28 maggio 2020
Buongiorno a tutti, oggi Al km 0 vi porta in giro per il mondo! Abbiamo pensato di proporvi ricette di altri paesi interpretati con prodotti italiani. Ecco cosa abbiamo cucinato.
Colazione da Monica: cheesecake de Zena
Pranzo da Simona: cous cous ai 4 cereali con ceci, zucchine e peperoni all’agro
Merenda da Sabrina: sweet lassi
Cena qui: leche tigre
Pranzo da Simona: cous cous ai 4 cereali con ceci, zucchine e peperoni all’agro
Merenda da Sabrina: sweet lassi
Cena qui: leche tigre
Il leche tigre è un piatto ecuadoreno, che ho assaggiato quando sono andata un po' di anni fa in Sud America. E' un antipasto bello carico perché a base di pisco, in realtà è un mangia e bevi, che viene rigorosamente servito come aperitivo. In effetti apre una voragine nello stomaco e fa spazio ad altre cose golose da assaggiare nel resto del pranzo!
Ve lo propongo con il branzino che viene pescato nel Tigullio, prevalentemente in inverno quando si riproduce. Si pesca sottocosta, nelle aree portuali che offrendo riparo ai pesci piccoli rappresentano un ottimo terreno di caccia per tutti i predatori; ma anche alle foci dei fiumi dove l’acqua dolce si mescola a quella del mare creando un
ambiente salmastro ideale.
Viene comunque anche allevato nel levante ligure e quindi si trova tutto l'anno.
LECHE
TIGRE
per la salsa
3 lime
1/2 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di coriandolo fresco
½ peperoncino habanero
½ cipolla bianca
sale
2 cucchiai di pisco
per il ceviche
1 patata dolce
2 cucchiai di mais lessato
4 filetti di branzino
½ peperone giallo
¼ di cipolla bianca o rossa
per servire
4 capesante
pane tostato
Preparate la salsa. Frullate il succo di lime con il coriandolo,
il peperoncino, l’aglio e la cipolla, poi aggiungete il pisco, 2 cucchiai
d’acqua molto fredda e un pizzico di sale.
Lavate e asciugate i filetti di pesce, privateli della pelle e
tagliateli a cubettini. Coprite con la salsa e mettete in frigo per almeno due
ore.
Fate lessare la patata con la buccia. Quando sarà tenera,
scolatela, pelatela e tagliatela a cubetti.
Sul fondo di una coppa trasparente disponete cubetti di patata e
mais. Distribuite il pesce con il suo sughetto, decorate con filetti di
peperone e cipolla e servite con le capesante gratinate e fettine di pane
tostato.
Per gratinare le capesante, cospargetele di pane grattato e
prezzemolo tritato, condite con un filo d’olio e mettetele sotto al grill per
una decina di minuti.
Torniamo fra 15 giorni, un abbraccio.
Mmmm, da provare!
RispondiEliminaQuesto è proprio da provare! Leggendo gli ingredienti mi sembra di percepire il sapore fresco e vivace.
RispondiEliminaDevo proprio provarlo!
Sai che leggendo il titolo pensavo fosse un dessert. Invece sono rimasta colpita soprattutto dalla tua rivisitazione. Brava Carla! Molto originale
RispondiEliminaUna novità! Grazie per avermelo fatto conoscere.
RispondiEliminaUn bacio
Dev'essere una vera esplosione di sapore...non lo conoscevo per nulla...quante cose sto imparando con al nostra rubrica!!!!
RispondiEliminaUn bacione grande CE
Moni
Una gioia per occhi e palato
RispondiEliminaMolto buono ma per marito dovrei eliminare habanero per quanto poco troppo piccante non deve. Prendo nota lo stesso buona giornata.
RispondiEliminaSarei proprio curiosa di provarlo..magari nel luogo di nascita! (si percepisce che ho voglia di fare un viaggio??) ma rimedierei volentieri anche col tuo :-P
RispondiEliminaBuon we Carla <3
Non lo conosco proprio ma hai voglia se mi garba!!!! Lo assaggerei volentieri! Un bacio
RispondiEliminaPer me una grande innovazione, grazie!
RispondiEliminaUna bella ricetta ricca e completa di questa autentica specialità
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