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Chiles en nogada per l'Abbecedario Culinario




27 febbraio 2015 

Mio papà oggi avrebbe compiuto 90 anni e io ho ancora il ricordo del calore della sua mano nelle mie quando era in ospedale, poco prima che morisse, quasi 26 anni fa. Fra tutto quello che mi ha insegnato, per due cose in particolare gli sarò sempre grata: mi ha insegnato ad avere sete del mondo, a guardarlo con gli occhi ben aperti e a goderne la bellezza infinita e mi ha insegnato ad ascoltare la musica lirica, facendo di me una melomane incallita, che continua a gioire e piangere sulle note delle opere, anche se ormai le so a memoria.

A lui dedico la ricetta di oggi, che se ne viene dritta dal Messico, un posto che gli sarebbe piaciuto di sicuro, perché sapeva lo spagnolo molto bene, perché amava i colori e la musica allegra e i piatti dai sapori decisi, e spesso fischiettava "Cielito Lindo" mentre si faceva la barba...




La ricetta è originaria di Puebla, una bella città nell'omonimo stato a un centinaio di chilometri da Città del Messico, sorvegliata da due imponenti vulcani, piena di colore e allegria. Ci sono arrivata una sera e perciò l'ho visitata nella mattinata seguente. 




Ed è finita che gira di qua e di là, complice il fatto che mi ero alzata presto e non avevo fatto colazione, alle 10 del mattino mi sono fatta fuori questi meravigliosi peperoni ripieni, simbolo del Messico stesso per i colori che ne rappresentano la bandiera, il verde del peperone, il bianco della crema e il rosso della melagrana.




CHILES EN NOGADA 

4 peperoni verdi
200 g di carne di vitello e maiale tritata
½ cipolla tritata
30 g di mandorle tritate
30 g di pinoli
30 g di uvetta
80 g di noci
1 tazza di panna
1 melagrana
sale, olio 

Abbrustolite i peperoni, poi spellateli e puliteli all'interno aprendoli da un lato per il lungo. Scaldate 1 cucchiaio d'olio e soffriggete la cipolla affettata, poi unite la carne e fate cuocere, unendo poca acqua se necessario, alla fine aggiungete le mandorle, i pinoli e l'uvetta e regolate il sale. Quando si sarà intiepidito, farcite i peperoni e disponeteli nei piatti. Tritate finemente le noci e mescolatele alla panna leggermente montata con un pizzico di sale. Disponete la salsa sui peperoni e decorate con i chicchi di melagrana.




La ricetta è per LUCIA e l'ABBECEDARIO CULINARIO che rimane in Messico fino al 1 marzo.



 
Buon we a tutti, torno lunedì con L'ITALIA NEL PIATTO. LIGHT & TASTY invece si prende una vacanza, vogliamo rinnovare la rubrica e abbiamo bisogno di un po' di tempo per organizzarci al meglio. Un abbraccio a tutti :)

Il menù vegetariano




25 febbraio 2015

Buongiorno a tutti, oggi la rubrica IDEA MENU' esce con qualche consiglio su come offrire agli ospiti qualcosa di sfizioso e vegetariano.






L'antipasto è da Tania: cavolfiore in pastella

Il primo è da Agnese: risotto vegetariano con piselli e carote

Il secondo è da Linda: veggie wrap con tortilla integrale 

Il dolce è qui da me: torta di mandorle e mele    






TORTA DI MANDORLE E MELE

150 g di zucchero
4 uova
100 g di farina
½ bustina di lievito
100 g di mandorle
2 mele renette (circa 360 g)
1l succo di un limone
zucchero a velo per guarnire

Tritate finemente le mandorle. Sbucciate le mele, privatele dei torsoli e tagliatele a cubettini, raccogliendole in una ciotola, bagnatele con il succo del limone affinché non anneriscano. Montate i tuorli con lo zucchero finché saranno spumosi, poi unite la farina, le mandorle, le mele e il lievito. Montate gli albumi a neve ferma e unite anche questi all'impasto facendo attenzione a non smontarli. Versate in una tortiera da 20 cm di diametro imburrata e infarinata. Cuocete a 180° per circa 1 ora. Quando si sarà raffreddata, sformate la torta e cospargetela di zucchero a velo.





A presto, un abbraccio a tutti.

New England clam chowder per la Via dei Sapori




24 febbraio 2015

Sono così stanca e amareggiata e preoccupata che l'unica è almeno stasera saltarmene virtualmente su un bus che mi porta lontano, nel paese a cui da piccola pensavo come a quello dove tutto è possibile, dove ogni desiderio sarebbe diventato realtà, dove avrei potuto correre a cavallo insieme a Geronimo e Nuvola Rossa e dove John Wayne mi avrebbe issato sulla sua sella per condurmi in giro per la Monument Valley. Da piccola mi piaceva giocare agli indiani e cow boy e facevo sempre lo sceriffo o il capo indiano, non c'erano mezze misure. Solo molti anni dopo mi ha soffiato sulla faccia il vento dell'Arizona, e l'entusiasmo di quel momento è ancora intatto dentro di me. Insomma stasera sono negli States, dove per la verità ci sono altri posti su cui fantastico oltre il selvaggio west. Perché forse per amore degli opposti, è il New England l'altra meta prediletta, con la sua storia, le sue università, la sua eleganza, il suo romanticismo. Boston è stata una destinazione recentissima, in confronto ad altre peregrinazioni USA, e forse è il posto dove più vorrei tornare. 
Il piatto di stasera viene da là perché là ho assaggiato la famosa zuppa di vongole, della quale esistono numerose versioni, con pomodori o carote, piccante, tutte molto gradevoli. Me la sono trovata davanti in un delizioso ristorantino appena fuori Boston, arredato che mi pareva di essere a casa di Jessica Fletcher, e, per quanto avessi voglia di provare a cucinarla, alla fine l'occasione è venuta solo adesso, per il viaggio di ARIANNA e SERENA




NEW ENGLAND CLAM CHOWDER 

500 g di vongole fresche
200 ml di latte
200 ml di panna
150 g di bacon a cubetti
30 g di burro
30 g di farina
2 patate medie
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
brodo di pesce
olio EVO
sale, pepe

Fate spurgare le vongole in acqua fresca salata per circa 3 ore, poi risciacquatele e raschiatele con uno spazzolino. Schiacciate lo spicchio d'aglio senza sbucciarlo e scaldatelo con 1 cucchiaio d'olio, unite le vongole e fatele aprire, poi sgusciatele. Mettete il burro in un tegame e fatevi rosolare il bacon, poi toglietelo e fatelo scolare su carta assorbente. Nella stesso tegame mettete la cipolla tritata e poco dopo le patate sbucciate e tagliate a fette sottili, quindi coprite con ¾ di brodo di pesce. Quando le patate saranno tenere, unite le vongole, il latte, la panna, il bacon e la farina setacciata. Portate a bollore e fate cuocere circa 5 minuti. Regolate il sale e servite con una macinata di pepe.




Allora che vi devo dire? Enjoy and see you soon :)

LIGHT & TASTY




23 febbraio 2015


Buongiorno a tutti, eccoci con la nostra rubrica del lunedì per mangiare leggero e saporito. Siamo in formazione ridotta, ma ci siamo. Un bacio alle amiche che oggi non hanno potuto essere qui e un bacio grandissimo a Eva che è tornata!




Oggi il tema delle nostre portate è libero, ecco cosa vi proponiamo:


Elena:  indivia all'arancia

Eva:  sagne e ceci light 


Qui da me trovate dei bocconcini di pollo davvero sfiziosi per sole 170 calorie a porzione.




BOCCONCINI DI POLLO SAPORITI

450 g di petto di pollo
1 limone
1 cucchiaio di salsa di soia
2 cucchiai di senape
2 cucchiai di olio EVO

Mescolate in una terrina salsa di soia, succo del limone e senape e mettete a marinane il petto di pollo tagliato a cubetti, coprite con la pellicola e lasciate riposare al fresco per circa 1 ora. Trascorso questo tempo, fate scaldare l'olio in un tegame e rosolate bene la carne con la sua marinata a fiamma alta, poi abbassate e portate a cottura. Servite caldo, con spicchi di limone.




Oggi per me è una giornataccia di impegni, ma stasera torno, un abbraccio e buona settimana :)

Strudel di carne e zucca per il recipetionist




20 febbraio 2015

Ciao amici, eccomi reduce da una giornata di corse, relativamente produttive... la cosa peggiore sono stati gli esami di questa mattina. Corso di laurea in Infermieristica, una banda di disperati, tranne poche anime che studiano con coscienza, sembra che qui confluiscano tutti quelli che non sanno cosa fare. Ma mi pare che se c'è un mestiere al mondo che dovrebbe essere scelto come una vocazione, è proprio quello dell'infermiere, che a fronte di uno stipendio che non è certo da nababbi e a compiti ingrati come cambiare padelle, è sempre a contatto con gente che soffre e che per di più ti guarda come se tu avessi la bacchetta magica per far scomparire qualunque dolore e proprio quelle parole che rassicurano e promettono la guarigione. E se quelle parole non ci sono, se non è possibile nessuna rassicurazione, bisognerebbe sempre essere capaci di donare un sorriso, come una piccola speranza, un bagliore in fondo al corridoio buio. Lo dico ai miei studenti, faccio sempre questo pistolotto, a volte applaudono convinti e forse emozionati, ma i risultati sono sempre gli stessi :(
Dovrei averla io la bacchetta magica e anche qualche formula strana da far invidia a Harry Potter!!!

Meglio passare alla ricetta, che stasera è dedicata al contest di FLAVIA.




E' SARAH la recipetionist di questo mese, con la quale ci siamo già copiate a vicenda. E' stato un piacere tornare sul suo blog e trovare questo appetitoso strudel salato da riprodurre.
QUI c'è la sua ricetta e sotto la mia. L'unica sostituzione è il formaggio, ho usato la groviera anziché l'asiago, ma il risultato è stato ottimo!





STRUDEL DI CARNE, ZUCCA E GROVIERA

  • 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
  • 400 g di macinato di vitellone
  • 200 g di zucca già pulita
  • 150 g di groviera
  • 3 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 1 uovo
  • 1 cipolla
  • maggiorana
  • latte
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

In una padella fate appassire la cipolla affettata sottilmente, aggiungete la zucca tagliata a cubetti e fatela rosolare un paio di minuti. Coprite con l'acqua e fate stufare per circa venti minuti o comunque fino a quando l'acqua non sia evaporata completamente e la zucca ammorbidita. Togliete dal fuoco e fate intiepidire. In una ciotola amalgamate la carne con l'uovo, il parmigiano, la zucca e la maggiorana. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete la groviera tagliata a cubetti. Stendete la pasta sfoglia, distribuitevi sopra il composto, avendo cura di lasciare tutto intorno un paio di centimetri di bordo liberi. Formate un rotolo e chiudete bene le estremità, per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura. Spennellate la superficie dello strudel con del latte e infornate a 180° per 40 minuti. Servite lo strudel tiepido.



 
Baci a tutti e buon we! Torno lunedì con LIGHT & TASTY :)

Burritos dal Messico per l'Abbecedario Culinario


 

19 febbraio 2015

Ciao cari amici, come state? Qui solito, soliti contrattempi, soliti malanni della mamma, soliti studenti nulla-facenti, ma almeno bel tempo, ancora per oggi!

Vi posto un'altra ricetta messicana, per l'ABBECEDARIO CULINARIO ospitato da LUCIA, fino al 1 marzo.




BURRITOS  

per le tortillas
400 g di farina 00
100 ml di olio EVO
un pizzico di sale

per il ripieno
200 g di carne di manzo
150 g di emmental
150 g di salsiccia piccante
3 spicchi d'aglio
1 peperoncino piccante
1 cipolla
4 cucchiaio d'olio EVO
2 cucchiai di prezzemolo
2 cucchiai di mais in scatola
sale, pepe

Fate la fontana con la farina setacciata e unite il sale, quindi unite l'olio e 175 ml di acqua tiepida, poca alla volta. Impastate per 5 minuti, formate una specie di cordone, quindi fatelo riposare sotto un telo pulito. Dividete poi la pasta in pezzetti grandi come una noce, appiattite i singoli pezzi arrotondandoli. Arroventate una padella antiaderente e cuocete le tortillas una ad una, girandole quando cominciano a comparire le bolle sulla superficie. Poi togliete dal fuoco e fate raffreddare. Pulite e schiacciate l'aglio, scolate il mais, tagliate a dadini il formaggio o grattatelo, tritate prezzemolo, peperoncino e cipolla, sbriciolate la salsiccia e tritate la carne. Soffriggete nell'olio, prezzemolo, aglio, cipolla e peperoncino, quindi unite carne e salsiccia, regolate sale e pepe e cuocete a fuoco basso per ¼ d'ora, unendo poca acqua se dovesse asciugare troppo. Unite il mais quasi a fine cottura. Scaldate le tortillas in una padella antiaderente, quindi disponetevi il ripieno, aggiungete il formaggio e arrotolate. Disponete i burritos in una pirofila, spolverate con altro formaggio, quindi infornate a 200° per pochi minuti. Servite subito.



Buona serata :)

4 ricette 4 per la Via dei Sapori e gli States


18 febbraio 2015

Ciao amici, eccomi, sempre un po' provata, sempre felice però per la mia Tippy!
Stasera torno ad un appuntamento al quale non manco mai e cioè il viaggio di ARIANNA e SERENA. Il bus è arrivato negli States e ora corre sulle strade da est a ovest e da nord a sud fino al 28 febbraio.




Per il momento ripubblico ricette già postate, ma nel we preparerò qualcosa di nuovo.


APPLE PIE



per la frolla
300 g di farina OO
200 g di burro
100 g di zucchero
3 tuorli
1 limone non trattato
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
1 bustina di vanillina

per il ripieno
4 mele renette
burro
zucchero di canna
cannella in polvere




Montate il burro con lo zucchero, poi unite i tuorli uno alla volta, mescolando bene, e quindi il sale, il bicarbonato, la vanillina e la scorza del limone grattata. Per ultima incorporate la farina, lavorando velocemente con le mani. Quindi fate una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela rinfrescare in frigo per un'ora.
Affettate sottilmente le mele dopo averle pelate e bagnatele con il succo del limone.
Foderate una teglia da 26 cm di diametro con carta forno. Tirate la frolla in due parti e disponete la prima nella teglia. Mettete una metà delle mele, cospargete con poco zucchero, qualche fiocchetto di burro e cannella a piacere; fate un altro strato con le mele rimaste e conditele. Ricoprite tutto con la seconda frolla e sigillate bene i bordi.
Cuocete in forno a 180° per 1 ora. Servite freddo o tiepido cosparso di zucchero a velo.




BROWNIES

4 uova
½ tazza di burro a fiocchetti
½ tazza di yogurt bianco intero
1 e ½ tazza di zucchero
1 tazza di cacao amaro
¾ tazza di farina
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
½ cucchiaino di lievito in polvere
¼ cucchiaino di sale
1 tazza di nocciole o mandorle tritate

Imburrate e infarinate una teglia quadrata 20x20.
Sciogliete il burro al MO e mescolatelo con lo zucchero e l'estratto di vaniglia. Poi unite le uova una alla volta, mescolando bene. Aggiungete il cacao, la farina setacciata, il lievito e il sale, poco alla volta e sempre mescolando bene. Alla fine unite le nocciole. Versate nella teglia, battete leggermente sul piano di lavoro per livellare, quindi infornate a 180° C per 30-35 minuti.
Lasciate raffreddare il dolce, poi sformatelo e tagliatelo a cubetti di 2 cm di lato. Servite a piacere con gelato o panna montata.





CAESAR SALAD 

300 g di petto di pollo
insalata mista a piacere
1 spicchio d'aglio
60 g di parmigiano
2 fette di pane casereccio
1 limone
1 rametto di timo
1 cucchiaio di aceto di mele
4 cucchiai di maionese
2 filetti di acciughe sott'olio
olio, sale

Mettete il petto di pollo su un foglio di carta stagnola, salate, unite l'aglio spellato, le foglie di timo e 1 cucchiaio d'olio. Chiudete il cartoccio e fate cuocere a 180° per circa 30 minuti. Poi aprite il cartoccio e fate raffreddare. Tagliate le fette di pane a dadini e fatelo tostare in forno. Pulite l'insalata, lavatela e asciugatela. Grattugiate 20 g di parmigiano e frullatelo nel mixer con la maionese, il succo di metà limone, l'aceto, un po' di sale, le acciughe e 2 cucchiai di acqua minerale. Riducete il petto di pollo a striscioline, e servitelo con l'insalata, i crostini e il parmigiano rimasto ridotto a scagliette. Condite con la salsina preparata.




SAUSAGE PIZZA WITH ONIONS AND TOMATO 

250 g di pasta per pizza
130 g di mozzarella
200 g di polpa pronta di pomodoro
1 cucchiaino di origano
1 salsiccia piccante
3 cipollotti freschi
2 cucchiai di parmigiano grattato
3 cucchiai di olio
1 spicchio d'aglio

Preparate il condimento sbattendo in una ciotola l'olio e l'aglio tritato. Allargate la pasta per la pizza e disponetevi nell'ordine la mozzarella a cubetti piccoli, il pomodoro, l'origano, la salsiccia a tocchetti, i cipollotti affettati sottilmente e il parmigiano; bagnate con il condimento preparato.
Infornate a 230°C per 15 minuti.





Have a good evening! Kisses :)

Risotto con totani e piselli




17 febbraio 2015

Ciao a tutti, nella frenesia da casa nuova non ho più partecipato ad un contest. Ma è arrivato quello di SABRINA al quale non posso mancare, perché i risotti sono proprio la mia passione!




Ecco quindi il primo risotto che regalo alla mia cara Sabry!


RISOTTO CON TOTANI E PISELLI

320 g di riso Arborio
150 g di piselli già sgranati
brodo vegetale
½ bicchiere di vino bianco secco
200 g di totanetti
1 cipolla
olio, sale

Soffriggete la cipolla affettata nell'olio, quindi unite il riso e tostatelo. Bagnate con il vino e quando sarà evaporato portate a cottura con il brodo. A metà cottura unite i piselli. Regolate il sale a fine cottura. Mentre il risotto cuoce, grigliate i totanetti. Servite il risotto, decorando con i totani.




Un bacio a tutti, torno presto :)

L'ITALIA NEL PIATTO: zuppe e verdure




16 febbraio 2015

Ciao a tutti. Siamo al secondo appuntamento mensile dell'ITALIA NEL PIATTO dedicato alle zuppe e alle verdure.




Ecco cosa abbiamo preparato per voi:


Valle d'Aosta: minestra di riso con porri e patate

Lombardia: la büseca (trippa) 

Veneto: la panada

Trentino-Alto Adige: la mosa e la trisa

Friuli-Venezia Giulia: jota alla triestina 

Emilia Romagna: zuppa di patate DOP di Bologna e polenta con gorgonzola

Toscana: porrata bianca, ricetta fiorentina del '300

Marche: zuppa di cicerchia: ricetta tipica delle Marche 

Abruzzo: zucchine e patate (chicocce e patane)

Molise: farinata de Sante Paule 

Lazio: minestra di broccolo alla romana 

Umbria: smulicata 

Campania: 'mbastuocchio vruoccl e rape e fasul

Puglia: le cecuère salvàgge cu bbrote 

Calabria: zuppa di fagioli, zucca gialla, funghi e borragine  

Sicilia: macco di fave e finocchietto selvatico



Qui trovate una specialità della Liguria e cioè il carciofo spinoso di Albenga o violetto d'Albenga, che con l'asparago violetto, il pomodoro cuore di bue e la zucchina trombetta, è una delle produzioni tipiche del ponente.
Nella ricetta i carciofi sono accoppiati ai piselli, che non sono ancora di stagione, ma visto che in freezer avevo quelli estivi dell'orto di Rita, la tentazione è stata forte e quindi ecco un contorno caratteristico della mia regione.
Per la prima volta trovate la ricetta anche nel mio dialetto, perché il mio carissimo amico Roberto si è prestato a fare da traduttore. Allora grazie a Roberto e buon appetito a tutti!


CARCIOFI CON PISELLI

6 carciofi spinosi di Albenga
250 g di piselli sgranati
1 cipolla
olio, sale, pepe
1 limone

Pulite i carciofi e tagliateli a spicchi mettendoli in acqua acidulata con limone perché perdano l'amaro. Affettate sottilmente la cipolla, quindi fatela colorire con ½ bicchiere d'olio, unite i carciofi e fate cuocere per 15 minuti a tegame coperto, aggiungete anche i piselli, aggiustate di sale, allungate con qualche cucchiaio di acqua calda e portate a cottura coperto.


ARTICIOCCHE CON PUISCI

Polì e articiocche e dividei in gaeli, lascele in aegua acidulà pe levaghe o “ligadenti”. Affetté sottilmente unn-a çioùla e faela imbiondì con mezzo gotto d'éuio, unì e artichiocche, che faiei insavoi ¼ d'oa a teggia coverta. Saià poi a votta di puisci, regulè de sa, lunghè con qualche cuggià de aegua tiepida. Ricovrì a pugnatta e finì de cheuxe.




Ricordate che sul nostro BLOG trovate le indicazioni per partecipare al nostro contest. Un abbraccio a tutti e buona settimana.

Orata della Pasqua messicana per l'Abbecedario Culinario




14 febbraio 2015


Ciao amici, buon San Valentino a tutti! Qui è stato brutto tempo, dopo giorni bellissimi in cui mi sono goduta Genova baciata dal sole, dalle finestre della casa nuova. Perché sono stata in ferie una settimana per cercare di mandare avanti le cose. Naturalmente la settimana non è bastata, ce ne vorrebbe un'altra. Anche perché le cose vanno così: il cristallo del tavolo è stato rigato in fase di consegna: devono rifarlo; le tende delle finestre del corridoio e dell'ingresso sono state tagliate fuori squadra e bisogna sistemarle; il mobiletto sotto il lavello del bagno non è ancora pronto (è stato ordinato prima di Natale); il coloritore continua a entrare e uscire perché con tutte queste altre persone che entrano e escono i muri non hanno pace! Però le scatole sono state svuotate tutte, tranne una. Sono io adesso che la guardo sorniona, ridendo sotto i baffi.... fra poco giustizio anche lei ;) Ho anche trovato un nome per la casa, Tippy. Che viene da Tipperary, ridente cittadina irlandese che viene cantata in una canzone della prima guerra mondiale:

It's a LONG WAY to Tipperary
It's a LONG WAY to go

Però sono proprio contenta di stare qui e questa casa mi piace tantissimo.

E ora una ricetta che arriva dal Messico, perché è qui che è approdato l'ABBECEDARIO CULINARIO. Il nostro ambasciatore è LUCIA.




Del Messico ho un ricordo bellissimo, di sole e giorni tersi e caldi. A parte le piramidi della civiltà Maya, le chiese bianche, il folklore, i colori e il cibo, ci sono due cose che mi sono rimaste nel cuore. La Casa Azul, a Città del Messico, dove visse Frida Kalho: prima di questo viaggio, non conoscevo questa donna incredibile, dalla quale sono rimasta come stregata. Isla Mujeres, dove ho passato gli ultimi 4 giorni della vacanza; il gruppo a Cancùn si è diviso, alcuni sono andati a Playa del Carmen, e altri appunto a Isla Mujeres. E' un posto molto tranquillo, con spiagge bianche, poco affollate, sulla punta dell'isola c'è un piccolo tempio dedicato a una dea e ci sono tanti ristorantini e bar dove annegare nelle "pinas coladas" più buone che mi è mai capitato di assaggiare: ma il motivo per cui ricordo quest'isola è un mariachito, che ci ha insegnato le parole delle canzoni più famose, Cielito lindo, La cucaracha, La llorona, perché noi cambiavamo ristorante, ma lui prima o poi arrivava, si sedeva al nostro tavolo e iniziava a cantare e suonare. Ci sono andata con Patrizia in questo viaggio e siamo passate anche per il Guatemala, ma questa è un'altra storia...


ORATA DELLA PASQUA MESSICANA

6 filetti di orata
1 cipolla
1 peperone piccolo
3 pomodori maturi
olio EVO
vino bianco
succo di limone
peperoncino
rosmarino e timo freschi
origano e cumino
1 manciata di capperi
1 manciata di olive verdi
sale

Lavate e pulite la cipolla, il peperone e i pomodori. Disponete i filetti in una pirofila oliata. Copriteli con la cipolla affettata e il peperone e i pomodori tagliati a striscioline. Mescolate il rosmarino e il timo tritati con origano e cumino, quindi uniteli a 2 cucchiai di olio e 2 di vino, aggiungete succo di limone e versate sul pesce. Cuocete in forno a 180° per circa 30 minuti. Al termine della cottura spolverate con i capperi e le olive tritate e peperoncino a piacere. Servite subito.



Buona serata a tutti, a presto.

Il menù di San Valentino




11 febbraio 2015

Buongiorno a tutti, eccoci come vi avevamo promesso con un menù per festeggiare San Valentino!




L'antipasto è da Agnese: pancake di San Valentino

Il primo è da Tania: pasta al cacao con panna e speck  

Il secondo è qui da me: petto d'anatra con salsa ai frutti di bosco

Il dolce è da Linda: panna cotta senza panna alla vaniglia con salsa alle fragole



PETTO D'ANATRA CON SALSA AI FRUTTI DI BOSCO

1 petto d'anatra da 700 g circa
salvia, rosmarino, prezzemolo, timo
vino rosso
brodo vegetale
20 g di burro
1 cucchiaio di farina
50 g di fragole
50 g di mirtilli

Tritate tutte le erbe e cospargete il petto d'anatra, coprite con il vino e fate marinare al fresco per una notte. Il giorno dopo scolate la carne, praticate dei tagli dalla parte della pelle, quindi fatela cuocere sulla griglia rovente, prima dalla parte della pelle e dopo dalla parte opposta. Avvolgetela poi il petto nella carta stagnola e fatelo riposare. Impastate il burro con la farina. Raccogliete il fondo di cottura in un padellino, unite 2 cucchiai del vino della marinata filtrandolo, un po' di brodo e portate a ebollizione. Addensate la salsa con il burro preparato e unite fragole e mirtilli, ben lavati e tagliati a pezzetti. Fate insaporire, quindi passate al mixer. Riprendete il petto, tagliatelo a fette e servitelo con la salsa.




Buona festa a tutti, anche e soprattutto a chi è solo :)


Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L'ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia. 
(Jacques Prévert)
 

immagine dal web