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Micol si fa onore

30 ottobre 2012

Ciao cari amici, eccomi di nuovo con voi. Giorni pesanti di lezioni, cose da fare, corse di qui e di là e brutto tempo! Ma oggi voglio rendere merito alla mia lievitina, che domenica si è fatta onore :)

Come vi ho detto, ELLY mi ha regalato una parte del suo lievito madre. Lei lo conserva in due recipienti separati e lo ha chiamato Mimì e Cocò. Io mi sono inventata la storia della nipotina, che ho chiamato Micol. Me la sono portata a casa; con un po' di timore, sabato l'ho rinfrescata per bene e l'ho lasciata tranquilla tutta la notte. Al mattino era gonfiata a riempire tutta la ciotola, piena di bollicine e profumata, pronta ad entrare in azione. Ho preparato l'impasto secondo la ricetta di Sara Papa, che sta sotto, e ho messo a lievitare. Ci sono volute otto ore, ma alla fine era gonfio e morbido: una bellezza. Ho preparato il filone, due ore di seconda lievitazione e alle 22 esatte è andato in forno. Si è cotto benissimo riempiendo la casa di un profumo antico e genuino, ma non avevo voglia di fare le foto e così ho rimandato anche l'assaggio al mattino dopo. A colazione mi sono mangiata una fetta del mio pane con la marmellata: avessi avuto la nutella, facevo fuori tutto il barattolo e tutto il pane! Nel dubbio che ogni scarrafone è bella a mamma sua, ho portato un pezzo di pane alle mie colleghe, che se lo sono spazzolato alla velocità del fulmine, e mia mamma ieri sera ancora prima di andare a tavola se ne è mangiata una fetta. L'esperimento sembra riuscito!
Comunque giudicate anche voi.


PANE BIANCO CASERECCIO

500 g di farina 0
100 g di farina integrale
150 g di lievito madre
350 g di acqua
1 cucchiaino di sale
olio

Stemperate il lievito nell'acqua appena tiepida e fatelo sciogliere. Impastate la farina bianca setacciata con quella integrale e il lievito. Da ultimo unite il sale. Quando la pasta sarà liscia e compatta, mettetela in una terrina appena unta d'olio, coprite con un panno umido e fate lievitare fino al raddoppio. Date all'impasto la forma di un filone e trasferitelo sulla placca ricoperta di carta forno. Con un coltello affilato incidete la superficie del pane creando una grata. Fate riposare per la seconda lievitazione, quindi infornate a 210° per 15 minuti, poi abbassate a 180° e cuocete per altri 35 minuti. 
 




GUARDATE CHE BELLA MOLLICA!

Allora Elly, "bella di nonna" si è comportata bene o no? Ormai comunque, preda della scuffia del lievito madre, prevedo che domenica mi impasto qualche altra bella cosa!

Baci a tutti, passo da voi :)

Buona serata!

CUCINA REGIONALE LIGURE: panissette frite

29 ottobre 2012

Ciao cari amici, eccoci al nostro appuntamento quindicinale con la cucina regionale. BABI e RENATA per oggi ci hanno suggerito di preparare i fritti. Quindi aspettatevi una cucina bella grassa e saporita!




Ecco cosa vi proponiamo.

CALABRIA:  crispeddi di ROSA ED IO

CAMPANIA: palle di riso di LE RICETTE DI TINA


SICILIA:  anelli di totani fritti di CUCINA CHE TI PASSA

TOSCANA:  baccalà alla livornese di NON SOLO PICCANTE

LOMBARDIA:  sciatt  di L’ANGOLO COTTURA DI BABI

VENETO:  frito de sardele di SEMPLICEMENTE BUONO

FRIULI VENEZIA GIULIA: crafen di NUVOLE DI FARINA

PIEMONTE:  fritto misto alla piemontese   di LA CASA DI ARTU'

EMILIA ROMAGNA:  chizze reggiane  di ZIBALDONE CULINARIO


TRENTINO ALTO ADIGE:  straboi e rostida di A FIAMMA DOLCE

PUGLIA:  pettl di BREAKFAST DA DONAFLOR

LAZIO:   filetti di b
accalà fritti alla romana   di CHEZ ENTITY

UMBRIA: 
arvoltolo di 2 AMICHE IN CUCINA 

MARCHE:  crema fritta  di LA CREATIVITA' E I SUOI COLORI 

ABRUZZO: panzarotti all'abruzzese di IN CUCINA DA EVA

VALLE D’AOSTA:  pattes dorée, pain perdu (frittelle di pane) e semolini fritti
  di L’APPETITO VIEN MANGIANDO


SARDEGNA:
  
frittelle con panna fortaies o frisgioli longhi  di VICKYART-ARTE IN CUCINA

BASILICATA: panzerotti  di PASTICCIANDO CON MAGICA NANA'

MOLISE:  cauciune di castagne  di LA CUCINA DI MAMMA LOREDANA 


.... e per la Liguria ci sono le panissette frite.


La polentina di farina di ceci è, per i Liguri, la panissa: si consumava calda, oppure fredda, tagliata a cubetti in insalata con le cipolle, o fritta. Quest'ultima preparazione è tuttora molto in uso, anche come cibo da strada e, nelle friggitorie di Sottoripa, il suo profumo riempie l'aria e si accompagna divinamente con i nostri bianchi, freschi e leggeri!


PANISSETTE FRITE - PANICCETTE FRITTE

300 g di farina di ceci
olio, sale, pepe

Stemperate la farina in un litro d'acqua, mescolando bene con una frusta per non fare grumi. Fate riposare il composto per almeno un'ora. Mettete a cuocere in una pentola antiaderente e mescolate in continuazione per evitare che si attacchi. Ci vorranno 40-45 minuti. Versate la polentina in un piatto piano unto leggermente d'olio e fate rassodare per tutta la notte. Tagliate la paniccia a bastoncini e friggete in olio profondo. Scolatela su carta assorbente, salate, pepate e servite subito.





E adesso una filastrocca, molto divertente :)

In sce questa grande ciassa   
l'è passòu 'na levre grassa:
questo chì o l'ha acciappà
questo chì o l'ha ammassà
questo chì o l'ha cheutta
questo chì ò l'ha mangià
questo chì ch'o l'é o ciù piccin
o l'ha leccòu u piattin! 


Non ve la traduco perché è facile da capire. Si recita ai bambini prendendo la loro manina e toccando il palmo, per la piazza, e le dita a cominciare dal pollice.


Stasera passo da voi, oggi ho lezione, un abbraccio a tutti.      

Una ricetta per tre contest

28 ottobre 2012

Ciao amici, tutto è tornato normale; ieri sera per fare quel post ho impiegato un tempo infinito e sono riuscita a passare soltanto da alcuni di voi perché certi blog non riuscivo ad aprirli, poi stamattina, nonostante il tempo fosse ancora pessimo, la rete era tornata.... misteri ;)

Ho cucinato, un bel po', e ho ripreso il materiale delle mie lezioni, un bel po', perché adesso ricomincio a pieno regime. E per fortuna la prossima settimana è cortissima, perché venerdì le lezioni sono sospese. Ne approfitterò per cominciare ad organizzarmi per un seminario nel quale dovrò parlare della regolazione neuroendocrina dell'assunzione di cibo, potevo mai scegliermi un altro argomento?

Adesso vi posto la ricetta domenicale. E' una ricetta della mia Liguria, che anticipa l'appuntamento di domani mattina, e che mi serve per partecipare a ben tre contest!

Eccola qua in tutto il suo sapore.


TRIPPA AL VERDE ALLA GENOVESE

800 g di trippa mista già lessata
1 costola di sedano
1 cipolla
1 bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
brodo vegetale q.b.
sale, pepe, olio
parmigiano grattato

Pulite la cipolla e il sedano e affettateli sottili. Soffriggeteli in 2 cucchiai d'olio, unite la trippa tagliata a listerelle e fate rosolare qualche minuto. Salate, pepate, quindi bagnate con il vino e fatelo evaporare. Fate cuocere per un'ora circa, bagnando con il brodo. Tritate finemente il prezzemolo e l'aglio sbucciato e unite alla trippa, quindi continuate la cottura per altri 35-40 minuti, sempre bagnando con il brodo se occorre. Servite cosparso con grana grattato.




La ricetta, tradizionale, va al contest di ELENA ...



 ... e siccome è stata rigorosamente cotta nel coccio va anche al contest di MAX






Infine la ricetta è stata trasformata in un finger food, così.


CUCCHIAIO DI TRIPPA

300 g di trippa alla genovese
300 g di puré di patate
qualche cucchiaio di panna
qualche foglia di prezzemolo

Frullate la trippa con la panna necessaria ad avere una crema densa. Disponete sui cucchiai il puré e la trippa e decorate con le foglie di prezzemolo. Servite caldo.






E allora con questa ricetta partecipo al contest L'autunno in un boccone ideato di ABOUT FOOD e CASSANDRA.it-vendita di prodotti tipici di Alta Gastronomia




Adesso posso passare da voi, vi aspetto domattina al regionale, torno domani sera! Bacioni e buona serata :) 

Due ricette super rapide!

27 ottobre 2012

Ciao a tutti, che giornata del piffero! Ho cucinato una serie di cose e di questo non mi lamento, ma il pc va a carbone perché c'è un segnale bassissimo di rete e non so come mai sia successo. Spero di arrivare in fondo al post in un tempo ragionevole e soprattutto di riuscire a pubblicare.

Le cose che ho prodotto le vedrete prossimamente, stasera tocca ad un'altra ricetta dimenticata. Eccola qui, veloce e appetitosa.


MACCHERONI CON GAMBERI E BOTTARGA

320 g di maccheroni
500 g di gamberi sgusciati
1 spicchio d'aglio
bottarga di muggine
olio EVO
maggiorana

In una padella antiaderente fate saltare con poco olio e l'aglio, i gamberi a pezzetti. Quando saranno coloriti unite la bottarga. Condite subito i maccheroni appena scolati, cospargete con le foglioline di maggiorana e con un giro d'olio crudo.




E' così veloce che ve ne posto un'altra, ancora più veloce!


MELONE AL PORTO

2 meloni piccoli
4 bicchierini di Porto bianco
4 fragole per decorare

Aprite i meloni a metà e togliete i semi. Con lo scavino ricavate dalla polpa tante palline, che ridisporrete nei mezzi meloni. Bagnate con il Porto e mettete in frigo a rinfrescare. Al momento di servire decorate con le fragole. Se preferite, potete decorare anche con qualche strisciolina di prosciutto crudo.




Di solito servo questo melone come antipasto, ma potete servirlo anche come dessert, con un ciuffetto di panna montata profumata alla cannella.

Ora provo a passare da voi, buona serata!

Una settimana fa...era meglio!

26 ottobre 2012

Ciao a tutti, sono rintanata in casa, ha piovuto tutto il pomeriggio, anche forte, ma non sembra che ci siano stati danni. E' umido e fresco, una schifezza insomma, e sarà così per tutto il we. Mi sono preparata: il frigo è strazzeppo e tutto sarà trasformato in ricettine da postare :)

Tanto vale incominciare subito. Questa è una delle ricette che ho lasciato lì nel dimenticatoio, però merita anche se è semplice e veloce da fare. Il pizzino che mi guarda potrebbe essere della "Cucina Italiana" ma ho comunque fatto qualche variante.



SALMONE AL ROSMARINO 

1 kg di filetto di salmone
100 g di aghi di rosmarino
1 uovo
200 ml di olio di semi di girasole
qualche cucchiaio di panna
2 cucchiai di Martini dry
qualche rametto di timo limone
qualche cetriolino sott'aceto
sale, pepe

Tagliate il filetto di salmone a fette spesse; impanatele nel rosmarino tritato, salate, pepate e disponetele sulla placca ricoperta di carta forno. Passate sotto il grill del forno per 15 minuti. Preparate la maionese mettendo nel bicchiere del mixer l'uovo, l'olio e 1 pizzico di sale. Azionate alla massima velocità, ponendo il mixer sul fondo del bicchiere e sollevando lentamente, azionate finché tutto l'olio sarà ben amalgamato. Unite alla maionese la panna, il Martini e il timo limone tritato fine. Servite il salmone accompagnando con la maionese decorata con qualche cetriolino tritato grossolanamente.





Una settimana fa cenavo nella casetta di ELLY con il suo risotto alla zucca, quello che ha postato oggi! E ho una nostalgia acuta, forse perché c'era una quasi estate e qui mi viene voglia di accendere il calorifero, o forse, ancora di più, perché davanti a me c'era la mia nuova amica: ciao Elly, alla prossima!

Adesso passo da voi, un bacio a tutti, buon weekend.

Un post di ringraziamenti

25 ottobre 2012

Ciao amici, come state? Per fortuna siamo quasi al weekend, ho voglia di prendermela comoda...

Voglio ringraziarvi per i commenti che mi avete lasciato al post del pane dolce di Shabbat, vi ho sentiti vicini e passerò a salutarvi tutti, uno ad uno, per abbracciarvi anche se a distanza :)

Un ringraziamento speciale alla mia cara ELLY che mi ha aiutato a rifare il vestitino del blog, adesso è "quasi" come lo volevo. "Quasi", perché ormai sapete che sono una perfezionista e le cose non mi vanno mai bene! 

Un carissimo saluto alla mia nuova amica MANU che mi ha voluto assegnare questo premio, che lascio qui per tutti. 




A lei dedico una mia foto, della nostra bellissima Italia, S. Apollinare in Classe a Ravenna.





E finalmente la ricetta: è la pasta brioche nelle sue varianti, come l'ho trovata su "Sale & Pepe". Non ho cambiato nemmeno una virgola ed è venuta uno spettacolo. Ecco qua.


BRIOCHES  (20-25 pezzi)

600 g di farina manitoba
20 g di lievito di birra
poco latte
250 g di burro
100 g di zucchero
3 uova
1 stecca di vaniglia
1 limone non trattato
1 pizzico di sale
1 tuorlo
2-3 cucchiai di panna fresca
burro e farina per gli stampi

Fate sciogliere il lievito in 3-4 cucchiai di latte intiepidito, poi unitevi 120 g di farina e altro latte fino ad avere un impasto morbido. Immergetelo in una ciotola di acqua tiepida e lasciatelo lievitare per 10-15 minuti, finché galleggia. Raccogliete la restante farina sulla spianatoia, mescolatevi lo zucchero, il sale, la scorza grattata del limone e i semi della bacca di vaniglia. Fate la fontana e sgusciate al centro le uova; incorporatele alla farina impastando a piene mani aggiungendo ancora poco latte se è necessario. Unite poco a poco il burro morbido a pezzetti e il panino di lievito scolato dall'acqua. Lavorate bene sbattendo sulla spianatoia fino a quando l'impasto sarà lucido e presenterà delle bollicine. Formate una palla, mettetela in una ciotola, copritela con la pellicola e fatela lievitare per un paio d'ore, in ambiente tiepido (30°). Riprendete poi la pasta, dividetela in pezzi di circa 50 g e staccate da ciascuno dei pezzetti grandi come una ciliegia. Arrotolate sotto le mani i pezzi grandi per arrotondarli, poi sistemateli negli stampini con le pareti ondulate, unti di burro e infarinati. La pasta dovrà riempire circa metà stampino. Praticate al centro di ciascuno una fossetta e infilatevi il pezzetto di pasta piccolo a cui avrete dato la forma di una piccola pera (inserite nella pasta la parte più sottile). Sistemate gli stampini sulla placca, coprite con un tovagliolo infarinato e fate lievitare fino a quando la pasta avrà completamente riempito lo stampino. Spennellate la superficie con il tuorlo mescolato con la panna e cuocete a 180° per 18-20 minuti.




GIRANDOLE ALLE MANDORLE

Preparate la pasta brioche; passate al mixer 100 g di mandorle tritate e 100 g di biscotti ottenendo un composto non troppo fine, unitevi 1 cucchiaio di gocce di cioccolato. Stendete la pasta in un rettangolo spesso 0,5 cm, distribuitevi il mix preparato e arrotolate sul lato lungo. Tagliate il rotolo a fette alte un dito e sistematele sulla placca foderata di carta forno. Coprite con un telo e fate lievitare un paio d'ore. Passate in forno a 180° per 15 minuti.




TRECCINE ALL'UVETTA

Preparate la pasta brioche, dividetela in pezzi di 60 g ciascuno, arrotolateli sulla spianatoia fino ad avere dei bastoncini di circa 20 cm terminanti a punta. Ripiegateli a metà e avvitateli a spirale. Sistemateli sulla placca foderata di carta forno, spennellateli con una glassa preparata con 50 g di zucchero e 50 g di acqua, applicate qualche chicco di uvetta e infornate a 180° per 15-18 minuti.








Fate attenzione ai tempi di cottura. Questi vanno bene per il mio forno, ma per il vostro potrebbero non andare e le brioches potrebbero strinarsi! Hanno tentato di farlo anche nel mio...

Bacioni a tutti a presto!

Il pane di Shabbat

23 ottobre 2012

Ostinata nella mia mente c'è l'immagine di una donna con i  capelli ramati e gli occhi buoni, che impasta il pane dolce per il sabato, lo impasta per la sua famiglia, per i suoi bambini. Quella donna lo avrebbe impastato anche per me, mi avrebbe insegnato i trucchi per farlo perfetto, se la follia di un uomo non me l'avesse portata via insieme a milioni di altri innocenti. Queste trecce sono dedicate alla nonna, di cui ho il nome e gli occhi, e al suo cucciolo preferito, mio padre, che di dolci con le mele andava matto. Shalom!


IL PANE DOLCE DEL SABATO

impasto per due trecce
500 g di farina 0
2 uova medie (circa 60 g con il guscio)

100 g di zucchero
20 g di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio evo
10 g di sale

Prima di tutto, setacciate la farina. Sciogliete il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e fate riposare una decina di minuti finché si forma una schiuma. Mescolate farina, sale e zucchero, unite il lievito e cominciate ad impastare, versate poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione. Lavorate fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Lasciate lievitare per almeno due ore, quindi sgonfiate l'impasto e tagliatelo in due parti uguali. Dividete poi ognuna delle parti in tre. Stendete su un piano infarinato ognuna delle tre parti in modo da avere dei rettangoli lunghi circa 35 centimetri e larghi 15.



IL PANE PER NONNA EMILIA

per il ripieno e la decorazione
100 g di marmellata di albicocche
50 g di uva sultanina
50 g di uva passa cilena
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero


Spennellate ogni parte con la marmellata di albicocche e distribuite i due tipi di uva passa. Arrotolate i rettangoli sulla lunghezza, in modo da ottenere tre "salsicciotti". Uniteli da un capo e cominciate ad intrecciare. Adagiate le trecce sulla placca ricoperta di carta forno e lasciate lievitare ancora due ore. Sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellate la superficie; spolverate di semi di sesamo e papavero. Infornate in forno già caldo e statico a 200°C per circa 15-20 minuti.








IL PANE PER IL MIO PAPA'

per il ripieno e la decorazione
3 mele golden
50 g di uvetta sultanina
50 g di gocce di cioccolato fondente
1 limone non trattato
1 manciata di pinoli
2 cucchiai di zucchero
100 g di marmellata di pere e noci
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
mix di semi di sesamo, papavero, zucca, girasole e timo secco

Sbucciate e tagliate a metà le mele, quindi affettatele sottilmente e spruzzatele con il succo del limone perché non anneriscano; poi mescolatele con le gocce di cioccolato, i pinoli, l'uvetta, lo zucchero e un po' di scorza grattata del limone. Spennellate ogni parte con la marmellata di pere e noci e distribuite il composto di mele. Arrotolate i rettangoli sulla lunghezza, in modo da ottenere tre "salsicciotti". Uniteli da un capo e cominciate ad intrecciare. Adagiate le trecce su una placca ricoperta di carta forno e lasciate lievitare ancora due ore. Sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellate la superficie; spolverate con il mix di semi e timo. Infornate in forno già caldo e statico a 200°C per circa 15-20 minuti.






LE MARMELLATE


MARMELLATA DI PERE E NOCI 

1 kg di pere
100 g di noci
500 g di zucchero
10 g di cannella in polvere

Mettete le pere a pezzi e le noci spezzettate in una casseruola e fate cuocere per ammorbidire la frutta, poi unite lo zucchero, portate a ebollizione e fate addensare. Passate al mixer, aggiungete la cannella e invasate.



MARMELLATA DI ALBICOCCHE

2 kg di albicocche
800 g di zucchero di canna

Lavate e pulite le albicocche, quindi snocciolatele, tagliatele a tocchetti e pesatele. Quindi pesate lo zucchero in quantità pari a metà del peso delle albicocche. Mettete le albicocche in una casseruola e cominciate a scaldarle, unite lo zucchero e portate ad ebollizione. Fate cuocere per 15-20 minuti, schiumando se è necessario. Se la marmellata non fosse della consistenza desiderata, proseguite ancora la cottura. Disponete nei vasetti, chiudete e capovolgete fino a raffreddamento.


Con queste ricette partecipo all'MTC di ottobre


 

Per l'impasto ho seguito fedelmente la ricetta di ELEONORA, ho modificato solo i ripieni.

Quel piccolo oggetto che vedete in una delle foto, è un segnarigo per la Torah, che ho comprato al Jews Museum di New York e che ho visto spesso nelle sinagoghe che ho visitato a Cracovia e a Praga.


La Torah con il segnarigo nella Vecchia Sinagoga di Cracovia

Ciao a tutti, amici, a presto.

Ancora notizie dalla vacanza

22 ottobre 2012

Ciao amici, sono tornata a casa e subito vi racconto quello che abbiamo combinato. Sabato sera c'era a cena parte della famiglia di Elly: ho conosciuto il mitico Nick Carter, la piccola Mia e i nipoti. Abbiamo passato una bella serata, chiacchierando soprattutto di cucina, perché eravamo un bel gruppo di buongustai! Piatto forte, la coda alla vaccinara con il sellero cucinata magistralmente da Elly :)





C'erano anche le puntarelle e le ricottine condite e i fagiolini in insalata e una quantità di cannoli siciliani e paste, ma non ho fotografato un bel niente, ero troppo impegnata a fare onore alla tavola.

Domenica siamo tornate a gironzolare per Roma...


S. Maria in Trastevere
L'isola tiberina
S. Maria in Domnica
Il tempietto di Vesta


Abbiamo mangiato in un graziosissimo ristorante al ghetto: pranzo a base di formaggi


Beppe e i suoi formaggi
Rotolini di melanzana con ricotta e pomodorini
Assaggi di formaggi francesi

Ieri sera ci siamo raccontate molto, le nostre vite scorrevano fra di noi, perché ci conoscessimo quanto più possibile.... ora sono qui a scrivere e a ripensare a queste bellissime giornate piene di avvenimenti. Grazie Elly, sono stata benissimo e spero che ci incontreremo di nuovo abbastanza presto, a Genova o ancora a Roma, chissà, comunque a coltivare il piccolo fiore prezioso dell'amicizia, che ha tanta voglia di crescere.

N.B. A Genova è arrivata MICOL, la nipotina di Mimì e Cocò, le lievitine di Elly. Ora è qui che mi guarda e vuole giocare con me, nel we dovrò metterla all'opera!

Baci a tutti, domani posto una ricetta, prometto ;)

Notizie dalla vacanza

20 ottobre 2012

E' una giornata calda, come di inizio estate e Roma mi si è offerta in uno splendore di sole. Sono qui nella mia vacanza d'autunno, a godermi la città più bella del mondo in compagnia di una nuova meravigliosa amica :)


Elly dice che di persona è molto più giovane e più bella!

Sono a casa di ELLY: sì abbiamo fatto le misteriose tutte e due, ma ci piaceva tenervi un po' sulla corda, come forse eravamo noi, che avevamo deciso di incontrarci già a luglio ma abbiamo rimandato e rimandato e rimandato!

Ma parlarsi e raccontarsi è stato facile: appena sono arrivata ieri sera siamo andate a fare un giretto a Cerveteri, che ha un centro antico e perfettamente restaurato.




Per cena Elly mi ha preparato un magnifico risotto con la zucca (ma detto così è riduttivo perché era saporito di salsiccia e speck) e una frittata con la ricotta. Spero che quanto prima vi posti le ricette perché era tutto veramente squisito.





Stamattina invece siamo andate a Roma, a Campo de' Fiori e poi al ghetto dove abbiamo mangiato.


Una bancarella al mercato di Campo de' Fiori
La signora Annunziata, "storica" figura del mercato
Savonarola guarda cupo ma non riesce a controllare l'allegria del mercato
Una bancarella di fiori
Il portico d'Ottavia al ghetto
Il nostro ristorante
Carciofo alla giudia, supplì e fiore di zucca fritto
Spaghetti cacio e pepe

Stasera ci sono ospiti quindi vi racconterò di altri magnifici piatti usciti dalle mani di Elly e per domani abbiamo in mente altre scorribande.

Ciao amici ci sentiamo presto, un bacio a tutti!