Polpettine di verdure su dadolata di pesche per Mystery Basket




12 agosto 2016

Ecco cari amici, ancora una ricetta prima della partenza, fra qualche giorno andrò a Berlino con le mie amiche Pinu e Patti, e al ritorno da là andrò a Roma con Pinu e sua sorella Luisa per il Giubileo. Starò via un po'. Era tanto che il borsone non si riempiva e smaniava di volare via e trovarsi davanti un altro orizzonte dopo tanto tempo passato sulla scaffalatura del box! E' vero che sono stata alle Eolie, ma quella era una vacanza breve anche se è stata bellissima. 

Allora prima di chiudere un po' per ferie vi lascio le polpettine che ho preparato per il cestino misterioso di PAOLA. La sua lista era questa:
  1.  Pesche
  2.  Feta
  3.  Zucchine
  4.  Latte
  5.  Olive verdi
  6.  Peperoni
  7.  Pomodori a grappolo
  8.  Uova
  9.  Riso basmati
  10.  Farina di ceci
 e questa volta ho usato tutti gli ingredienti!!!



 

POLPETTINE DI RISO E VERDURE SU DADOLATA DI PESCHE        

100 g di riso basmati
500 ml di latte
1 peperone giallo
2 zucchine
2 pomodori a grappolo
1 cipollotto
1 manciata di olive verdi snocciolate
50 g di feta
1 uovo
1 rametto di maggiorana
2 pesche
farina di ceci
pangrattato
olio EVO, sale

Lessate il riso nel latte con una presa di sale, scolatelo e fatelo raffreddare. Pulite le verdure e tagliatele a dadini, quindi rosolatele in due cucchiai d’olio, unite le foglie di maggiorana e portate a cottura aggiungendo l’acqua necessaria. Al termine aggiungete le olive tagliate a rondelle e regolate il sale. Quando si saranno intiepidite mescolatele al riso, all’uovo e alla feta sbriciolata e fate delle polpette che passerete nella farina di ceci mescolata a un po’ di pangrattato. Disponete le polpette in una teglia foderata di carta forno e passate in forno a 180° per 20 minuti. Pelate le pesche e tagliatele a dadini, quindi conditele con un filo d’olio. Servite le polpettine tiepide sulla dadolata di pesche.
 



La ricetta partecipa al MYSTERY BASKET inventato da LINDA e ospitato questo mese da PAOLA.
 

 
 
 
 
BUONE VACANZE A TUTTI :)


Sarde impanate con pomodori secchi




10 agosto 2016

Eccomi ancora qui, a postare per CONSUELO che come sapete ospita il contest inventato da BARBARA "DI CUCINA IN CUCINA"
 




Un altro ricordo e questa volta è la Sicilia, dove sono stata anche di recente e da dove sono tornata carica, per quanto lo consentisse il peso del bagaglio in aereo, di delizie culinarie: pomodorini secchi, finocchietto, origano, marmellata di fichi d'india....
Del resto se almeno una volta l'avete provata, saprete che la cucina siciliana non si fa dire di no, ti avvolge e ti coccola fin dal primo boccone, ti si insedia nella mente e ti evoca pensieri quasi peccaminosi al solo ricordo!
Allora proprio con alcune delle cose che ho portato, ho confezionato questo tortino di sarde, pieno di "sciauro" di Sicilia :) 





SARDE IMPANATE CON POMODORI SECCHI     

600 g di sarde
130 g di pangrattato
30 g di pomodori secchi (non sott'olio)
qualche rametto di timo fresco
finocchietto selvatico e origano secchi
sale, olio

Frullate i pomodori con le foglie di timo e il pangrattato. Pulite le sarde e apritele a libro. Foderate una pirofila con carta forno, spolveratela di origano e disponetevi le sarde con la pelle rivolta verso il basso. Salate e spolverate con il pangrattato al pomodoro e finocchietto. Condite con un filo d'olio e infornate a 190° per 15-20 minuti.




Semplice e tanto  buono! A presto, ci sentiamo ancora...

Pasta alla gricia: un souvenir nel piatto




3 agosto 2016

Ciao a tutti, sono in vacanza ma prima di andarmene con le amiche ho un migliaio di cose da fare! Come al solito, con la testardaggine che mi contraddistingue, riuscirò nell'intento e partirò leggera come una farfalla ;)

Nel frattempo ho deciso di partecipare al contest "DI CUCINA IN CUCINA" ideato da BARBARA e ospitato da CONSUELO nei mesi di luglio e agosto.




Consuelo vuole un assaggio dei nostri viaggi, un ricordo, un'emozione e allora mi rivolgo alla città che sta nel mio cuore, che fa parte di me, che conosco da quando ero bambina, Roma.
Ogni volta che ci sono stata, ho respirato la sua aria, calpestato la sua storia, ma anche semplicemente vissuto la mia famiglia, i miei nonni, i miei cugini, i miei zii. Spesso ci sono stata con amici e allora facevo il cicerone, portandoli in quei posti dove magari non si va, perché le guide non li indicano, ma proprio perché nascosti sono spesso i più belli.
Proporvi una ricetta di questa città è difficile solo perché a me sembrano tutte eccezionali, tutte legate a qualcosa di particolare e quella che ho scelto è solo l'ultima che ho preparato, ricordando una trattoria di Trastevere, con i tavoli sotto un pergolato di glicine, in una sera rinfrescata dal ponentino, una sera in cui Roma non ha certo fatto la stupida, ha acceso tutte le sue stelle e mi ha riempito d'amore


Roma nun fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje di’ de si’
sceji tutte le stelle piu’ brillarelle che pòi
e un friccico de luna tutta pe’ noi
faje senti’ ch’e’ quasi primavera
manna li mejo grilli pe’ fa’ cri cri
prestame er ponentino
piu’ malandrino che c’hai
Roma reggeme er moccolo stasera




SPAGHETTI ALLA GRICIA        

320 g di spaghetti
50 g di guanciale a striscioline
1 cipolla
abbondante pecorino grattato
olio, sale
pepe nero in grani

Fate imbiondire la cipolla tritata grossolanamente in abbondante olio, quindi unite il guanciale e fatelo “sciogliere” a fuoco moderato. Appena gli spaghetti, che avrete messo a cuocere in abbondante acqua salata, sono pronti, scolateli, facendo in modo che trattengano un po’ d’acqua, conditeli con il sugo e cospargeteli con il pecorino, mescolando subito, in modo che il formaggio formi una crema. Servite con il pepe appena macinato.  




La gricia non è fatta per la dieta, è una pasta sontuosa, che riempie la bocca e stimola tutti i sensi, godetevela, merita tutta la vostra attenzione! 

Un abbraccio, torno ancora prima della partenza :)