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Involtino saporito per il lunedì

30 gennaio 2012

Oggi si presenta come una giornata in cui il tempo non basta. Ho già ricevuto studenti che non capiscono un fischio e ai quali bisogna rispiegare le cose, come se non ci fossero state le lezioni e oggi pomeriggio avrò esami. Ma voglio lo stesso postarvi una ricetta, scelta fra le cose che ho preparato ieri. Come forse avrete visto non cucino spesso la carne, amo molto di più il pesce. Poi ogni tanto mi vengono le scuffie e mi ricordo che la carne mi piace moltissimo e mi ci tuffo. Allora ecco la prima produzione.


FAGOTTINI AL PROSCIUTTO 

4 fettine di fesa di vitello
100 g di prosciutto cotto
100 g di fontina
1 porro piccolo
40 g di burro
1 rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
1 rametto di prezzemolo
2 cucchiai di farina
½ bicchiere di vermout bianco
2 cucchiai di panna
sale

Battete la fesa, poi coprite ogni fetta con il prosciutto cotto e mettete qualche bastoncino di fontina. Formate i fagottini e legate con filo o spago da cucina. Pulite e tritate il porro e stufatelo con il burro e acqua calda q.b. Unite anche un mazzetto formato da rosmarino e salvia. Rosolate i fagottini dopo averli infarinati, quindi salate e sfumate con il vermout. Quando sarà evaporato, coprite e fate cuocere per 10 minuti circa. Togliete la carne e unite al sughetto la panna e il prezzemolo tritato, fate addensare, nappate i fagottini e servite.




Ricetta semplice, appetitosa e versatile. Potete usare il formaggio che volete, anche la scamorza affumicata o il prosciutto di Praga, piuttosto che la mortadella. 

Vi abbraccio a presto. Bacio :D


Domenica di ricette

29 gennaio 2012

Eccomi: ho addosso una quantità di golf incredibile. Accipicchia se è arrivato il freddo. Ieri a Torino ne ho preso una bella dose, però è stato piacevole stare con la cugina e chiacchierare come delle matte tutto il giorno. Silvia ha 15 anni meno di me: ricordo quando era appena nata e me la prendevo in braccio come una bambola e me la coccolavo. Lei si rannicchiava tutta felice e sorrideva con gli occhi birichini, la chiamavo ranocchietto, mi piaceva un sacco starle dietro e giocare con lei. Ora è una bella signora con tre figli, con i capelli ramati e gli stessi occhi di allora, grandi, scuri, da cerbiatta.

Oggi ho cucinato, chiusa in casa al calduccio. Ho prodotto una quantità industriale di cose, alcune nuove, alcune già fatte. Intanto vi faccio vedere il pane che ho preparato.


Queste sono le CIRIOLE ROMANE di ROSSELLA. Quando le ho viste sul suo blog, mi sono ricordata di quando andavo con mio nonno a fare la spesa e compravamo questo bel pane, croccante e profumato. E' venuto benissimo, con una bella crosta e una mollica morbidissima. Grazie Rossella, sei stata magnifica!

La ricetta di oggi è per il contest di PASTICCIONA che sta per chiudersi





TORTA VERDE CON MANDORLE CROCCANTI

1 kg di bietoline
3 scalogni
timo e maggiorana freschi
2 uova
40 g di grana grattato
30 g di mandorle a lamelle
pangrattato
30 g di burro
noce moscata
olio EVO, sale

Lavate e lessate le bietole, strizzatele e tritatele grossolanamente. Stufate gli scalogni affettati con olio e acqua per circa 10 minuti, poi unite le bietole e fate insaporire. Sbattete le uova con il grana, le erbette aromatiche e un pizzico di noce moscata. Unite le bietole, mescolate e regolate il sale. Imburrate una tortiera rettangolare, spolverate di pangrattato, quindi riempite con il composto di verdura. Cospargete la superficie con pangrattato, le lamelle di mandorle e qualche fiocchetto di burro. Cuocete a 200°C per 35-40 minuti.



Qualche giorno fa si è concluso il contest di CINZIA e VALENTINA per il mese di gennaio, e ho avuto la piacevolissima sorpresa di vedere la mia ricetta presentata nel Menù Spaziale da Cinzia. Ne sono felicissima. Grazie ragazze, siete state bravissime, aspetto il prossimo colore!


 
Adesso passo da voi. Ci sentiamo domani, buona serata :D

Una serata speciale

27 gennaio 2012

Ciao a tutti. Eccomi qua. E' sera, è brutto tempo, spero che non sarà così brutto da impedirmi di andare a Torino domani, ho appuntamento con mia cugina Silvia, che poi è la sorella di Andrea.
Ma voglio raccontarvi della serata di ieri. Sono stata a cena dai miei amici Antonietta e Nedo con Cristina e Ignazio. 
Antonietta, Cri e io ci siamo conosciute all'università e abbiamo studiato insieme, abbiamo costruito giorno dopo giorno un'amicizia, che ha resistito al tempo e che ancora oggi ci regala bellissimi momenti. Ignazio l'ho conosciuto anche prima, eravamo nella stessa compagnia, sono stata io a presentarlo a Cri, poi li ho visti sposarsi e ho visto nascere i loro figli. Nedo è arrivato con Antonietta, si sono conosciuti a Bergamo, quando lei insegnava là, anche loro hanno un bel ragazzo. Ne abbiamo passate di tutte insieme, le cose belle e brutte, difficili e meravigliose che la vita offre giorno dopo giorno. Insomma ieri sera, come abbiamo fatto altre volte, ci siamo ritrovati. Ma c'era una magia speciale, che le altre volte non c'era. Dopo la splendida cena, Ignazio, che suona benissimo la chitarra, ha cominciato a suonare. Le canzoni di quanto eravamo ragazzi, Faber e Lucio soprattutto. Io però per non sfidare la mia voce, appena tornata, non cantavo e Anto non lo fa mai perché è stonata. Allora siamo andate a vederci le foto che hanno fatto in Birmania dove sono stati in ottobre. Ad un certo punto una meravigliosa pianura ad alberi bassi e verdissima ha riempito lo schermo, un cielo azzurrissimo e templi a iosa, maestosi ed eleganti, l'immagine però come in un'illusione ottica ha cominciato a muoversi, perché in realtà era un filmino e si sentivano cantare gli uccelli che si confondevano con le note che arrivavano dal salotto con le voci degli altri rimasti di là...una sensazione strana, voler partire e voler restare, il canto delle sirene, mah, probabilmente il vino stava facendo effetto :)
Poi sono arrivati tutti e tre, Nedo ha interrotto la nostra proiezione e ha cercato le parole di "Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi" magico Youtube, Lucio è arrivato da noi e noi abbiamo cantato tutti con lui, anche Anto e io, un coro a sei voci, le teste delle ragazze vicine e dietro i nostri uomini, per leggere le parole che a memoria non le ricordavamo...

Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto

Quando le note sono finite, ruzzolate via tutte, avrei voluto richiamarle, avrei voluto ricominciare e prolungare quel momento magico di pura amicizia, cristallizzato, perfetto.

Ed ecco la cena:

gli antipasti

le zucchine in carpione
le cozze al prezzemolo
il pesce S.Pietro al cartoccio
il tiramisù ai frutti di bosco
eccolo servito con una macedonia di agrumi e frutta secca

Grazie miei carissimi Antonietta e Nedo, Cri e Sem, alla prossima! 

Ed ora dedicata a loro quattro meravigliosi amici, la mia ricetta di oggi, la semplicità e la bontà del pane.

 
PANINI AL ROSMARINO E PEPE VERDE

500 g di farina O
30 g di lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero
una manciata di aghi di rosmarino tritati grossolanamente
pepe verde appena macinato
2 cucchiai di olio EVO
2 cucchiaini di sale

Impastate tutti gli ingredienti nell'impastatrice, con 300 ml di acqua tiepida. Quando avrete ottenuto un impasto morbido, formate una palla, spennellatela d'olio e fatela lievitare in una ciotola, coperta con la pellicola per 30 minuti. Trascorso questo tempo, lavorate ancora un po' l'impasto, poi fate delle palline da 40 g circa e disponetele sulla placca foderata di carta forno. Spennellatele ancora con un po' d'olio e fate lievitare altri 20 minuti. Spolverizzate con una manciata di farina e cuocete a 200° per 10 minuti con una ciotola d'acqua posta all'interno del forno. Rimuovetela e fate cuocere ancora 5 minuti.



Questa ricetta l'ho riprodotta da un sito che non so più quale possa essere. Se qualcuno si riconosce me lo dica e metterò il link al post. Grazie!

Adesso passo da voi. Baci, buon we :D

Tiriamoci su!

25 gennaio 2012

Ciao amici, come state? Io sono un po' depressa dagli esami di ieri. Stiamo formando la classe medica: auguratevi di stare sempre bene! E' l'unico commento che posso fare di fronte alla poca preparazione degli studenti. Si studia per passare l'esame, ma forse un medico dovrebbe cercare di sapere qualcosa di più. La responsabilità che avrà, sarà enorme...

Meglio che penso a postare una ricettina dal potere taumaturgico :) Che ne dite se vi spiego un altro antipasto della cena di Andrea?


VASETTO CON GAMBERI E FINOCCHIO IN DUE CONSISTENZE

500 g di finocchi
200 g di gamberi medi sgusciati
50 g di cipolla
100 g di patate
2 arance e 1 limone non trattati
10 g di burro
olio EVO, sale, pepe

Mettete i gamberi a marinare con il succo e un po' di scorza delle arance e un pizzico di sale e pepe, per circa 1 ora. Intanto, fate rosolare la cipolla tritata e le patate a fette in olio e burro. Salate, unite 300 ml di acqua tiepida e portate a cottura. Pulite i finocchi, tenete un cuore, tagliate il resto a spicchi e sbollentate per 15 minuti in acqua salata leggermente acidulata con succo di limone. Scolate e nella stessa acqua sbollentate il cuore per 5 minuti. Passate al mixer le patate e i finocchi (tranne il cuore) e riunite le due creme. Regolate di sale, pepate leggermente e unite dell'olio montando ancora un po' con il mixer. Tagliate a dadini il cuore di finocchio. Montate su 4 stecchi, a tre a tre, parte dei gamberi e tagliate i rimanenti a pezzetti.
Preparate il vasetto: disponete sul fondo qualche dado di finocchio, riempite con la crema e decorate la superficie con i gamberi a pezzetti. Chiudete il vasetto e cuocete a bagnomaria in forno a 180° per 10 minuti. Scottate gli spiedini in una padella antiaderente senza condimenti. Servite i vasetti aperti con lo spiedino appoggiato sull'imboccatura.





Due consistenze per il finocchio, dadi e crema, e due per il gambero, morbido nel vasetto e croccante sullo spiedino.

Questa è la versione modificata di una ricetta dello chef Alberto Quaini del ristorante BAGNI MIGNON di Cavi, che ha tenuto una lezione alla scuola CHEF PER CASO dove vado ad imparare belle cose.

Ecco tutta per voi, nessun contest. Baci, a presto :D

 

Una ricetta e un premio

23 gennaio 2012

Eccoci al lunedì, per ora tutto tranquillo, oggi pomeriggio esami di Medicina, chissà se sarà una bella seduta o la solita nella quale bisogna cavare le parole dalla bocca degli studenti...
Intanto stancamente vi posto una ricetta, stancamente perché stanotte ho fatto la lotta con le coperte e ho dormito malissimo: qui si viaggia sui 14-15 gradi di giorno e non so di notte ma non credo che si scenda sotto i 10. Fa un caldo esagerato per gennaio!

Quando sono stata a Eataly, ho visto i fagioli del Purgatorio e mi sono ricordata di questa insalata che avevo preparato, allora ecco qua :)
 
INSALATA DI FAGIOLI DEL PURGATORIO CON CARCIOFI E PURE'

200 g di fagioli del purgatorio
300 g di patate
latte, burro
150 g di tonno sott'olio
2 carciofi
olio, sale, pepe

Fate lessare i fagioli dopo averli tenuti in ammollo per una notte. Conditeli con l'olio e unite il tonno sminuzzato.
Fate lessare le patate in acqua salata, sbucciatele, passatele e preparate un purè con il latte e il burro necessari.
Pulite i carciofi e tagliateli a fettine sottili, quindi fateli saltare in abbondante olio, poi scolateli su carta assorbente e salateli.
Mettete il purè in un sac-a-poche quindi fate un nido in ogni piatto. Ponete al centro i carciofi fritti e l'insalata di fagioli. Servite con una macinata di pepe bianco.




I fagioli del Purgatorio sono bianchi, piccoli, teneri e dal sapore delicato. Nelle ricette tradizionali di Gradoli, in provincia di Viterbo, da cui originano, vengono cucinati lessati in acqua aromatizzata con aglio, salvia, alloro e poco sale e conditi con olio extra vergine di oliva, sale e pepe, con tempi di cottura rapidi (circa un’ora) e senza necessità di ammollo.





Mando questa ricettina a LUCA e SABRINA per la loro pupattola




Vi do anche una notizia straordinaria: finalmente ho saputo come cancellare le foto da picasa web album :D  WOW!!!!

Ho ricevuto anche un regalo da CARLA 



Devo condividere 7 cose con voi


- Genova
- l'arbanella di basilico
- le amicizie, vecchie e nuove
- i miei libri
- i CD e i DVD
- l'amore per tutte le forme d'arte
- la voglia di girare il mondo


E devo girare il premio a 15 blog. 


Allora ecco:

JEGGY
MARTA y CRIS
EMILY
CINZIA
VALENTINA
DONAFLOR
AZZURRA
DORRIS

ANNA
ROSSELLA
DEB

OMBRETTA
ALE

BATU'
MONICA


Scusatemi se ho saltato amici a cui sono affezionatissima, purtroppo in questi giochini si devono fare delle scelte. Se qualcuno a cui ho passato il premio non avesse voglia di giocare, fa niente: il mondo continuerà a girare, per la profezia maya c'è ancora tempo :D


A domani.

Domenica sfaccendata e due ricette

22 gennaio 2012

Ciao a tutti, eccomi. Sono un po' rintronata, forse perché il tempo è moscio. Ieri quando sono uscita sono andata a EATALY. Si tratta di un mercato di prodotti di nicchia e di presidi slow food, dove le cose sono un po' care ma dove senz'altro è possibile trovare quello che altrove proprio non c'è. Ho comprato qualcosina, ma soprattutto mentre ero lì che giravo con il mio carrellino, ho buttato l'occhio oltre le vetrate. Eataly sta al terzo piano di una palazzina al porto antico e dalle finestre si vede tutto il porto. Il cielo era incendiato dal tramonto, sembrava che dei bambini lo avessero pitturato con pennelli grandi, in modo un po' naif, e fra il rosso e l'arancio c'erano ampie striature viola. Sono rimasta incantata a guardare, fino a che è diventato tutto scuro, i colori spariti nel mare, e si sono accese le luci, dominate dalle sciabolate della Lanterna. Genova bella come nessun'altra, bella da lasciare senza fiato, bella da fare male...

Adesso altre due ricette della cena di venerdì.


INSALATA DI SALMONE E MELAGRANA

100 g di salmone affumicato
1 cespo di radicchio Milano (pan di zucchero)
1 melagrana
olio, sale, pepe bianco

Pulite e lavate l'insalata, poi tagliatela a julienne. Sgranate la melagrana e ricavatene il succo; emulsionate il tutto in una ciotolina con olio, sale e pepe. Dividete l'insalata nei piatti, disponetevi sopra il salmone e condite con l'emulsione.




CUPOLETTE DI CAROTE CON RICOTTA E GLASSA DI CIOCCOLATO

100 g di zucchero
75 g di burro
50 g di farina OO
50 g di mandorle
50 g di carote
90 g di uova
1 pizzico di sale
100 g di ricotta
50 g di cioccolato fondente
50 g di panna
zucchero a velo
burro e farina per gli stampini

Pulite e grattugiate le carote. Passate al mixer le mandorle. Lavorate a spuma tuorli con 75 g di zucchero e, quando saranno spumosi, unite il burro morbido, sempre montando con le fruste. Incorporate la farina setacciata, le carote e le mandorle; montate gli albumi con il sale e lo zucchero rimasto e unite al composto senza smontarlo. Imburrate e infarinate gli stampini, distribuite il composto e infornate a 180° per circa 30 minuti (controllate la cottura con lo stecchino). Quando si saranno raffreddate, sformate le cupolette, scavatele e farcitele con la ricotta lavorata con poco zucchero a velo.
Fate fondere il cioccolato con la panna e ricoprite le cupolette. 




Mando queste ricette al contest di BATU'



Buona serata amici a domani :)

Il post di Andrea è dedicato a Cinzia!

21 gennaio 2012

Ciao amici, che mangiata :D 
I miei cugini hanno dato il meglio di sé, hanno sbafato tutto allegramente, del resto anche mamma e io non siamo rimaste a guardare. Allora ecco le foto e le prime due ricette.

Piccoli pancakes al cipollotto con salumi

Insalata con salmone e melagrana

Brioche al nero di seppia con gelato al parmigiano

 

Vasetto con gamberi e finocchio in due consistenze

Gnocchetti di patate viola con mascarpone e bottarga

Baccalà alla vicentina

Cupoletta di carote con ricotta e glassa di cioccolato




La prima ricetta che vi posto è quella dei gnocchetti. Da quando CINZIA l'ha pubblicata non ho fatto che cercare le patate viola. Finalmente le ho trovate da quello che definisco il gioielliere del mercato (dati i prezzi della merce), così ho cercato l'occasione per riprodurre i suoi fantastici gnocchetti.
Eccoli prima di finire in pentola!




Ed eccoli cotti e conditi.



La ricetta per impastare i gnocchetti la trovate qui. Io ho raddoppiato le dosi e per il condimento ho fatto sciogliere 150 g di mascarpone e 100 g di stracchino con un po' di latte e ho pepato. Poi ho fatto saltare i gnocchetti con la crema di formaggio e ho grattato sopra la bottarga di tonno. Deliziosi, grazie Cinzia :)


L'altra ricetta che vi lascio è un bel black and white.


BRIOCHES AL NERO DI SEPPIA CON GELATO AL PARMIGIANO

per le brioches, guardate qui


per il gelato
150 g di parmigiano reggiano grattato
300 ml di panna
pepe nero

Per le brioches seguite la ricetta al link indicato, unendo all'impasto due bustine di nero di seppia e non mettendo la salvia. Dopo aver spennellato con l'uovo, distribuite sulle brioches un mix di semini di papavero, sesamo e lino.
Per il gelato, mettete il parmigiano in una ciotola d'acciaio con la panna e cuocete a bagnomaria, sempre mescolando con una frusta finché il formaggio non sia completamente sciolto. Il composto deve risultare molto cremoso. Insaporite con il pepe nero. Fate raffreddare in frigo per tutta una notte. 

Servite una pallina di gelato con una brioche e una macinata di pepe nero.







Mando questa ricetta al contest di CINZIA e VALENTINA




Adesso vado a fare un giretto in centro. Non so se riuscirò a passare da voi più tardi. Sicuramente passerò domani. A presto, bacioni e buona domenica.

Il menù della serata!

20 gennaio 2012

Eccomi fra un piatto e l'altro :)

Allora vi dico il menu della serata

piccoli pancakes al cipollotto con salumi
brioches al nero di seppia con gelato al parmigiano
vasetto con gamberi e finocchio in due consistenze
insalata con salmone e melagrana

gnocchetti di patate viola con mascarpone e bottarga

baccalà alla vicentina

cupolette di carote con ricotta e glassa di cioccolato


Nessuna foto, tutto segreto, vi lascio in un mare di curiosità....

Vi abbraccio, a domani ;-) 

In attesa della cena per Andrea

19 gennaio 2012

Ciao carissimi, come state? Oggi ho deciso che sono contenta, anche se la mattinata è cominciata con il passaggio allo studio dell'amministratore; l'idea che cucinerò per Andrea mi sta proprio caricando e voglio godermela questa bella sensazione :)
Leggo che siete ansiose di sapere cosa cucinerò, segreto almeno fino a domani, quando vi svelerò i piatti, sabato le foto e almeno una ricetta. 

Oggi intanto vi posto un dolcino, quello che avevo preparato da SILVANA, per la cena a domicilio.


MOUSSE AGLI AGRUMI

1 pompelmo
2 arance
2 lime
5 g di gelatina in fogli
100 g di zucchero
250 ml di panna

Ammorbidite la gelatina in acqua fredda. Spremete ½ pompelmo, ½ arancia e ½ lime, raccogliete il succo in una casseruola con 50 g di zucchero e fate scaldare affinché lo zucchero si sciolga, poi unite la gelatina strizzata, rimescolate bene e fate raffreddare. Montate la panna, unitela allo sciroppo, distribuite in stampi monoporzione o in bicchierini o coppette e fate rinfrescare un paio d'ore. Tagliate a fette il ½ pompelmo rimasto, l'arancia e il lime interi dopo averli sbucciati a vivo. Portate a bollore lo zucchero rimasto con 50 ml di acqua, immergetevi la frutta e fate candire a fiamma bassa per 10 minuti circa. Decorate la mousse con la frutta e qualche foglia di menta, spolverate di zucchero a velo e servite.




E' leggero, nonostante la panna, e gradevole, nella punta di asprezza data dagli agrumi. Se proprio non volete la panna, potete usare lo yogurt intero. Aggiungete comunque un po' di panna per dare morbidezza al composto.

Mando questa ricetta al contest di PASTICCIONA




A presto baci a tutti :D


Prima ricetta invernale per la pupattola

17 gennaio 2012

Ciao a tutti, eccomi appena reduce da una lezione, voce a spasso per il mondo, sciarpona intorno al collo, come se le mie corde vocali potessero sentire questo calore e mettersi a funzionare di nuovo :( Ohimé, ma oggi non so perché sono meno triste, forse mi sono semplicemente resa conto che le giornate si sono allungate e che siamo a metà gennaio e il ritorno dell'ora legale si avvicina :)
Sapete che mi aspetta un fine settimana di grande cucina: venerdì viene il mio cuginone Andrea a cena con moglie e mi dovrò sbizzarrire a preparare qualcosa di speciale. Si aspetta sempre molto da me e siccome è davvero un buongustaio, mi solletica molto cucinare per lui. Andrea è QUI, ve lo ricordate, mi aveva preparato un sontuoso sartù per il contest di MAX
Adesso sono qui che sto pensando a cosa postarvi oggi, le idee girano e non so quale acchiappare, quasi decido per una ricetta di stagione, semplice e appetitosa.


SFORMATO DI BROCCOLO ROMANO

800 g di broccolo romano
150 g di cipolla
100 g di polpa di pomodoro
80 g di pane secco
2 uova
3 acciughe salate
2 cucchiai di parmigiano grattato
3 rametti di prezzemolo
olio, sale


Dividete il broccolo a cimette e scottatele per 20 minuti in acqua bollente non salata. Poi scolatele. Brasate la cipolla tritata con olio e acqua, unitevi le acciughe pulite e sfilettate e la polpa di pomodoro. Cuocete per una decina di minuti, poi togliete dal fuoco e fate raffreddare. Unite il pane a tocchettini, il grana, un po' di prezzemolo tritato e le uova, una alla volta. Regolate il sale. Versate il composto in uno stampo a piacere, infornate a 170°C per 40 minuti.
Servite a temperatura ambiente, se volete con maionese.



Il broccolo romano è quello verde con le infiorescenze a punta, bello e tenero, dal sapore delicato, un must di Nonna Maria. Mi piace ricordarla con questa ricetta, anche se lei di solito ce lo serviva strascinato con le acciughe e i pinoli, come ho postato QUI.

Mando questa ricetta a SABRINA e LUCA per la loro pupattola. 



Ora vengo da voi. Baci a presto :D
 

Black and white

16 gennaio 2012

Ciao a tutti! Che bella cosa riprendere a pubblicare e a lavorare con il blog. Mi sembra di aver ricevuto un regalo. 
Non è un lunedì di quelli, ma sono preda di una fiacca terribile. Sarà che nel weekend ho preparato lezioni chiusa in casa, mentre fuori c'era un sole magico e tiepido che mi lanciava strazianti richiami... Devo rassegnarmi: a marzo ho un corso nuovo e quindi per diversi we me ne starò a lavorare anche sabato e domenica. Comunque anche oggi c'è un bel sole, che mitiga la temperatura almeno nelle ore centrali della giornata. Eppure c'è come una malinconia sottile, come mi fosse sfuggito qualcosa, come non avessi colto qualcosa che mi è passato vicino senza che me ne accorgessi. Sabato sera sono andata a teatro a vedere "Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo. La conoscete? E' la storia di un uomo sposato con due figli, che viene tenuto all'oscuro di quello che succede in casa dalla moglie, una specie di generale che pensa di riuscire a risolvere tutto. Quando per una serie di tragiche coincidenze è proprio lui a svelare al genero che la figlia lo tradisce, ha un ictus che non gli lascia scampo. La commedia si dipana tra scene comicissime dove il riso comunque è amaro e alla fine cede alla commozione del momento finale in cui il protagonista muore fra le braccia del figlio. Non vi so dire quante volte, fra TV e teatro, ho visto questo lavoro. Vi so dire che tutte le volte invariabilmente le lacrime mi riempiono gli occhi e forse è per questo che ancora oggi sono un po' triste, perché la vita è proprio una tragicommedia, nella quale dovremmo cercare di affannarci meno per godere dei momenti belli che ci regala.
Sabato ho anche cucinato un po', ho preparato questa cosa che vi posto.


RISO VENERE CON FILETTO DI BRANZINO IN INFUSIONE D'OLIO

320 g di riso venere
500 ml di fumetto di pesce
30 g di burro o 2 cucchiai di panna
2 filetti di branzino
500 ml di olio EVO
1 spicchio d'aglio
1 limone non trattato
pepe nero in grani
1 manciata di pinoli
sale, sale nero

Fate scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio, un po' di scorza di limone e qualche grano di pepe, fino a 60°C. Togliete dal fuoco e immergetevi i filetti di branzino divisi in due nel senso della lunghezza, fino a completo raffreddamento.
Lessate il riso in acqua e brodo di pesce. Scolatelo e conditelo con il burro o la panna. Disponetelo nei piatti di portata con l'aiuto di un coppapasta, appoggiatevi sopra un filetto di branzino arrotolato, decorate con qualche pinolo tostato, un giro d'olio e una macinata di sale nero.




L'infusione d'olio è un modo per cuocere il pesce, purché il filetto sia sottile. Inoltre si profuma degli aromi che metterete nell'olio; non avevo il timo fresco, ci sarebbe stato molto bene.

Mando questa ricetta al contest di CINZIA e VALENTINA, che per gennaio è "BLACK AND WHITE TOTAL CHIC"



Vi lascio, la lezione mi chiama, baci a tutti :D