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Omaggio a Riga

5 settembre 2011

Il 1 agosto la mia sveglia suona alle 7. Mi preparo in fretta, salgo su un taxi, stazione Principe e via per la Centrale di Milano; navetta per Linate e finalmente, dopo un'attesa di un paio d'ore, salgo su un aereo che mi porterà a Riga, la prima tappa della mia vacanza. Sono tesa e in ansia, spero di non aver dimenticato nulla, spero che mia mamma stia bene, spero che tutto andrà per il verso giusto...sento i pensieri che ruotano impazziti nella testa.
Poi l'aereo rulla sulla pista e decolla e io mi sento proiettata nel cielo azzurro e improvvisamente calma con l'incrollabile certezza che SONO IN VACANZA!
Dopo tre ore atterro a Riga, faccio un bancomat per fornirmi di lats, la moneta lettone, salgo su un bus e vado alla stazione. Ho bisogno dell'ufficio informazioni per trovare il mio ostello perché la Jana Jela non la trovo sulla mia piccola mappa. Giri infiniti, poi trovo tutto. All'ostello mi accolgono con un sorriso: "We are waiting for you!" Che bello mi sento già a casa, mi piace questa città, il cui profilo mi ha sorriso mentre attraversavo con il bus uno dei ponti sulla Daugava.
Doccia veloce e fuori. Giro per il centro storico, io sto proprio dietro S.Giovanni e dalla mia finestra vedo l'abside di questa chiesa e il campanile di S.Pietro.
Riga era una città della lega anseatica, un passato di tutto rispetto, ha vissuto una dominazione svedese, si è avvicinata alla Germania, poi ne ha passate di tutti i colori dalla seconda guerra mondiale alla liberazione dall'area russa nel 1991. Oggi è una citta grande, moderna, completamente restaurata e molto vivace. Ha un porto molto funzionale, perché la Daugava è un fiume molto ampio e qui siamo vicinissimi alla sua foce nel Baltico.
Quando il 2 agosto ne esploro il centro storico, resto affascinata. Chiese barocche, cattedrali ortodosse, case con timpani a gradoni, campanili che svettano in un cielo così azzurro da risultare incredibile, strade acciottolate che si srotolano fra piazze e fontane e vicoletti, le mie gambe vanno decise, il cuore danza...

la casa delle Teste Nere

Il giorno 3 vado al museo etnografico all'aperto, giro in un parco per più di tre ore visitando case e mulini e chiese e stalle ricostruite qui come modello della vita rurale lettone. Bello e divertente. Vado a pranzo in un posto carino dove assaggio i pancake di patate e il kefir, una bevanda a base di latte fermentato. Tutto tipico di questa cucina e tutto semplice e buono.


La parte nuova di Riga, che vedo il 4, è efficiente e moderna, a parte un quartiere straordinario, completamente restaurato in Jugendstil, l'Art Nouveau tedesca. Sono letteralmente affascinata. Vado anche a fare un giro in battello sul fiume e Riga vista dall'acqua offre di sé un'immagine straordinaria: veramente come una regina che pigramente si lascia baciare dal sole.


Faccio quattro bellissime cose in questa città: comincio in sordina con un concerto d'organo in cattedrale, mezz'ora di musica nel silenzio composto e ordinato degli spettatori. Poi mi concedo una visita a Terrace Riga: sono sul tetto di un grande magazzino, è tutto pieno di tavoli e sedie di bambù e ombrelloni; sembra un posto proibitivo, ma io sono a un passo dal cielo, potrei alzare un dito e toccarlo, i tetti della città sono tutti davanti a me, mi siedo e arriva subito una ragazza carina a portarmi un menu, una scritta che recita "Life's good" occhieggia dalle pareti di vetro che fanno da ringhiera, non mi trattengo e ordino ostriche e prosecco (tranquilli, spendo l'equivalente di 13 euro, qui la nostra moneta tiene alla grande!); quando mi alzo ho un po' di ovatta nel cervello e la piacevole sensazione di possedere il mondo!!!


Mi concedo una cena meravigliosa in un piccolo grazioso ristorante della Vecriga (la città vecchia) dove mangio uno stuzzicino a base di labrit (formaggio tipico del posto) con aceto balsamico e fragole fresche, salmone del baltico ai ferri servito con una salsa di vino bianco e menta che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi tanto era buona, per concludere con un piatto di frutta fresca tutta affettata e spolverata di zucchero a velo che era una festa per gli occhi prima che per il palato. E siccome le botte di vita qui si sono sprecate vado anche all'opera, in un teatro piccolo e grazioso come una bomboniera, in cui le note di Evghenj Oneghin di Tchaikovsky mi avvolgono e mi accarezzano nella mia ultima splendida sera in questa città.




questa è la pasticceria dove facevo colazione :)

Oggi nessuna ricetta, solo questo lungo racconto dedicato alla mia prima tappa. Un ricordo pieno di sole, di gentilezza e di sorrisi, di cose belle da vedere e buone da mangiare (che non guasta). Il posto da portare nel cuore, quello dove sono andata tutti i giorni per stamparmelo bene nella mente è la piazza del municipio dove campeggia la casa delle Teste Nere. 

Ciao amici, domani torno alle ricette perché in mia assenza i blog si sono riempiti di contest e sapete che non so trattenermi :D
Vi abbraccio, a presto!

12 commenti:

  1. Riga deve essere proprio una bella città, per alcuni versi mi ha ricordato Praga, con un centro storico molto vecchio e la parte nuova della città che tende sempre più a occidentalizzarsi, per passrae ai cementoni che hanno contraddistinto gli anni di regime più duro. Grazie per le foto e per la voglia che ci hai trasmesso di vistare Riga. Un abbraccio

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  2. Che bella vacanza.Grazie di aver condiviso con noi queste belle foto.

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  3. Che racconto meraviglioso! Bellissime le fotografie , posti davvero incantevoli!

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  4. E la voglia di partire per questa magnifica città mi è venuta immediatamente!!
    ciao loredana

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  5. Bellissima città brava hai fatto bene a staccare!!
    Un bacione a presto Anna

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  6. bellissimo reportage di vacanza, deve essere bellissima Riga

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  7. Bello e rilassante questa tua prima tappa del tuo viaggio. Aspetto il continuo........

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  8. Che bella città! ne hai fatto rivivere l' atmosfera. Seguo le altre puntate. Laura

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  9. che bello questo tuo reportage! grazie per esser passata da me :D

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  10. Non conosco la città, sembra un posto incantevole!

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  11. Ma che bello, sai che quando ho letto che saresti andata a Riga mi son detta: "Chissà che ci sarà da vedere?!"Io infatti è un posto a cui, sbagliando, non avrei mai pensato per una vacanza!Ottimo reportage! a presto!Baciii!

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  12. Hai mai pensato di scrivere guide turistiche?
    Brava, bel racconto e belle foto!!!
    Bacioni
    Omonima

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