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Una cena per gli amici

22 ottobre 2010

Domenica sera verranno a cena i miei amici e colleghi Manu e Francesco e stasera sono già dietro a qualcosa...di dolce, precisamente al tiramisù, con ricettina "sperimentale". Ora ve la posto così come l'ho preparata: l'assaggio è stato di grande conforto, poi vi dirò lunedì se ha incontrato anche il gusto degli ospiti.

TIRAMISU' AL PEPE DI TELLYCHERY

180 g di formaggio cremoso allo yogurt
2 uova
70 g di zucchero
150 g di frollini
2 tazzine di caffé
cacao amaro
1 pizzico di sale
pepe di tellychery

Separate i tuorli dagli albumi; montate i tuorli con lo zucchero e quando saranno chiari e cremosi, unite il formaggio, mescolando bene. Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli con delicatezza al composto. Bagnate i frollini nel caffé, quindi fate un primo strato di biscotti, in bicchierini monoporzione. Coprite con la crema, poi con altri biscotti e da ultimo con la crema. Conservate in frigo per almeno due ore. Al momento di servire cospargete con il cacao lasciando un dischetto centrale, nel quale metterete il pepe macinato grossolanamente.






Il pepe di tellychery è simile a quello di sichuan, appena piccante e molto profumato; l'insieme è davvero interessante. Provate anche voi e fatemi sapere.

Con questa ricetta partecipo al contest di MINU'


Domani avrò un gran da fare ma vi posterò qualcosa ugualmente.
Ciaooooo.

Spaghetti con la bottarga

21 ottobre 2010

Anche oggi una serie di noie al lavoro da non aver altra voglia che quella di andare a dormire!!! Occorreva una cena rapida e stuzzicante. Per fortuna avevo in frigo della bottarga di muggine, così mi sono cucinata questi spaghettini, profumati e appetitosi.


SPAGHETTI CON LA BOTTARGA

320 g di spaghetti
50 g di olio EVO
65 g di bottarga
1 spicchio d'aglio
4-5 rametti di prezzemolo
1 limone
peperoncino macinato
brodo vegetale q.b.

Fate dorare lo spicchio d'aglio nell'olio, quindi toglietelo e allontanate dal fuoco. Unite la bottarga a fettine sottilissime, il prezzemolo tritato, il succo del limone e peperoncino a piacere.
Lessate gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata, quindi scolateli e padellateli nel sugo preparato, unendo qualche cucchiaio d'acqua di cottura se fosse troppo asciutto.





La bottarga viene usata molto nella cucina ligure ed è una vera golosità. Fortunatamente ora è facile trovarla di buona qualità anche nei supermercati. Se non la conoscete, vale davvero la pena di provarla. Ha un odore molto pronunciato, ma non fatevi trarre in inganno: quando viene mescolata agli altri ingredienti e si scalda al calore della pasta diventa tutta un'altra storia...

Ciao a tutti!

Passatelli alla romagnola

20 ottobre 2010

Qualche tempo fa, ai primi di settembre per la precisione, sono stata a Bologna a vedere come lavora un dog whisperer: un'esperienza mitica. Michele è davvero un uomo straordinario: guarda i cani negli occhi e gli fa fare quel che vuole; con un po' di esercizio, a volte moltissimo esercizio, anche i legittimi padroni riescono nell'impresa!





Ho approfittato per fare anche un giro turistico e culinario per Bologna che è bella e accogliente. E dal momento che Vanna, la compagna di Michele, è un'ottima cuoca, ci ho guadagnato utili suggerimenti per ricettine tipiche.
Così qui di seguito vi posto i passatelli, semplici e appetitosi.

PASSATELLI ALLA ROMAGNOLA

4 cucchiai di pangrattato
2 uova
2 cucchiai di parmigiano grattato
1 cucchiaio di farina
noce moscata
sale

Impastate tutti gli ingredienti; se il composto risultasse troppo morbido, aggiungete del parmigiano. Poi fate riposare 10 minuti. Passato questo tempo, mettete il composto a cucchiaiate nell'apposito attrezzo e fatelo cadere direttamente nel brodo a leggera ebollizione.
Servite ben caldo.




In mancanza dell'apposito attrezzino per fare i passatelli, potete usare uno schiacciapatate con i fori grossi.
A domani!

I bruschini...per tirarmi su

19 ottobre 2010

Giornata pesante! Ho già dimenticato il weekend nel quale ho fatto diverse belle cose, e allora uno sfizio per cena. Così mi tiro su.
Anche se per la verità mi sono ampiamente tirata su ieri sera, dato che ero a scuola di cucina e ho seguito la lezione del giovane chef Davide Cannavino che ha il ristorante "La voglia matta", a Genova Voltri. Abbiamo cucinato pesci poveri: triglie, sgombri, lampughe, ma il risultato è stato tutt'altro che povero!
In effetti dopo il lavoro di ieri sera, ho bisogno di una cosa veloce. Ecco qua: una ricetta che mi sono inventata, a metà fra la bruschetta e il crostino, e che ho preparato come antipastino anche per cene in piedi. 


BRUSCHINI

1 baguette
pomodorini
cipollotti
olio, sale, aglio
origano secco
timo fresco

Tagliate una baguette a tronchetti alti due dita, scavateli togliendo un po' di mollica, ungeteli con pochissimo olio e fateli tostare in forno.
Tagliate a dadini i pomodorini e conditeli con olio, sale, aglio a lamelle e origano. Fateli insaporire una ½ ora.
Pulite i cipollotti e tagliateli in quarti nel senso della lunghezza. Poi passateli in padella con olio e timo facendoli colorire bene.
Riempite i bruschini appena sfornati in parte con i pomodorini e in parte con i cipollotti . Servite subito.



Sono squisiti, se avete ospiti preparatene tanti, vanno via subito. Potete anche inventarvi altri ripieni: quello che più vi piace. Ma usate la baguette: tostata diventa molto croccante, pur restando friabile.
A domani.

Ho mandato questa ricetta alla raccolta di MAMMAZAN

I paccheri con i totani per la domenica!

17 ottobre 2010

E' domenica sera. Sto pigramente davanti alla tele ma chiacchiero un po' con voi prima di concentrarmi sulla fiction di Cinzia TH Torrini che passa su RAI 1. Che piattino posso dedicarvi, in un giorno di festa? In realtà oggi non ho cucinato perché ero a pranzo da amici, ma quello che ho mangiato mi ha fatto venire voglia di postarvi un bel primo, di quelli da scarpetta!

PACCHERI AL RAGU DI TOTANI (4 p)

800 g di totani
400 g di passata di pomodoro
una manciata di foglie di basilico
1 cucchiaio di capperi
1 spicchio d'aglio
400 g di paccheri
olio, sale, pangrattato

Fate imbiondire l'aglio in 2 cucchiai d'olio, poi unite i totani puliti e tagliati ad anelli; fate evaporare l'acqua che emetteranno, quindi unite la passata, il basilico, i capperi e fate cuocere 20 minuti. Regolate il sale. Lessate al dente i paccheri, scolateli, riempiteli con un po' di sugo e disponeteli in una pirofila; copriteli con il sugo rimasto, spolverizzate con una manciata di pangrattato e infornate a 180° per 15 minuti.

Il sugo si può usare anche per condire pasta corta tipo fusilli o conchiglie. E se vi piace il piccante, potete aggiungere del peperoncino.





Buona serata!

Un bel tartufo nero come dolcetto per domani

16 ottobre 2010


Ho preparato un dolcetto per domani, e siccome è un classico della pasticceria, vi posto la ricetta.


TARTUFO AL CIOCCOLATO (4 p)

2 tuorli
50 g di zucchero
25 ml di acqua
75 g di cioccolato fondente 70%
15 g di cacao amaro
250 g di panna

In un pentolino sciogliete lo zucchero con l'acqua e scaldate fino a raggiungere 108°. Fate intiepidire, quindi unite ai tuorli e montate con le fruste aggiungendo anche il cacao setacciato. Fate sciogliere il cioccolato fondente al MO e mescolatelo al composto. Infine incorporate la panna semimontata. Versate in 4 stampini e passateli in freezer per alcune ore.
Servite spolverizzato con cacao.

Buono, da mangiarne in quantità industriale. Servitevi di un termometro per misurare precisamente la temperatura; bisogna infatti che lo zucchero non formi il caramello e resti dolce e chiaro. Con un po' di attenzione vi verrà benissimo.
E poi guardate come è bello.




Buona domenica a tutti!!!

Risotto con la zucca

15 ottobre 2010

Grazie a Dio è venerdì! E festeggio preparando un risotto con l'ultima parte di zucca rimasta. Non è proprio il solito risotto, c'è un saporino particolare grazie al rosmarino e alla buccia di limone.
Ecco qua la ricetta.


RISOTTO CON LA ZUCCA (4 p)

200 g di zucca pulita
1 cipolla bianca media
300 g di riso Arborio
1 bicchiere di vino dolce passito
brodo vegetale q.b.
una noce di burro
una manciata di parmigiano grattato
1 limone non trattato
2 rametti di rosmarino
sale, olio

Tagliate la zucca a dadi non troppo piccoli e soffriggetela con un cucchiaio d'olio insieme alla cipolla tritata. Quando sarà ben colorita, unite il riso e fatelo tostare rimescolando spesso, quindi sfumate con il vino. Quando l'alcol sarà evaporato, portate a cottura con il brodo. Regolate il sale. A fine cottura, mantecate con il burro, unite il grana, un po' di buccia di limone grattugiata e il rosmarino tritato. Fate riposare 5 minuti e servite.




Provatelo, è davvero speciale!

BUON WEEKEND A TUTTI

Cupoletta di gamberi con granita di caffè

14 ottobre 2010


Oggi è il compleanno di Piero, come dire: un uomo, una storia.

In occasione di una vacanza in Sicilia è stato a cena da Ciccio Sultano, a Ragusa Ibla, e  mi ha raccontato di piatti e abbinamenti che mi parevano un  tantino azzardati. D'altra parte continuava a parlare di Ciccio, quasi per provocarmi e sfidarmi.
Poi mi è capitato di trovare in libreria "La mia cucina siciliana", così finalmente Ciccio è entrato in casa mia a ispirare e suggerire.
E allora mi è anche toccato invitare Piero e preparargli questi gamberi (la ricetta originale è stata un po' rivisitata secondo il mio gusto).
La guerra comunque credo di averla vinta io!!!

CUPOLETTA DI GAMBERI CON GRANITA DI CAFFE' (4 p)

12 gamberoni
due zucchine
1 grosso pomodoro ramato
70 g di cipolla
1 spicchio d'aglio
qualche foglia di basilico
1 peperoncino secco intero, sale, olio EVO

Sgusciate i gamberoni tenendo da parte le teste e i gusci; tagliateli a metà e appiattiteli battendoli delicatamente con il batticarne, dopo averli posti tra due fogli di pellicola. Usateli per rivestire 4 stampini usa e getta, meglio se rifasciati di pellicola (così sarà più facile sformare la cupoletta). Mettete in frigo.




Tagliate a dadini le zucchine e sbianchitele in acqua bollente salata per 1 minuto; poi scolatele, conservando un po' d'acqua di cottura, e raffreddatele in acqua e ghiaccio.
Tritate grossolanamente e separatamente pomodoro (spellato e privato dei semi) e cipolla. Fate imbiondire la cipolla in poco olio, poi unite il pomodoro e fate cuocere velocemente aggiungendo un po' d'acqua se necessario. Da ultimo aggiungete le zucchine, fate insaporire qualche minuto, salate, profumate con il basilico spezzettato, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare. Quando sarà freddo, riempite gli stampini e ponete nuovamente in frigo.

Passate ora gli scarti dei gamberi in una casseruola con olio, aglio e peperoncino. Quando saranno coloriti, unite un po' dell'acqua di cottura delle zucchine e del fumetto di pesce e fate cuocere per una mezz'ora. Quindi passate tutto al chinois, schiacciando bene con un cucchiaio. Se la salsa risultasse troppo liquida, fatela addensare con poca farina su fuoco dolce; si deve ottenere una crema abbastanza consistente.
Nappate con questa salsa calda i singoli piatti, rovesciatevi le cupolette, decorate con foglioline di basilico e accompagnate con un bicchierino di granita di caffé.

Per la granita, fate sciogliere 80 g di zucchero in 250 ml di acqua e portate a bollore; proseguite la cottura per 1 minuto, poi unite 250 ml di caffé forte. Spegnete e fate raffreddare. Ponete in freezer in un recipiente di plastica per 2 ore, mescolando di tanto in tanto per mantenere morbido il tutto.


 



E' una cosa celestiale, provare, per credere!

Zuppa di zucca al groviera

13 ottobre 2010


La parte di zucca che mi è avanzata dopo aver preparato la torta, il plumcake e il rotolo di pasta, l'ho tagliata a pezzetti e l'ho messa sottovuoto in frigo. Con una parte stasera ho cucinato questa zuppa. Ero da mia mamma e volevo una cosa non impegnativa. L'ho messa su e intanto ci siamo raccontate la giornata, abbiamo messo tavola e poi abbiamo cenato. 


ZUPPA DI ZUCCA AL GROVIERA (4 p)

600 g di zucca pulita
150 g di cipolla
70 g di carota
40 g di sedano
4 fette di pane casereccio
120 g di groviera
olio EVO, sale

Tagliate a cubetti la zucca e tritate cipolla, carota e sedano. Fate soffriggere il trito in un velo d'olio. Dopo qualche minuto, unite la zucca e fate insaporire; aggiungete poi 1 l di acqua, salate e cuocete a fiamma bassa e parzialmente coperto per 40-45 minuti. Tagliate le fette di pane a quadratoni e passatele in una padella antiaderente per farle dorare. Distribuitele nelle fondine, versatevi la zuppa calda e guarnite con il formaggio grattugiato.




Ecco, semplice e saporita; e visto che fa già freddo, si mangia volentieri.

Ciao....


Rotolo di spinaci alla zucca


12 ottobre 2010

Questo piatto me lo sono preparato domenica, come vi ho detto, poi ho fatto le porzioni, le ho messe sottovuoto con l'apposito attrezzo e quindi in frigo. Si possono anche surgelare. E' un po' lungo da preparare, ma ne vale la pena: è leggero e appetitoso.

ROTOLO DI SPINACI ALLA ZUCCA (4-6 p)

per la pasta
300 g di farina OO
150 g di spinaci freschi
2 uova
un pizzico di sale

per il ripieno
150 g di zucca pulita
100 g di salsiccia
100 g di ricotta
1 uovo
100 g di parmigiano grattato
1 costola di sedano
1 carota
1 cipolla piccola
½ bicchiere di vino bianco secco
brodo di carne q.b.
pangrattato
olio, burro, sale, pepe

Tritate carota, sedano e cipolla e rosolateli con l'olio. Unite la salsiccia e fatela colorire, quindi bagnate con il vino e quando sarà evaporato, coprite e fate cuocere a fuoco basso per circa 40 minuti, unendo brodo se è necessario. Alla fine deve risultare abbastanza asciutto.
Fate cuocere gli spinaci in una padella antiaderente, senz'acqua né condimenti, fino a quando saranno teneri e asciutti. Poi tritateli e fateli raffreddare. Fate appassire la zucca in MO dopo averla tagliata a fettine sottili.
Preparate la pasta, mescolando tutti gli ingredienti, quindi fate riposare per 1 ora avvolto nella pellicola.
Frullate la salsiccia con il suo sughetto e con la zucca, quindi mescolate con la ricotta, l'uovo, metà parmigiano, sale, pepe e tanto pangrattato da rendere il composto piuttosto sodo.




Stendete la pasta in una sfoglia sottile e sistematela su un telo o sulla carta fata; distribuitevi il ripieno, lasciando circa 1 cm libero vicino ai bordi, quindi arrotolate aiutandovi con il telo (o la carta) e chiudete il rotolo con lo spago. Lessatelo in una casseruola con abbondante acqua salata per circa 30 minuti, poi scolatelo e fatelo riposare per 5-10 minuti. Togliete spago e carta e tagliate delle fette di circa 2 cm di spessore. Sistemate le fette in una pirofila imburrata, spolverizzate con il formaggio rimasto, completate con qualche fiocchetto di burro, quindi infornate a 180° per 10-15 minuti.
Se preparate il piatto in anticipo, lasciate in forno un po' più a lungo.






Ora mi dedico a un libro, sto leggendo "La bibbia d'argilla" di Julia Navarro. Intrigante.


Plumcake alla zucca

11 ottobre 2010


Ecco un'altra settimana!
Mi ricordo che un po' di anni fa, sulla Settimana Enigmistica, pubblicavano delle vignette in cui c'era un omino a cui capitavano cose incredibili e ridicolissime. L'unico commento era: Io lo odio il lunedì. Oggi mi sento un po' così.
Mi consolo pensando a quello che mi aspetta per cena.
E' qui sotto. 


PLUMCAKE ALLA ZUCCA (4-6 p)

300 g di zucca pulita
3 patate medie
1 scalogno
2 uova
brodo vegetale q.b.
2 cucchiai di latte
2 fette di pane carré
3-4 cucchiai di parmigiano grattato
noce moscata, sale, pepe
salvia, rosmarino
olio

Affettate lo scalogno e fatelo rosolare con poco olio; quindi unite zucca e patate a dadini e rosmarino e salvia legati a mazzetto e fate insaporire per qualche minuto. Poi aggiungete brodo poco per volta e portate a cottura. Alla fine regolate sale e pepe e, dopo aver tolto il mazzetto guarnito, schiacciate con l'aiuto di una forchetta.
Ammollate il pane nel latte, quindi strizzatelo e unitelo alle verdure; passate il tutto al mixer. Sbattete leggermente le uova con sale, pepe e noce moscata, quindi aggiungetele al composto di zucca mescolando bene. Foderate uno stampo da plumcake con carta forno, distribuitevi l'impasto e cuocete in forno a 160° per 50-60 minuti. Controllate la cottura con uno stecchino. Fate intiepidire e sformate. Servite tagliando a fette non troppo sottili.





Oltre che buono, mi sembra tanto carino questo plumcake.  Mi piace proprio!!!

Frolla di zucca e radicchio

10 ottobre 2010

Ho passato la domenica a cucinare piatti con la zucca, che mi ha portato Anni dall'orto del suo papà. Ho preparato solo cose salate, di cui vi posto, fra oggi e i prossimi giorni, le ricette.



Comincio con la torta salata, che mi sono preparata per il "cestino della merenda". Spiego meglio. Non avendo tempo di tornare a casa nell'intervallo di colazione, ho l'abitudine di portarmi qualcosa per evitare il panino al bar. E le torte salate e i polpettoni sono appetitose e leggere, poi un frutto, uno yogurt e il pranzo è risolto. Allora ecco qua:


FROLLA DI ZUCCA E RADICCHIO (6p)

750 g di zucca pulita
350 g di radicchio rosso
200 g di farina OO
100 g di farina integrale
1 cucchiaino di lievito per torte salate
2 albumi
1 uovo
20 g di burro
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiaino di aceto balsamico
2 cucchiai di vino bianco secco
sale, noce moscata

Setacciate le farine con il lievito e un pizzico di sale e impastate con l'uovo, il burro a pezzetti e l'acqua tiepida necessaria ad avere un impasto consistente (ce ne vorrà qualche cucchiaio). Quando sarà pronto, fatelo riposare avvolto nella pellicola per 30 minuti.
Fate appassire la zucca tagliata a fettine per 5 minuti nel MO. Pulite il radicchio, riducetelo a striscioline e fatelo appassire in padella con l'olio e l'aceto, finché si sarà ammorbidito. Regolate il sale e fate raffreddare. Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale. 
Stendete la pasta in una sfoglia sottile e foderate uno stampo da 28 cm di diametro ricoperto di carta forno. Frullate la zucca con il vino, un pizzico di sale e una grattugiata di noce moscata, e unite gli albumi montati. Distribuite il radicchio sulla pasta, ricoprite con la crema di zucca, quindi infornate a 190° per 30-35 minuti.




In questa torta l'amaro del radicchio si sposa perfettamente con il dolce della zucca. La superficie della torta è morbidissima, quindi prima di infornare potete realizzare una decorazione rigandola in cerchio con una forchetta, come vedete nella foto.

Ciao, a domani!

Un giro in Perigord e un risotto alle ciliegie

9 ottobre 2010

Questa pagina è per Patrizia che vive a Pordenone. Davvero troppo lontano per vederci spesso; di solito ci parliamo al telefono o per mail. Qualche volta però riusciamo ad andare in vacanza insieme. Come la scorsa estate che ci ha visto girare per il Perigord a caccia di paesini fiabeschi, di statue di Cyrano, di foie gras e di buon vino.









Quando viene a trovarmi, visto che è una buongustaia, le preparo qualcosa di sfizioso, come questo risotto.


RISOTTO ALLE CILIEGIE (4 p)

1 cipollotto
320 g di riso carnaroli
1/2 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale q.b.
250 g di ciliegie snocciolate
30 g burro
sale q.b.

Rosolate in metà burro, il cipollotto pulito e affettato sottilmente; quando sarà imbiondito unite il riso e fatelo tostare. Bagnate poi con il vino e, quando sarà evaporato, unite le ciliegie, bagnate con il brodo e portate a cottura. Quando sarà pronto, regolate il sale e mantecate con il burro rimasto. Fate riposare qualche momento prima di servire.




Questo piatto è delizioso ed è una festa per gli occhi! Ha una sapore fruttato che ricorda alcuni vini come il traminer, dolce con una punta di aspro, che esplode in bocca con sentore di fiori (suggerisce un altro amico, a tempo perso sommelier). Insomma è proprio da provare.




Ciao Patti,  a presto.

Ratatouille al limone

8 ottobre 2010


Maria Rosa è stata mia compagna di scuola e Giangi uno degli amici dell'oratorio; ci siamo persi di vista per molti anni e ci siamo ritrovati, in maniera del tutto casuale, alla laurea del loro figlio minore. Così abbiamo ripreso a frequentarci e a raccontarci.
Per loro ho preparato questa ratatouille.



RATATOUILLE AL LIMONE (4 p)

1 cipolla bianca
1 melanzana
mezzo peperone rosso e mezzo peperone giallo
2 zucchine
2 pomodori costoluti non troppo maturi
1 spicchio d'aglio
1 limone non trattato
origano secco
1 rametto di rosmarino
qualche foglia di basilico
olio EVO, sale

Pulite tutte le verdure e tagliate a dadini peperoni, pomodori, melanzana e zucchine. Scaldate 4 cucchiai d'olio e rosolatevi la cipolla affettata sottile e l'aglio tritato. Unite i peperoni e dopo 5 minuti le melanzane. Dopo altri 5 minuti le zucchine e infine i pomodori. Salate, unite la scorza del limone grattata e cuocete ancora 5 minuti. Fate intiepidire, poi mettete in forma aiutandovi con un coppapasta. Cospargete con origano e rosmarino tritato. Decorate con una fogliolina di basilico e servite.




Di solito la ratatouille è uno stufato in cui tutto è un po' sfatto. Qui le verdure restano croccanti e il profumo del limone è eccezionale. Certo non è il piatto classico, ma vale la pena di provarlo.

A domani.


Eccola, la mia paella

7 ottobre 2010

Il martedì è il giorno che, armandomi di santissima pazienza, prenoto i posti a teatro. Proprio poco fa sono riuscita a prendere i biglietti per "Questa sera si recita a soggetto", che diversi anni fa vidi con Mariano Rigillo nel ruolo principale e che adesso vedrò nella produzione della compagnia dei giovani del Teatro Stabile di Genova, con Cristina, l'amica di sempre. Perciò dedico a lei e alla sua famiglia (Ignazio detto Sem, marito, Francesco, figlio giramondo, Paolo, figlio sedentario, e Andrea, fratello) il quarto piatto.
E' la paella, che in effetti abbiamo mangiato insieme lo scorso inverno. Non c'eravamo tutti,  replicheremo per gli assenti.


PAELLA (4-6 p)

250 g di riso paraboiled
4 fusi di pollo
100 g di prosciutto cotto in una fetta sola
100 g di chorizo o salsiccia piccante
125 g di piselli sgranati
200 g di pomodori ramati
1 peperone rosso
20 gamberoni
1 kg di cozze
vino bianco secco q.b.
2 bustine di zafferano
un ciuffo di prezzemolo
1 limone
1 cipolla, 1 spicchio d'aglio
olio, sale, pepe, brodo vegetale (1 l)

Mettete a bagno in acqua salata per 2 ore le cozze, poi raschiatele e pulitele. Fatele aprire in una casseruola larga e bassa a fuoco vivo con un bicchiere di vino bianco. Tenetele da parte. Sciogliete lo zafferano in un mestolo di brodo caldo.
Mettete nella paellera 2 cucchiai d'olio e fatevi rosolare il pollo a fuoco dolce. Intanto tritate la cipolla, l'aglio, il prezzemolo e fate soffriggere il tutto in un'altra padella con un cucchiaio d'olio, quindi unitevi i pomodori spellati, privati dei semi e tagliati a dadini e fate cuocere per 10 minuti. Poi aggiungete il prosciutto a dadini, la salsiccia a rondelle e i piselli. Fate cuocere altri 10 minuti. Regolate il sale, quindi unite al pollo e continuate la cottura ancora 10 minuti.
Sgusciate le cozze, tenendo qualche mezzo guscio con il mollusco per la decorazione. Unite al pollo le cozze sgusciate, i gamberi con il carapace ma senza le teste, il peperone a listerelle e su tutto distribuite il riso; versatevi lo zafferano, il succo del limone e coprite con il brodo. Cuocete senza mescolare fino a quando il brodo si sarà assorbito completamente. In questo modo si formerà una crosticina dorata sul fondo della paellera. Se mancasse il sale, distribuitene un po' alla superficie, decorate con le cozze tenute da parte e fate riposare qualche minuto prima di servire.



La paella richiede dedizione, la dovete preparare e sorvegliare con amore, ma vi ricompenserà di certo!!!
Visto che è il mio cavallo di battaglia, con altrettanto amore mi sono portata la paellera da Valencia, ma la potete cucinare in una bella padellona o nello wok.

BUON APPETITO....

Filetti di orata con aromi e bottarga

5 ottobre 2010


Una delle ultime volte che ho invitato a casa mia Anni e Daniele e le loro figlie Arianna e Sara ho preparato dei filetti di pesce. Cucino spesso pesce: i filetti sono anche veloci a farsi, soprattutto se dello sfilettamento si occupa qualcun'altro. Si possono cucinare in questo modo anche il branzino, la ricciola, e qualunque altro pesce dalla carne bianca e dal sapore delicato: il cipollotto e le erbe non coprono, ma ne esaltano il gusto. 


FILETTI DI ORATA CON AROMI E BOTTARGA (4 p)

4 filetti di orata da 250 g ciascuno
1 cucchiaio di pangrattato
1 cipollotto fresco
½ finocchio
2 rametti di salvia
1 ciuffetto di prezzemolo
1 cucchiaio di capperi
sale pepe
bottarga di muggine

Pulite le verdure e le erbe, poi tritate il prezzemolo e la salvia con il cipollotto e il finocchio e mescolatevi il pangrattato e i capperi tritati.
Adagiate i filetti di orata sul piano di lavoro, salateli, pepateli e divideteli in due; spalmate su una metà il composto e chiudete con l'altra. Disponete si filetti preparati su 4 quadrati di carta fata, quindi chiudete a caramella. Ponete in una pirofila e cuocete in forno a 180° per 20 minuti. Trascorso questo tempo, aprite i cartocci, cospargete con fettine sottili di bottarga e servite.




Ciao ciao, a presto.