel che devo con un minimo di calma.

Intanto vi racconto una cosa carina: quando sono venuti i miei amici a cena, ho parlato di Micol, allora l'ho presa dal frigo nel suo bel contenitore e l'ho mostrata con tutti i suoi occhielli e la sua voglia di esplodere. Forse è un po' arrossita, perché le hanno fatto molti complimenti, anche perché in tavola c'era il suo pane! E così, felice e contenta, ha prodotto la sua prima figlia, che è andata a casa di Anny. Ecco "Olli", con il vestitino della festa, pronta per il viaggio.




Stasera ho parlato con ELLY al telefono e le ho raccontato che Mimì e Cocò hanno una pronipotina, e forse sarò stordita, ma questa cosa mi fa tenerezza: una parte di Elly è nella mia cucina e ora una parte di me è nella cucina di Anny. Non posso usare Micol senza pensare a Elly, è questo che voglio dire...
 
Vi lascio la ricetta del pane che avevo preparato, secondo la ricetta di Sara Papa.


FIORE DI GRANO DURO

per la biga
250 g di farina 0
115 g di acqua
30 g di lievito madre

per l'impasto
750 g di semola rimacinata di grano duro
500 g di acqua
190 g di lievito madre
10 g di zucchero
15 g di sale

Per la biga impastate acqua, farina e lievito, quindi fate riposare per 12 ore coperto con pellicola.
Per l'impasto unite la biga al lievito sciolto nell'acqua tiepida, quindi mescolate alla semola e allo zucchero e iniziate a impastare. Dopo che avrete lavorato un po' unite il sale. Quando sarà compatto e omogeneo, ponetelo in una ciotola a lievitare. Spezzate quindi l'impasto in quattro parti e formate delle pagnottine tonde. Affondate le dita in ognuna, in modo da formare un bottone centrale più alto, quindi ripiegate le parti esterne verso l'interno a formare la corolla. Spolverizzate con abbondante semola, fate un taglio a croce nel bottone centrale, ponete sulla placca foderata di carta forno, e fate lievitare a 28° circa finché non saranno raddoppiate. Cuocete a 200° per 30 minuti ponendo sul fondo una ciotolina con dell'acqua. Poi abbassate a 180° per altri 10 minuti.





Credo che stasera andrò a dormire prestissimo, devo recuperare ;)

Ci sentiamo domani, buona serata!

CUCINA REGIONALE LIGURE: o pandoçe

21 dicembre 2012

Ciao amici, eccoci per il nostro ultimo appuntamento prima di Natale: abbiamo un po' anticipato per darvi la possibilità di prendere qualche idea, dopo i salati, oggi postiamo i dolci! Secondo le indicazioni di BABI e RENATA infatti, vi proponiamo il meglio dei dolci tipici delle nostre regioni. Come vedrete qualche regione al momento non è presente, ma seguiteci, perché le ricette arriveranno nei prossimi giorni; venite perciò a curiosare e ad assaggiare, lo spumante è in fresco e i calici sono pronti: auguri a tutti!

 


CALABRIA:  petrali  di ROSA ED IO

SICILIA:  cassata siciliana  di CUCINA CHE TI PASSA
 
TOSCANA:  dolci natalizi toscani  di NON SOLO PICCANTE


LOMBARDIA:  bisciola  di L’ANGOLO COTTURA DI BABI


VENETO:  pandoro di Verona di SEMPLICEMENTE BUONO

FRIULI VENEZIA GIULIA:
  kugelhupf o cuguluf  di NUVOLE DI FARINA  

EMILIA ROMAGNA:  panettone  di ZIBALDONE CULINARIO

TRENTINO ALTO ADIGE:  zelten  di A FIAMMA DOLCE

PUGLIA:  carteddàte   di BREAKFAST DA DONAFLOR

UMBRIA:   pasta dolce 
di 2 AMICHE IN CUCINA 

MARCHE:   zuccotto natalizio  di LA CREATIVITA' E I SUOI COLORI 

ABRUZZO:  turcinille e dolci natalizi abruzzesi
  di IN CUCINA DA EVA

VALLE D’AOSTA:  mecoulen, il pane di Natale 
di L’APPETITO VIEN MANGIANDO

SARDEGNA:
  dolci natalizi mandorle e uvetta - pabassinas 
di VICKYART-ARTE IN CUCINA

BASILICATA:  cartellate - carteddat   di PASTICCIANDO CON MAGICA NANA'

MOLISE:  mostaccioli  di LA CUCINA DI MAMMA LOREDANA



.... e per la Liguria c'è  o pandoçe.


Il pandolce genovese (che nel sanremese si chiama pan du bambin) è il dolce tipico del Natale: secondo la tradizione la prima fetta va tenuta da parte per i poveri e un'altra va conservata per il giorno di San Biagio (3 febbraio), deve essere il più giovane della famiglia a portarlo in tavola, decorato con un rametto di alloro o di ulivo, e deve essere il più anziano ad affettarlo, mentre la padrona di casa recita una preghiera: vitta lunga con stò pan, prego a tutti sanitae, comme ancheu, comme duman, affettalu chi assettae, da mangialu in santa paxe, co-i figgeu grandi e piccin, co-i parenti e co-i vexin, tutti i anni che vegnià, cumme spero Dio vurrià (vita lunga con questo pane, prego per tutti tanta salute, come oggi, così domani, affettarlo qui seduti, per mangiarlo in santa pace coi bambini grandi e piccoli, coi parenti e coi vicini, tutti gli anni che verranno, come spero Dio vorrà).
Le sue origini potrebbero essere persiane, infatti in Persia, all’alba del giorno di Capodanno, era consuetudine offrire al re una grande torta ripiena di mele e canditi che gli veniva portata dal più giovane dei suoi sudditi. Comunque sembra che sia stato il doge Andrea Doria a bandire un concorso tra i maestri pasticceri dell'epoca per un dolce rappresentativo della ricchezza di Genova, nutriente, a lunga conservazione e adatto ai viaggi per mare.
La forma classica è bassa, ma oggi nelle pasticcerie si prepara anche una forma più alta. Ed ecco finalmente la ricetta, vedrete che il nostro pandolce non ha nulla a che fare con il panettone.


PANDOLCE

500 g di farina
200 g di zucchero
130 g di burro
1 uovo
100 g di uvetta sultanina
50 g di pinoli
50 g fra cedri e scorzette canditi
1 limone non trattato
1 bustina di lievito
50 ml di marsala
50 ml di latte
1 pizzico di sale

Mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida. Mescolate la farina, lo zucchero, il lievito, il sale, la scorza grattata del limone, l'uvetta scolata e asciugata, i canditi tagliuzzati e i pinoli. Unite poi il burro sciolto, l'uovo, il marsala, il latte e 2 cucchiaini di succo di limone. Lavorate la pasta fino ad avere un composto elastico. Date alla pasta la forma del panettone e mettetela sulla placca ricoperta da carta forno. Fate riposare per 1 ora circa, poi infornate a 180° per circa 1 ora. Lasciate raffreddare e servite.





Di solito ne preparo anche delle forme piccole da regalare agli amici, tutti infiocchettate :)




E adesso è il momento della poesia.


O REGALLO

O peive o se ne va, a sà a l'avansa
e o tempo in ta memoia o piggia campo...
Oua no bruxa ciù comme 'na votta
lerfe d'axou pe paga e recompensa.

A vitta a va visciua comme un regallo
e quello grosso o no l'é sempre o megio.


IL REGALO

Il pepe se ne va, il sale avanza/ e il tempo prende dimensione nella memoria.../ Ora non bruciano più come una volta/ labbra d'aceto per paga e premio./ La vita va vissuta come un regalo/ e quello appariscente non è sempre il migliore.


Ciao a tutti, auguri carissimi e a più tardi, bacioni!

Rosso e oro: it's Christmas' time

20 dicembre 2012

Ciao a tutti, eccomi sono tornata. Martedì sera sono andata a vedere "Colazione da Tiffany".
La storia la conoscete tutti, nella commedia per il teatro però si segue più fedelmente il romanzo di Truman Capote e quindi non c'è l'happy end del film. Sapevo che era così, ma sono uscita lo stesso con tanta malinconia al fianco. Comunque bravi attori e bella scenografia. E Francesca Inaudi è davvero adatta al ruolo di Holly, come dire che non mi ha fatto rimpiangere la mitica Audrey. 






Vi posto uno dei miei esperimenti culinari di domenica in rosso e oro, di nuovo, per il contest di CINZIA e VALENTINA.






POLLO IN GELATINA DI MELAGRANA

2 melagrane
1 cubetto di gelatina
200 g di petto di pollo
100 g di salsiccia di pollo
2 foglie d'alloro
½ bicchiere di vino bianco secco
olio
sale profumato alle erbe

Spremete una melagrana e sgranate l'altra. Preparate ½ l di gelatina, sostituendo parte dell'acqua con 70 g di succo di melagrana. Versatene un dito sul fondo di 4 stampini usa e getta e mettete in frigo a rassodare. Tagliate il petto di pollo a striscette e sbriciolate la salsiccia, fate saltare il tutto con poco olio e l'alloro in una padella antiaderente. Quando la carne sarà colorita, sfumate con il vino e fate evaporare. Portate a cottura e alla fine regolate il sale. Quando si sarà raffreddato, disponete la carne negli stampini, ricoprite con la gelatina rimasta e lasciate rassodare bene. Sformate nei piatti di servizio, decorate con i chicchi di melagrana e servite.




Per una delle poche della mia vita a guardare queste foto e a risentirmi il sapore della gelatina alla melagrana in bocca, mi sento soddisfatta! La ricetta è un'interpretazione dalla "Cucina Italiana".

Ciao amici, ricordate l'appuntamento con la cucina regionale, per domani mattina ;)
Baci, a presto.

Tutto per bene

16 dicembre 2012

Ciao amici, buona domenica, come state? Domani inizia l'ultima settimana prima di Natale, oggi sono uscita, c'era gente in giro, ma non ho guardato dentro i negozi; sono andata con il naso per aria, fisso alle luminarie, che ci sono, nonostante la crisi, anzi devo dire che l'albero di Piazza De Ferrari è anche più bello di quello dell'anno scorso, se mi riesce gli faccio una foto per farvelo vedere. Sono stata da Fnac, c'era gente, però niente coda alle casse.... So che non mi scambierò regalini di Natale con le amiche, hanno deciso così, dico hanno, perché i biscotti e le marmellatine sono pronti e ho anche cosine portate dal viaggio di quest'estate... Sono un po' triste, perché questa crisi mi fa pensare e non faccio che fare bilanci e gli esiti sono disastrosi... perciò basta, vi racconto il bellissimo spettacolo di ieri sera. 

"Tutto per bene" è stata scritta da Pirandello come rielaborazione di una sua novella. Il protagonista è Martino Lori, un uomo di mezz'età, che vive nel ricordo della moglie amatissima e nella dedizione per la giovane figlia Palma. La figlia tuttavia nutre per il padre un profondo disprezzo perché è convinta, come tutti, che questi sappia la verità sulla sua famiglia ma, per interesse e convenienza, finga di non sapere che la moglie morta era un'adultera, che lei stessa è il frutto della relazione con il senatore Manfroni e che persino il lavoro, che egli esercita come dipendente di Manfroni, sia stata una copertura per permettere gli incontri e la tresca tra i due amanti. Casualmente in un tempestoso colloquio con Palma, Lori scopre la verità e cade in una crisi profonda, orfano di qualunque certezza, raggirato da quelli che credeva amici, disprezzato da quella che fino ad un attimo prima era la sua figliola. Inoltre scopre che il rispettato senatore Manfroni non solo ha tradito lui, prendendogli la moglie, per sacrificarla comunque alla carriera, ma che ha anche sottratto degli appunti al padre di lei, famoso scienziato, pubblicando a suo nome un'opera scientifica. Lori potrebbe vendicarsi portando alla rovina Manfroni, ma capisce l'inutilità di rispondere al male con il male e nell'ultimo colloquio con Manfroni stesso, Palma e suo marito, monta una commedia, riprendendosi un ruolo e indossando di nuovo una maschera: dice infatti a Palma che Manfroni le ha mentito e che è davvero figlia sua. Ma dura poco, Lori si rende conto che non può continuare e getta la maschera desiderando solo andarsene. E' Palma che lo ferma, avendone colto la buona fede, e riconciliatasi con lui, lo invita a vivere in questa nuova realtà dove "tutto" è "per bene". 



"Tutto rovesciato, sottosopra. Sì. Il mondo che ti si ripresenta tutt'a un tratto nuovo, come non ti eri mai neppure sognato di poterlo vedere. Apro gli occhi adesso!" Così crollano le certezze di Lori e sono crollate le mie, che ho empaticamente vissuto tutta la commedia, trascinata dalla recitazione di Gabriele Lavia. Del resto tutte le tematiche di Pirandello, le maschere, gli opportunismi, le convenzioni, l’ossessione per l’apparenza, l’immagine che di noi costruiscono gli altri, emergono con grandissima lucidità da questo lavoro, così attuale anche se è stato scritto nel 1920, quasi cento anni fa!
Recitazione magica, scenografia maestosa, soluzioni sceniche straordinarie, come quella di far camminare gli attori all'indietro come alla moviola, un paio di volte, nel corso della rappresentazione. Una serata preziosa, proprio un bel regalo di Natale!

Ah Dio... fu certo allora... Sì, sì... Dovette essere allora... Sì... L'insegnamento... Voleva riprender l'insegnamento... Diceva che non potevo avere opinioni, io, perché non avevo nervi... Ecco perché tutto quell'inferno del primo anno! S'innamorò subito, si innamorò subito, venuta da Perugia alla morte del padre, si innamorò subito del suo giovane deputato... Eh, perciò tutta accesa, quando venne con lui da me al Ministero, per farsi presentare e raccomandare da lui. Era stato allievo del padre; era ora il deputato... S'innamorò subito di lui  e sposò me! Ma già! Ma ecco... ecco perché lui, quando fu Ministro, prese me... E io abbagliato, abbagliato da due glorie, da quella del padre, dal prestigio di lui, mio capo supremo, mio padrone, non vidi nulla! non vidi nulla!... E poi vennero fuori quelle carte del padre... per questo! per questo! Ma lei s'era già pentita! S'era già pentita! Quando tu nascesti, s'era già pentita! Era mia! era mia! Fu mia da allora, fu mia, mia, mia soltanto, dalla tua nascita alla sua morte, per tre anni, mia, come nessuna donna fu mai d'un uomo! Per questo io sono rimasto così! Non m'accorsi di nulla prima; non era possibile che me n'accorgessi più, dopo! Lo cancellò lei, lei con tutto quel suo amore, ogni vestigio del tradimento. E fu tanto, tanto quel suo amore, che m'ha impedito di scoprirlo anche dopo la sua morte... Ma come... come hai potuto credere tu che io lo sapessi? Tu m'hai pur veduto, m'hai pur veduto fin da bambina andare ogni giorno alla fossa di lei!


E adesso, biscotti :)

Ne ho preparati 5 tipi diversi, comincio a postarvi questi un po' piccantini per la presenza del pepe, presi dal libro "Biscoccole" di Rita Monastero.



PEPERINI 

200 g di farina 00
100 g di farina integrale
70 g di zucchero di canna
50 g di miele
50 g di olio di riso o di semi
1 tuorlo
30 g di nocciole tritate
2 cucchiaini di lievito per dolci
pepe nero
sale

Setacciate le farine con il lievito e mescolate in una ciotola con le nocciole, pepe a piacere, lo zucchero e il miele. Alla fine unite il tuorlo e l'olio. Lavorate velocemente la pasta e fate un salamotto, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo per 30 minuti. Tagliate poi a fette spesse ½ centimetro, disponete sulla placca foderata di carta forno e cuocete a 190° per 15 minuti.






Adesso passo da voi, spero di poter tornare domani sera a postarvi qualcosa, se non riesco perdonatemi, un bacione a tutti!