Ciao cari amici, oggi torniamo con l'appuntamento dell'ITALIA NEL PIATTO e con i piatti a lunga cottura.
Ecco le nostre proposte
- Valle D'Aosta: fessilsuppu, zuppa di Issime
- Piemonte: tonno di coniglio
- Lombardia: salàmin e custine cun le verse
- Trentino Alto Adige: gulash di manzo alla trentina
- Veneto: non partecipa
- Friuli Venezia Giulia: minestron de risi e patate
- Emilia Romagna: ragù alla Bolognese
- Liguria: menestron co-o pesto
- Toscana: chiocciole alla nepitella
- Umbria: porchetta
- Marche: vincisgrassi alla marchigiana
- Abruzzo: trippa alla pennese
- Molise: ragù misto di maiale
- Lazio: stufatino alla romana con il "sellero"
- Campania: braciola ripiena con l'uovo
- Puglia: brasciole alla barese
- Basilicata: pane di Matera
- Calabria: non partecipa
- Sicilia: stracotto alla palermitana
- Sardegna: zuppa di fave e spinaci
Qui da me c'è il minestrone. Non è stato facile trovare un piatto a lunga cottura, nella nostra tradizione non ci sono carni da stracuocere o stufati da brasare e forse vogliamo risparmiare anche sul gas, noi notoriamente con il braccino corto ;)
Una delle poche cose che cuociamo abbastanza a lungo è il minestrone e quindi eccovelo qui. E' un piatto per tutto l'anno dove le verdure cambiano a seconda dei prodotti del mercato, quello che resta è il pesto, sempre presente.
MINESTRONE- MENESTRON CO-O PESTO
2
carote
2
zucchine
1
manciata di fagiolini
2
cipolle piccole
1
pezzo di porro
2
patate
1
gamba di sedano
1
mazzetto di cavolo nero
1
mazzetto di erbette
1
fettina di zucca
½
broccolata
¼
di cavolo verza
2
piccoli porcini freschi
sale
100
g di pesto
200
g di gancetti
Pulite
tutte le verdure e mettetele a cuocere in acqua bollente salata.
Cuocete per circa 1 ora e 30 minuti. Aggiungete la pasta e portate a
cottura, quindi unite il pesto, mescolate e servite.
La ricetta del pesto la trovate QUI.
Vorrei approfittare di questa rubrica per parlarvi di una bella usanza ligure: quella dei Cristi delle Casacce. Le Casacce sono le confraternite della Liguria e di Genova in particolare. Nate nel 1232 per far rivivere la Passione di Cristo, hanno anche introdotto e consolidato nel corso dei secoli la tradizione del cristante, cioè di colui che porta il crocifisso durante le processioni a cui la confraternita partecipa. Durante le processioni i confratelli si dispongono in un
ordine ben stabilito: nella parte più avanzata dovranno stare coloro
che portano stendardi e gonfaloni, immediatamente dopo i portatori dei Cristi, quindi gli stramôôi, cioè coloro impegnati a cambiare il crocifisso, e dietro i camalli,
con il compito di darsi il cambio per portare la croce, dopodiché seguono gli altri membri della confraternita, Priore, segretario, tesoriere e consiglieri.
L'abbigliamento di un confratello durante le
processioni è costituito da indumenti caratteristici: la cappa di diverso colore chiusa dal cordone, su cui può portare un mantello detto tabarino e il boffa, cioè il cappuccio. Se il confratello è un cristante indosserà anche il crocco, l'imbragatura di cuoio dotata di un bicchiere nel quale va inserita la croce. I crocefissi pesano da 30 a oltre 110 kg. Portarli non è solo questione di forza ma anche di equilibrio, di sacrificio e di devozione. Pratica usuale,
soprattutto nel Genovesato, è quella di far "ballare" i Cristi al termine
delle processioni al suono della banda. Questo ballo, fatto dai
cristanti più abili di solito con il crocifisso più grande della
confraternita, consiste nel girare in tondo e far oscillare il
crocifisso a tempo di musica ed è grande prova di abilità, forza ed
equilibrio da parte del cristante.
I Cristi della parrocchia di Murta |
Mando questa ricetta a CINZIA e VALENTINA per il loro contest: i toni del rustico.
Nel mese di dicembre c'è doppio appuntamento con la rubrica: ci vedremo il 10 e il 20 del mese! A presto cari amici, vi aspettiamo.
splendidi i colori e sicuramente golosissimo nel gusto!
RispondiEliminabacione
ma voi liguri mettete proprio il pesto ovunque! ahahah
RispondiEliminaPerò sai che m'incuriosisce il minestrone con il pesto? Credo proprio che proverò a farlo!
Ed hai fatto benissimo a parlare di questa usanza, certo che deve essere faticoso far muovere a ritmo il crocifisso così pesante, davvero un gesto di devozione per chi lo fa! Mi piacerebbe vederlo dal vivo.
Complimenti per la ricetta e per il bel post, un bacione
Tesoro, mi sono resa conto che nel periodo della mia assenza hai postato praticamente ogni giorno, una leccornia più gustosa dell'altra! Meno male che mi sono fata un tablet e forse, gallerie permettendo, riuscirò a rimettere quasi in paro tutto quello che mi sono persa di te e di tanti altri. E poi è sempre un piacere passare... La ricetta te la invidio, perché un minestrone con il pesto deve essere assolutamente straordinario. E poi le tue notizie storiche sono sempre una chicca che si legge con molto piacere... Amichetta mia... a presto!
RispondiEliminaCarla Emilia, è decisamente troppo tempo che manco dal tuo blog :(
RispondiEliminaChe meraviglia questo post, con il braccino corto anche per le cotture mi hai fatto morire dal ridere!
Tra il minestrone, che sembra dire mangiami, e le interessanti notizie sui Cristi delle Casacce èp stato un vero piacere fermarmi un pò qui da te.
Un abbraccio :)
ma i gancetti sono la pasta?
RispondiEliminail minestrone mi piace tanto, la tua ricetta buonissima! ti auguro una buona giornata Carla....qui fa tanto freddo....a stasera baci simona
RispondiEliminaAhahahah... bella la battuta sul braccino corto e la conseguente carenza di piatti a lunga cottura. Sei un mito!!
RispondiEliminaPerò, dai, in questo piatto non vi siete "risparmiati"... :-)
Un bacio.
Un minestrone saporito e squisito Carla!!!!! Bravissima!!!! Un bacione
RispondiEliminal'influsso ligure allora è proprio arrivato fino al basso Piemonte, la mia nonnina metteva sempre un cucchiaio di pesto nel brodo di minestrone....che sogno....non riuscirò mai ad eguagliare i vostri profumi però!!!
RispondiEliminama sai che dsi noi non si usa proprio mettere il pesto nel minestrone? è una cosa che voglio assolutissimamente provare, il pesto è uno dei profumi che più amo
RispondiEliminaqualche volta ho aggiunto anch'io il pesto al minestrone, è buonissimo!
RispondiEliminadeve essere ottimo
RispondiEliminaCiao Carla tutto bene? Qui sta diluviando! Quel minestrone sarebbe davvero perfetto!! Adesso mi faccio un giretto anche a vedere gli altri piatti di questa raccolta che è sempre una miniera di cose da sapere. Ciao. a presto.
RispondiEliminaUn minestrone davvero gustoso!!!
RispondiEliminaUn bacio e felice serata!!!
ma il pesto lo mettete ovunque, anche ne minestrone, non ci avevo mai pensato.
RispondiEliminaCarla! O_O Vogliamo buttarlo via il minestrone??? Ah no! E' tutto mio! LO ADORO!
RispondiEliminae poi...lo stracotto dell'altra volta...e io sono a posto! ^_*
Un grande abbraccio
Annalisa
Ciao amica mia, sto meglio, grazie :) E' stato un raffreddore lampo, ieri sera ero tutta dolorante e stamattina andava già molto meglio... mah! A me piace il minestrone e il tuo deve essere ottimo con il pesto, che bella idea! Proverò ;) Un abbraccio forte e sogni d'oro :** <3
RispondiEliminaHo un debole per minestre e minestroni, il tuo è proprio fantastico, ne gradirei volentieri una porzione :-)
RispondiEliminaBuona serata, a presto ...
Non conoscevo questa ricetta, ma visto che amo sia il minestrone che il pesto la proverò. Grazie per il racconto dell'usanza dei Cristi delle Casacce. Ciao s
RispondiEliminaBellissima ricetta ricca e gustosa. Belle ed interessante le vostre usanze dei Cristi delle Casacce che completano l'opera di questo bellissimo post.
RispondiEliminaA Presto
ottimo il minestrone davvero particolare! certo immagino davvero l'abilità di far "ballare" i Cristi , incredibile! ciao cara!
RispondiEliminail pesto dona un profumo inconfondibile!!! davvero originale !! complimenti!
RispondiEliminasfiziosa l'idea di aggiungere il pesto!
RispondiEliminabaci
Alice
Ma poosso solo immaginare il profumo di questo miestrone..un'autentica delizia con quel tocco fresco e goloso!!!Un abbraccio cara!
RispondiEliminaE' verissimo è uno dei pochi piatti con una lunga cottura...non dimenticherò mai il minestrone delle mie nonne...lo cuocevano sulla stufa a legna, lo preparavano al mattino e rimaneva lì a sobbollire per quasi tutto il giorno fino a sera per mangiarlo a cena naturalmente con l'aggiunta del pesto....uno spettacolo...in casa non si può proprio...l'ho rifatto qualche tempo fa da mia mamma sfruttando la sua stufa a legna....che bontà!!! E poi ne parliamo del minestrone ripassato...lo hai mai fatto...fai un soffritto di olio e cipolla quindi passi in padella il minestrone avanzato!!! Diciamo un piatto very strong che io personalmente digerisco in qualche giorno ma una volta per provarlo ne vale la pena!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaAnche il fotografo da ragazzo era un cristesante!!! Portava proprio i Cristi che hai fotografato! Io l'ho conosciuto però che già aveva smesso...pensa che veniva spesso a portare anche i Cristi della mia vecchia parrocchia...ma non ci siamo mai incontrati!!!! Ci siamo incontrati solo molti anni dopo!!!! La vita è strana!!!!
Un abbraccio grande grande da tutti noi
moni
I nanetti ora stanno abbastanza bene...se leviamo i soliti colpi di tosse!!!!
ciao cara....eh si questo minestrone lo devo proprio provare, adoro il pesto e abbinato al minestrone sarà una squisitezza!
RispondiEliminabel post sui cristi delle casacce
un abbraccio grande
Squisito! Adoro il minestrone e mi piace l'aggiunta del pesto per un sapore ancora più ricco...
RispondiEliminaUn abbraccio
Silvia
Ciao Carla, interessante la bella usanza dei Cristi delle Casacce e molto bella la chiesa, Il minestrone con pesto non è presente nella mia cucina ma sono sicura che è buonissimo, magari un giorno provo a prepararlo, mi ispira tanto. P.s. A proposito del tuo suggerimento ...le pagine con le mie ricette pubblicate ci sono da sempre, si trovano al inizio del blog, sulla parte destra sotto il banner della Federazione italiana pasticceria, gelateria ..., praticamente quando leggi una ricetta sul blog basta girare gli occhi sulla destra: "Scegli e Componi il tuo Menù - qui ci sono le pagine di tutte ( o quasi) ricette pubblicate". Ciao, un abbraccio forte e a presto!
RispondiEliminaChe belle storie che ci racconti sempre, un pezzettino di storia legata alla tua città. Grazie per regalarci questi piccoli sguardi su Genova e grazie per questo minestrone che ha fatto il giro del mondo nelle sue tantissime interpretazioni. Il pesto nel minestrone è quel tocco di profumo e sapore davvero unico! Un abbraccio, Vale
RispondiEliminaEd eccomi finalmente, scusa il ritardo ma settimana scorsa avevo (graditissimi) ospiti i miei amici siciliani e mi sono un po' persa, buono il minestrone con il pesto, che quando è buono io mangio anche spalmato sul pane, tanto mi piace :)
RispondiEliminaUn bacio
Cara Carla, sai che vado pazza per il minestrone? Me lo preparerei tutte le sante sere (specialmente d'inverno) e quando lo faccio me ne sparo sempre due piatti.
RispondiEliminaQuesto tuo però ha anche una nota fresca, con l'aggiunta del pesto, che trovo molto stuzzicante :)
GRAZIE!
Un bacione a presto!
... che minestrone :) Intrigante il mix di sapori ..... da provare :) Brava
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