23 ottobre 2012
Ostinata nella mia mente c'è l'immagine di una donna con i capelli ramati e gli occhi buoni, che impasta il pane dolce per il sabato, lo impasta per la sua famiglia, per i suoi bambini. Quella donna lo avrebbe impastato anche per me, mi avrebbe insegnato i trucchi per farlo perfetto, se la follia di un uomo non me l'avesse portata via insieme a milioni di altri innocenti. Queste trecce sono dedicate alla nonna, di cui ho il nome e gli occhi, e al suo cucciolo preferito, mio padre, che di dolci con le mele andava matto. Shalom!
IL
PANE DOLCE DEL SABATO
impasto
per due trecce
500
g di farina 0
2 uova medie (circa 60 g con il guscio)
100
g di zucchero
20 g di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio evo
10 g di sale
2 uova medie (circa 60 g con il guscio)
20 g di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio evo
10 g di sale
Prima
di tutto, setacciate la farina. Sciogliete il lievito nell'acqua
tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e fate riposare una
decina di minuti finché si forma una schiuma. Mescolate farina,
sale e zucchero, unite il lievito e cominciate ad impastare, versate
poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro
incorporazione. Lavorate fino a che l'impasto si stacchi
perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita. Lasciate lievitare
per almeno due ore, quindi sgonfiate l'impasto e tagliatelo in due
parti uguali. Dividete poi ognuna delle parti in tre. Stendete su un
piano infarinato ognuna delle tre parti in modo da avere dei
rettangoli lunghi circa 35 centimetri e larghi 15.
IL PANE PER NONNA EMILIA
per il ripieno e la decorazione
100
g di marmellata di albicocche
50
g di uva sultanina
50
g di uva passa cilena
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
Spennellate
ogni parte con la marmellata di albicocche e distribuite i due tipi
di uva passa. Arrotolate i rettangoli sulla lunghezza, in modo da
ottenere tre "salsicciotti". Uniteli da un capo e
cominciate ad intrecciare. Adagiate le trecce sulla placca ricoperta
di carta forno e lasciate lievitare ancora due ore. Sbattete il
tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellate la superficie;
spolverate di semi di sesamo e papavero. Infornate
in forno già caldo e statico a 200°C per circa 15-20 minuti.
IL PANE PER IL MIO PAPA'
per il ripieno e la decorazione
3 mele golden
50
g di uvetta sultanina
50
g di gocce di cioccolato fondente
1
limone non trattato
1
manciata di pinoli
2
cucchiai di zucchero
100 g di marmellata di pere e noci
100 g di marmellata di pere e noci
un
tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
un cucchiaio di acqua
mix
di semi di sesamo, papavero, zucca, girasole e timo secco
Sbucciate
e tagliate a metà le mele, quindi affettatele sottilmente e
spruzzatele con il succo del limone perché non anneriscano; poi
mescolatele con le gocce di cioccolato, i pinoli, l'uvetta, lo
zucchero e un po' di scorza grattata del limone. Spennellate ogni
parte con la marmellata di pere e noci e distribuite il composto di
mele. Arrotolate i rettangoli sulla lunghezza, in modo da ottenere
tre "salsicciotti". Uniteli da un capo e cominciate ad
intrecciare. Adagiate le trecce su una placca ricoperta di carta
forno e lasciate lievitare ancora due ore. Sbattete il tuorlo d'uovo
con un cucchiaio di acqua e spennellate la superficie; spolverate con
il mix di semi e timo. Infornate
in forno già caldo e statico a 200°C per circa 15-20 minuti.
LE MARMELLATE
MARMELLATA
DI PERE E NOCI
1
kg di pere
100
g di noci
500
g di zucchero
10
g di cannella in polvere
Mettete
le pere a pezzi e le noci spezzettate in una casseruola e fate
cuocere per ammorbidire la frutta, poi unite lo zucchero, portate a
ebollizione e fate addensare. Passate al mixer, aggiungete la
cannella e invasate.
MARMELLATA
DI ALBICOCCHE
2
kg di albicocche
800
g di zucchero di canna
Lavate
e pulite le albicocche, quindi snocciolatele, tagliatele a tocchetti
e pesatele. Quindi pesate lo zucchero in quantità pari a metà del
peso delle albicocche. Mettete le albicocche in una casseruola e
cominciate a scaldarle, unite lo zucchero e portate ad ebollizione.
Fate cuocere per 15-20 minuti, schiumando se è necessario. Se la
marmellata non fosse della consistenza desiderata, proseguite ancora
la cottura. Disponete nei vasetti, chiudete e capovolgete fino a
raffreddamento.
Con queste ricette partecipo all'MTC di ottobre
Per l'impasto ho seguito fedelmente la ricetta di ELEONORA, ho modificato solo i ripieni.
Quel piccolo oggetto che vedete in una delle foto, è un segnarigo per la Torah, che ho comprato al Jews Museum di New York e che ho visto spesso nelle sinagoghe che ho visitato a Cracovia e a Praga.
La Torah con il segnarigo nella Vecchia Sinagoga di Cracovia |
Ciao a tutti, amici, a presto.
ma quante ricette in questo post....non riesco a starti dietro!!!!
RispondiEliminabravissima cara!
baci
Carla che post dolce io l ho immaginata quella donna ....
RispondiEliminaTu sei bravissima hai fatto dei ani dolci uno meglio Dell altro!!! Dovrei assaggiarli per giudicare :)
Un abbraccio
Hai condiviso con me, con tantissima emozione, la storia di tua nonna. Non posso non aver letto l'introduzione di questo post senza un brivido che mi scorreva lungo la schiena... e ti rivedevo, davanti a me "immersa" in quel racconto. Le bellissime foto, l'amore con le quali le hai scattate ornate di oggetti cari rendono di una preziosità unica le tue ricette, una più bella e più buona di un'altra. Pronte da tempo ricetta eseguita con maestria, pronte le foto con scatti bellissimi, aspettavano solo che tu fossi pronta a postarle... Sono felice che ti sia decisa a farlo. Tutto questo post non poteva restare nel cassetto!
RispondiEliminaUn abbraccio, Carla, stretto stretto...
p.s. Io ho la terza marmellata... prugne e noci. Deve essere uno sballo!!!
Eliminaaripiesse... Per i tuoi quesiti ti ho risposto privatamente. Il vestitino nuovo ... è brillante!!!
Eliminanon saprei decidermi...tutto delizioso,come faccio?assaggio tutto:)
RispondiEliminaUNA TRECCIA STRATOSFERICAAAAA, BELLISSIMA A PRESTO KIARA
RispondiEliminaIl pane è delizioso, ma quel racconto e quella dedica, mi hanno portato lontano ! Un post speciale per delle persone speciali!
RispondiEliminaUn forte abbraccio anche da parte mia!
Una dedica davvero speciale così come sarà questo pane fatto con amore. Bello.
RispondiEliminaciao ficoeuva
Carla Emilia, un post davvero ricco di ricette e sentimento. Complimenti per le bellissime foto e per tutte queste bontà. Mi spiace per la tua nonna, a volte mi chiedo perchè il destino sia così crudele. Ho letto il commento di Elly, e da ciò che hai scritto tu e dalle sue parole, sono felice tu abbia condiviso questo post con noi. Un bacione grande e dolce notte
RispondiEliminaCiao Carla :) Un pane perfetto e goloso e un post splendido, profondo e speciale come te :) Ti abbraccio forte, buonanotte :)
RispondiEliminaOgni giorno, sempre di più mi rendo conto come sia crudele e beffardo a volte il destino! non voglio dire Dio, mi limito al destino!
RispondiEliminaUn pane per ricordare ciò che ovviamente si può solo immaginare!
un pane che ha il sapore di casa, bellissimo e buonissimo,come sempre!
baci
mi hai commossa. I tuoi pani sono bellissimi , come il pensiero che hai avuto nel dedicarli a due persone speciali. Grazie Emilia.
RispondiEliminaDani
Che dire???? Dei pani meravigliosi con un ripieno di amore e rispetto!!! Bravissima Carla Emilia!!!! Anche le marmellate sono speciali come questo post. grazie per averlo condiviso con noi. Anna
RispondiEliminaNon deve essere facile, citare in un post sentimenti così personali, complimenti, lo hai fatto in maniera egregia, con sensibilità e grazia..
RispondiEliminaLe ricette sono strepitose, non so quale preferire...forse quello alle mele, che mi piacciono tanto nei dolci...un bacio grande!
Non è facile commentare questo post.
RispondiEliminaDa questi due bellissimi pani traspare tutto il tuo amore per queste due persone speciali che, sono sicura, ti stanno sorridendo e sono molto orgogliose della bella persona che sei.
Baci
Ma che belle e invitanti ricette del passato , ti fanno compagnia, insieme alla tua nonna . Immagino come impastava con tanto amore ai suoi cari, anche mia nonna lo faceva!!
RispondiEliminaPost bellissimo pieno di Amore!!
Buona giornata carissima
bacioni!
Complimenti Carla
RispondiEliminaper il pane ma anche per la dolcezza e l'emozione che traspare...Davvero un post molto intenso
Ti abbraccio
Ciao carissima, leggendo questo post, sono affiorati nella mia mente sentimenti di profondo dolore, immagino ci siano anche nel tuo cuore!!!E queste due trecce bellissime e buonissime servono per "non dimenticare mai" !!!Bravissima Carla e' bello ricordare cosi' le persone che amiamo e che non ci lasceranno mai!!Un grande abbraccio e buona giornata!!!
RispondiEliminaMi sento un po spiazzata...ti ammiro per aver condiviso anche con me un pezzo del tuo cuore...questo pane e' una meraviglia!!!ti abbraccio forte!
RispondiEliminaTutto meraviglioso Carla!!! Shalom .
RispondiEliminabacioni
Ciao Carla...
RispondiEliminati ringrazio per i complimenti per il mio blog "Alla scoperta di Roma" mi hanno fatto molto piacere...sto "sfogliando" il tuo blog e lo trovo molto interessante anche perché la cucina è una delle mie passioni più grandi...amo le ricette liguri quindi non posso da oggi in poi che seguirti con ammirazione...mi unisco ai commenti dei tuoi lettori sul tuo ultimo post...è importante ricordare i nostri cari che non ci sono più anche nel modo più "dolce" come hai fatto tu...la tragedia che ha subito tua nonna e la tua famiglia ha lasciato profonde ferite indelebili su chiunque abbia una coscienza e un cuore...come sai Roma è stata, più di altre città, teatro di orribili vicende al riguardo e che ho ricordato in diversi miei post proprio per non dimenticare mai...
da oggi avrò anche il tuo bel blog da leggere e ne sono onorato...
ti saluto a presto
Fabrizio
Che ricette come queste servano a tutti per non dimenticare mai ciò che è stato.
RispondiEliminaCiao Carla
Si il vestitino nuovo l'ho visto e mi piace. Ti stavo per scrivere che la scritta verde sul basilico non si leggeva bene, ma vedo che hai già cambiato con il giallo...quindi avanti così
RispondiEliminaBacioni
bello il nuovo look del blog.. bello il post, questi pani, le farciture, la storia.. tutto
RispondiEliminasempre un piacere leggerti mia cara
I veri ingredienti di queste trecce sono l'amore per il tuo papà e per tua nonna! E' bellissimo quello che senti dentro, tienilo stretto, in questo modo i tuoi cari vivranno in eterno!
RispondiEliminaUn abbraccio grandissimo!
ma che meraviglia ti è venuto una favola tutta da gusttare
RispondiEliminaMi sono unito al tuo blog perché mi piacciono molto i tuoi pani
RispondiEliminaBrava ti è venuto strabene! un bacio
RispondiEliminaHai scritto solo poche righe di introduzione e io sono qui che piango per la tua nonna Emilia e per tutte le persone che la follia e l'odio cieco hanno ucciso, senza un perché.
RispondiEliminaGrazie.
Quando ci si mette a nudo così, con le proprie storie , con la propria vita, si aggiunge qualcosa di unico e prezioso ad una semplice ricetta.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e un pensiero alla tua nonna Emilia
loredana
bellissima ricetta è molto ma molto invitante il pane, tua nuova follower se ti va segui il mio blog cosi nn ci perdiamo di vista ti aspetto qui http://lacreativitadianna.blogspot.it/ ciao ciao
RispondiEliminasempre una marcia in più, tu, eh!
RispondiEliminaBravissima!!!
Sandra
questa ricetta ha la dolcezza di un ricordo e l'amaro di un rimpianto, mi ha fatto commuovere...
RispondiEliminaun abbraccio
Un post che ha lasciato un brivido.
RispondiEliminaGrazie infinite di aver condiviso questa storia, legata a questa ricetta. Son sicura che tua nonna ti ha guardato impastare, orgogliosissima.
Grazie di cuore