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Gnocchi alla birra con salmone e doppio pepe




14 gennaio 2016

Ciao a tutti, dopo qualche post che ho pubblicato stancamente proprio perché non voglio mancare alle rubriche (e comunque ho saltato l'appuntamento con le ragazze dei quanti e la Cuochina), eccomi qui. 

Sono tornata al lavoro e mi ha fatto bene. Superare le feste è stato uno sforzo titanico e per quanto non sia stata sola, la malinconia mi è stata appollaiata sulla spalla come un gufo noioso. 

Continuo ad avere poca voglia di cucinare, almeno per me, se però invito qualcuno allora mi rianimo e preparo volentieri cose anche particolari. Quando è venuta Patti per Capodanno mi sono sbizzarrita e la ricetta che vi posto ne è un esempio!

Ma prima vi racconto del Concerto di Capodanno. Al Teatro dell'Opera, il Carlo Felice, il 1° dell'anno, c'è stato un concerto con musiche di Nino Rota, diretto dal figlio Marcello. Credo che in assoluto sia stato il concerto più incredibile al quale mia sia capitato di assistere. A parte le musiche, che tutti conosciamo perché sono state la colonna sonora di film indimenticabili, come Le notti di Cabiria, La strada, Il gattopardo, I vitelloni, Romeo e Giulietta, Marcello Rota è un direttore capace di trascinare orchestra, coro e pubblico in un'altra dimensione. Non ho mai sentito suonare l'orchestra del Teatro con tanta convinzione e il Coro ha spiegato una potenza di voce veramente straordinaria. Dopo quasi due ore di concerto nel quale il Direttore non si è risparmiato arrivando a ballare il valzer con il primo violino (che per la cronaca è una signora bionda, bella ed elegante), ci ha concesso quattro bis: uno era la "promenade" da 8 e 1/2, la nostra risposta alla Marcia di Radetzky del concerto di Vienna, come ha detto lui. Ci ha fatto battere le mani a tempo di musica e mi sono resa conto che tutti aspettavamo il suo cenno per accompagnare l'orchestra, come bambini! L'ultimo è stato "la rumba" da La strada, nel quale l'orchestra si è scatenata perché a turno i maestri si alzavano e accennavano passi di danza, sempre sotto l'occhio attento del Direttore, che dirigeva oltre che la musica anche le performance di ballo. Insomma uno spettacolo unico. 




Eccolo qua, Marcello Rota, elegante, intelligente e capace. Con Patti abbiamo pensato che potrebbe essere un uomo che non deve chiedere mai: il mondo sta ai piedi di una persona così, felice di starci.

Ma sapete qual è il rovescio della medaglia dei momenti nei quali sono proprio felice? che poi mi sento come in colpa, divento tristissima e spesso piango, non riesco a farne a meno. Credo che mamma non sia affatto contenta di questo, ma per il momento è inevitabile... 

Ma ecco la ricetta che è stato il nostro primo della cena di San Silvestro, ispirata da Sale & Pepe con qualche piccola modifica. Enjoy :)



GNOCCHI ALLA BIRRA CON SALMONE E DOPPIO PEPE 

800 g di gnocchi di patate
150 g di salmone affumicato
70 g di burro
1 cucchiaio di pepe verde in grani
1 cucchiaio di pepe rosa in grani
1 ciuffo di prezzemolo
½ bicchiere di birra scura
sale

Fate sciogliere il burro in casseruola ampia e profumatelo con i due tipi di pepe, poi unite il salmone tagliato a listerelle e quando si sarà colorito, bagnate con la birra. Fate cuocere per qualche minuto, poi saltatevi i gnocchi, che nel frattempo avrete fatto lessare in abbondante acqua salata. Cospargete con il prezzemolo tritato e servite.




Vi abbraccio tutti, scusatemi se sono poco presente sui vostri blog, vi penso comunque e vi auguro ancora un meraviglioso 2016. A presto!


14 commenti:

  1. A te, carissima, felice 2016!
    Questi gnocchi sono paradisiaci ... il sughetto "parla"! ... ecco, ci vuole l'ispirazione giusta :-)
    A presto ...

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  2. Immagino il tuo stato ma non ti abbattere, sicuramente tua mamma vuole che tu vai avanti serena e vivi la tua vita in tutta la tranquillità. Trovati qualcosa che ti possa distrarti anche se ci sono inevitabilmente delle volte che i pensiero torneranno, ma è normale. Ti abbraccio forte e ti faccio complimenti per questi gnocchi gustosi !

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  3. Ti capisco e immagino la sensazione di colpa che ti affligge. Ma hai ragione, la tua mamma ti direbbe di riprendere in mano le tue giornate e tornare a sorridere senza pentirtene.
    Ottimi questi gnocchi.
    Un bacio grande :)

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  4. I tuoi sbalzi di umore sono normalissimi Carla e non c'è nulla di male a cercare momenti di svago e serenità. E la tua mamma comprende tutto ed è con te. Un abbraccio enorme e complimenti per il piatto molto invitante. A presto

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  5. Hai fatto benissimo ad andare al concerto! Momenti così aiutano a guardare avanti con ottimismo. Questi gnocchi sono buonissimi! Buona serata, ciao Andrea

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  6. Buonissimi!! Ve la siete spassata vero?? Hai fatto bene, non devi sentirti in colpa, è umano sentirsi così ma è un sentimento che andrà via piano piano, vedrai!
    Ti abbraccio forte!!

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  7. ciao Carla...ti capisco..io mi sento triste anche se non c'è motivo..quindi immagino cosa stai passando..lavorare ti aiuta a non pensare..ti abbraccio forte ..tvb...
    la ricetta è troppo buona..ottima:)
    a questa sera...

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  8. Tesoro mi dispiace x questo stato d'animo che ti ha tenuta compagnia x queste feste..mi fa invece piacere sapere che adesso stai meglio e che sei sulla buona strada x ritrovare il tuo equilibrio.
    Golosissimo il tuo piatto, ti auguro un felice we <3

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  9. Davvero originale con la birra nel sughetto. Da provare!
    Buon weekend!

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  10. CHE BEL PIATTO GUSTOSO E RICCO, MOLTO SFIZIOSO!!!!NNO SENTIRTI IN COLPA QUANDO RIESCI AD ESSERE FELICE, LA TUA MAMMA NON VORREBBE QUESTO, VUOLE VEDERTI SERENA DA LASSU'!!!!SOLO IL TEMPO POTRA' GUARIRE LE FERITE!!!TI ABBRACCIO!!

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  11. Mi dispiace Carla, posso solo dire che piangere è inevitabile ma distrarsi è indispensabile. Ti abbraccio.
    Marina

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  12. Ottimo abbinamento,mi piace molto! Complimenti per la ricetta.

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  13. Ti capisco ....tu però devi andare avanti ,purtroppo questa è la vita ,e sono sicura che da lassù tua mamma è felice solo quando lo sei tu !
    Buonissimi questi gnocchi !!!!! Ti abbraccio forte a presto!

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  14. Mi permetti di saltare a piè pari la tua ricetta (che meriterebbe lunghi complimenti) ed inviarti solo un forte, caloroso abbraccio? Non ti conosco, ti leggo solo da questo blog, ma se t'avessi davanti è quello che farei: un forte, caloroso abbraccio. Di cuore.

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