Peperoni ripieni piccini picciò

30 settembre 2012

Ciao amici, come state, passata bene quest'ultima domenica di settembre? A Genova è stato bel tempo, ma fresco, autunnale insomma; d'altra parte domani sarà ottobre, all'università iniziano le lezioni. Io inizierò giovedì, così sono ancora un po' in vacanza....

Sto vagamente meglio, vagamente, perché comunque ho fatto un bel po' di cose, però sono soddisfatta delle mie prove culinarie, che per me è cosa rara. 

E sapete che sono arrivata al terzo posto nel contest a colori di CINZIA e VALENTINA? Sono molto contenta :) Il piatto scelto è Gamberi con uva, cavolo viola e passito.




E allora vi dedico una delle mie ricette del week end.


PEPERONI MIGNON RIPIENI DI RISO 

una decina di peperoni mignon
120 g di riso
un ciuffo di maggiorana
80 g di parmigiano o pecorino grattato
olio evo, sale
poco pangrattato
vino bianco secco

Pulite i peperoni, svuotateli e lavateli. Lessate il riso al dente, quindi raffreddatelo sotto l'acqua e conditelo con olio, maggiorana tritata e il formaggio. Regolate il sale. Riempite i peperoni, disponeteli in una pirofila unta d'olio, condite con altro olio, spolverate con poco pangrattato e infornate a 180° per 30-35 minuti. Se occorre, bagnate con un po' d'acqua tiepida o vino bianco secco.
Servite tiepido o freddo.







Sono carinissimi e velocissimi da fare, e sono saporiti e leggeri. Potete servirli anche come finger food.

Vi ricordo l'appuntamento con la cucina regionale, domani mattina. Ora passo a salutarvi. Buona serata, un abbraccio :)

Per la serie, un'acciuga al giorno...

28 settembre 2012

Ciao amici, eccomi qui, sono a casa mia e sono contenta di essere qui e di aver rimandato la vacanza, perché sono un rottame, non chiedetemi perché, non c'è niente di particolare, ma non sono in forma. Per fortuna ho il week end davanti, così potrò rimettermi. 

Vi lascio una ricettina che è pronta da un po', per la verità ce ne sono altre scalpitanti che aspettano di essere postate, verrà anche il loro momento. Allora ecco qua, sulla scia della mia serata a scuola di cucina!



TORTIERA DI ACCIUGHE CON ZUCCHINE 

800 g di acciughe
3 zucchine
80 g di olive nere snocciolate
2 spicchi d'aglio
1 ciuffo di prezzemolo
3 rametti di timo
1 peperoncino
5 cucchiai di pangrattato
4 cucchiai di grana grattato
5 cucchiai d'olio
sale

Pulite le acciughe e apritele a libro, spinatele e lavatele velocemente, quindi mettetele a scolare. Pulite le zucchine e tagliatele a dadini, saltatele con 4 cucchiai d'olio, le olive, l'aglio intero, il prezzemolo il timo  e il peperoncino tritati, per 10-15 minuti. Regolate il sale e, a fuoco spento, unite 4 cucchiai di pangrattato e il grana. Disponete metà delle acciughe in una tortiera appena unta d'olio, con la pelle verso il basso, coprite con la verdura (dopo aver totlo l'aglio) e fate un altro strato di acciughe, questa volta con la pelle verso l'alto. Cospargete di pangrattato, condite con un filo d'olio e infornate a 180° per 15 minuti. Potete servire sia caldo che freddo.





Mando questa ricetta alla raccolta di POVERI MA BELLI E BUONI




E adesso passo da voi, buon we, bacioni :)

Uno stuzzichino per l'aperitivo

26 settembre 2012

Eccoci, siamo quasi alla fine di settembre, questo mese è proprio volato via, fagocitato fra esami e impegni di lavoro e altre cose, niente di bello da ricordare, e la mia vacanza è rimandata. Tranquillo, autunno, andremo via ;) si tratta di aspettare un'altra settimana.

Al momento vi dedico una ricetta semplice e appetitosa che ho preso dal blog CAFFELLATTE IN CUCINA. Questo blog non esiste più quindi il link non porta da nessuna parte, però è giusto che io lo citi. 



SALATINI ALL'INDIVIA 

250 g di pasta sfoglia
1 cespo di indivia belga
pecorino o altro formaggio a piacere
prosciutto cotto o altro salume a piacere

Stendete la pasta in tondo e ricavatene 16 triangoli. Su ogni triangolo ponete una foglia di belga, una striscia di prosciutto e un pezzetto di formaggio. Arrotolate a formare delle piccole brioches. Deponetele sulla placca foderata di carta forno e passate per 10 minuti a 180°. Servite tiepido.





Veloci, facili e appetitosi! Meglio di così....
Mi consola vederli così carini, oggi è stata una giornata pesante e noiosa, ancora con un cielo grigio  come il mio umore. 

Vabbè dai vi porto a Liegi. E' nella Wallonia, l'area francofona del Belgio, ed è in totale rivoluzione perché si candida ad essere capitale europea della cultura nel 2017. Ci sono stata due giorni, il primo pieno di sole, il secondo così così, e forse un po' per i lavori in corso, un po' per il tempo, non mi ha entusiasmato. Eppure a ripensarla a distanza di tempo, ricordo angoli particolari, di una bellezza tranquilla e serena.

La scalinata alla Cittadella

Poco più di 400 gradini verso il paradiso, una faticata pazzesca, ma da lassù uno spettacolo veramente notevole


Il porto turistico sulla Mosa
La spettacolare stazione progettata da Santiago Calatrava
Il museo d'arte moderna sull'isola della Mosa

Nel cosiddetto quartiere Oltremosa, nacque e visse Georges Simenon, ma niente lo ricorda, anzi tutto sembra in grande abbandono. Quella è stata proprio una delusione! La guida Touring parlava benissimo di questa città, perciò ho voluto andare, ma sono rimasta perplessa, al palo per così dire, forse nel 2017 sarà bellissima e patinata, con tutti i musei in ordine e i giardini ripuliti e le strade e le piazze transitabili. Però mi ha offerto uno dei migliori aperitivi del viaggio, con muscadet e stuzzichini notevoli!


Allora ciao, passo da voi, baci :)

Ancora un pensiero in viola

24 settembre 2012

Ciao a tutti, eccoci al lunedì sera, un brutto lunedì cominciato grigio che più grigio non si riesce a immaginare, con un temporale che si è scatenato verso mezzogiorno e ha subito allagato tutto, che si è dipanato in una serie di gabole universitarie che non promettono niente di buono, e terminato con la visita dall'oculista per la seconda cataratta di mamma :(
Per fortuna che c'è il blog dove ho trovato i vostri commenti alle mie pasqualine che hanno confortato non poco il mio spirito perfezionista. Ma già che fa un bel frescolino non vedo l'ora di cacciarmi sotto le coperte e rannicchiarmi e cercare di dimenticare qualunque cosa, tranne quella piccola vacanza che mi aspetta...

La ricetta di stasera è ancora per il contest di CINZIA e VALENTINA, un altro pensiero in viola!



GAMBERI CON UVA, CAVOLO VIOLA E PASSITO

24 code di gambero già sgusciate
un piccolo grappolo di uva nera
qualche gheriglio di noce
1 cavolo viola
1 cipolla bianca
vino passito
sale grigio

Affettate la cipolla e brasatela in una casseruola con olio e acqua, quindi unite il cavolo lavato e tagliato a listerelle. Quando sarà rosolato, sfumate con un bicchiere di passito e portate a cottura unendo acqua poco a poco. Regolate il sale. Saltate in padella con un filo d'olio una manciata abbondante di chicchi d'uva aperti e privati dei semi, appena saranno un po' appassiti unite le code di gambero, i gherigli di noci spezzettati, sfumate con il passito e portate a cottura, regolando il sale alla fine. Servite i gamberi con il loro sughetto accompagnando con il cavolo messo in forma con l'aiuto di un coppapasta.







Mi sono ispirata ad un'altra ricetta della "Cucina Italiana", che ho un po' modificato.

Ora vengo a rispondere ai vostri commenti, bacissimi, a presto!

Le pasqualine per l'MTC


23 settembre 2012


Ciao amici, sono sfinita e per di più, in non so quale movimento del cavolo, mi sono distrutta un bicipite, che ora urla ad ogni gesto, anche il più banale. 

Ho comunque continuato il mio lavoro in cucina, anche se non ho scattato delle belle foto, perché oggi è stato proprio grigio, ha piovuto e si è rinfrescato moltissimo. 

Ciao autunno, bentornato, sai quest'anno quasi ti aspettavo, ti ho anche messo la foto dell'uva pronta da vendemmiare in apertura del blog, come benvenuto. E' che ho voglia delle cose che mi regali come il cineclub e il teatro e le cene con gli amici. E poi ho in vista uno scorcio di vacanza e tu mi accompagnerai :)
 
E allora ecco cosa ho prodotto per la sfida dell'MTC. VITTORIA ha proposto la sua pasqualina e noi tutti a copiare quella pasta leggera e ariosa, quasi trasparente tanto che ci si potrebbe leggere attraverso, che gonfia nel forno per ricadere poi sull'impasto, armoniosa ed elegante, mentre si raffredda. Giocavo in casa, ma per questo la sfida è stata anche più difficile, ed è inutile che vi dica che non sono pienamente soddisfatta del risultato. La mia pasqualina l'avevo già postata, QUI, e questa era la foto
 




Ma oggi ho lavorato secondo i dettami imposti dalla gara e quindi ecco le mie pasqualine.


TORTA PASQUALINA DI VITTORIA

per la pasta
300 g di farina manitoba
1 pizzico di sale
30 g di olio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere d'acqua

per il ripieno
1,2 kg di bietole
olio evo
maggiorana 
250 g di prescinseua
1 cipolla bianca 
50 g di parmigiano grattato
sale, pepe
1 uovo
Impastate tutti gli ingredienti per la pasta, dividetela poi in cinque parti e fate riposare coperto per almeno 1 ora.
Pulite le bietole, togliendo quasi tutto il gambo, tagliatele a striscioline e saltatele in padella con olio, la cipolla tritata e un po' di maggiorana anch'essa tritata. Regolate il sale e fate raffreddare. In una ciotola lavorate la prescinseua con il parmigiano, altra maggiorana tritata, sale e pepe.
Stendete la prima pallina in una sfoglia sottile e foderate una teglia da 22-24 cm di diametro unta d'olio (bordo compreso), ungete anche la pasta con un pennello, poi stendete la seconda sfoglia e mettetela sopra la prima. Versate le bietole e poi il composto di formaggio. Con il dorso di un cucchiaio fate un incavo al centro e sgusciate l'uovo, salate leggermente. Stendete poi le altre tre sfoglie e deponetele sopra l'impasto sempre ungendo fra una e l'altra. Arrotolate tutto il bordo a cordoncino e volendo gonfiate le sfoglie con l'aiuto di una cannuccia. Infornate a 180° per 40-50 minuti fino a doratura della pasta. 



 



TORTA PASQUALINA ARCOBALENO

per la pasta
300 g di farina manitoba
1 pizzico di sale
30 g di olio
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere d'acqua

per il ripieno
400 g di patate viola
300 g di spinaci
3 zucchine
500 g di zucca
maggiorana
200 g di ricotta
100 g di yogurt bianco intero
1 cipolla bianca 
olio evo
sale
2 uova
Impastate tutti gli ingredienti per la pasta, dividetela poi in cinque parti e fate riposare coperto per almeno 1 ora.
Fate lessare le patate in acqua salata quindi schiacciatele, conditele con un filo d'olio e, quando si saranno raffreddate, mescolatele con la ricotta e lo yogurt. Lavate gli spinaci, puliteli, tagliateli a striscioline e fateli andare con la cipolla tritata in due cucchiai d'olio; quando saranno un po' appassiti, unite le zucchine pulite e affettate sottilmente. Portate a cottura, unendo poca acqua se necessario. Fate raffreddare, battete al coltello grossolanamente e quindi aggiungete un uovo. Pulite e affettate la zucca e passatela al MO al massimo voltaggio per circa 8 minuti. Schiacciatela con una forchetta e saltatela con poco olio e una manciata di maggiorana tritata. Regolate il sale dei tre ripieni. Stendete la prima pallina in una sfoglia sottile e foderate una teglia da 24 cm di diametro unta d'olio (bordo compreso), ungete anche la pasta con un pennello, poi stendete la seconda sfoglia e mettetela sopra la prima. Riempite con il composto di patate, poi con quello di spinaci e zucchine e infine con quello di zucca. Con il dorso di un cucchiaio fate un incavo al centro e sgusciate l'uovo, salate leggermente. Stendete poi le altre tre sfoglie e deponetele sopra l'impasto sempre ungendo fra una e l'altra. Arrotolate tutto il bordo a cordoncino e volendo gonfiate le sfoglie con l'aiuto di una cannuccia. Infornate a 180° per 40-50 minuti fino a doratura della pasta. 






Ecco qua, fine della mia faticata ;) perché vi assicuro che far ballare quelle sfoglie sui pugni infarinati per tutta la cucina, è stata una bella lotta!

Ho ricevuto un regalo da ANNA e LARA, le mia care amiche COGNATE IN CUCINA. Le ho conosciute in Alessandria quando mia mamma è stata operata e le ricordo con infinito piacere, grazie di cuore!





E' qui a disposizione di tutti i miei amici.


Passo da voi, buona serata, a domani.

Le roselline di Elena

22 settembre 2012

Ciao amici, come state? Iniziato bene il week end? Ieri sera come vi ho detto sono stata da CHEF PER CASO, la mia scuola di cucina, e ci siamo fatti una lezione sulle acciughe, le abbiamo preparate in tanti modi sfiziosi e diversi dal solito, guardate qui:

Canestrelli salati
Acciughe ripiene e suppli di riso
Melanzane con mozzarella e acciughe
Finger food di polenta con spiedino d'acciuga
Tortino di ricotta, acciughe e fiori di zucca
Pennette con melanzane, pomodorini e acciughe

Che vi devo dire, io per le acciughe vado matta e quindi tutto mi è piaciuto! Donatella, la nostra maestra, mi ha anche regalato una quantità di fiori di zucca, con cui oggi ho preparato un bel piattino che vi posterò nei prossimi giorni.

Oggi ho cominciato a cucinare e domani farò ancora qualcosa, tanto pare che pioverà: qui è arrivato l'autunno, fa fresco e in letto ci vuole la copertina e qua e là sulle sedie cominciano a comparire le felpe....

La ricetta di stasera è per il contest di ELIFLA, finalmente ho copiato una ricetta di ELENA che è la recipe-tionist di settembre! 




La ricetta originale è QUI, questa è la mia interpretazione, che cambia solo perché ho usato la carne di maiale.


ROSELLINE DI CARNE ALLE ERBE DI PROVENZA

4 fette di lonza di maiale
olio evo
sale
erbe di Provenza


 

Tagliate le fette di carne a strisce lunghe, salate e arrotolate, quindi fissate con uno stecco. Disponete le roselline in una teglia da forno unta d'olio, spolverate con le erbe e ungete con poco olio. Infornate a 190° per 5 minuti, poi coprite con alluminio e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Servite subito.






E' una ricetta semplicissima, ma molto gradevole: il profumo delle erbe di Provenza la rende un piccolo capolavoro. E le mie erbe sono arrivate fresche fresche dalla Francia :)

Adesso passo a rispondere a tutti i vostri messaggi, ci sentiamo domani, buona serata!

Olanda e un altro pensierino in viola

20 settembre 2012

Ciao a tutti. Stasera vi porto in Olanda, ad Arnhem e ad Utrecht.
Come vi ho detto Arnhem è una piccola città, nuova perché durante la guerra per la sua strategica posizione sul Reno è stata quasi completamente distrutta. La sua passeggiata sul fiume è davvero bella, guardate :)





Ad Arnhem, come sapete, ci sono andata per vedere il Kroller-Muller Museum dove sono esposte molte opere di Van Gogh e di altri impressionisti. Ho fotografato tutto, ma queste sono le opere di Vincent che amo di più.

Arles, il ponte di Langlois
Arles, the starry night

e le amo perché ad Arles ci sono stata e quel ponte e quel bistrot li ho cercati e visti e fotografati, per scoprire che sono rimasti assolutamente come allora.
Attorno al Kroller-Muller c'è un parco enorme, che ospita il museo delle sculture all'aperto. Qui vi sorrido da una di queste sculture, sulla quale si può salire. 



Ad Arnhem c'è anche un museo etnografico all'aperto. Ne ho visti molti di questi musei in giro per l'Europa, ma questo è particolarmente bello perché offre non solo la possibilità di visitare case coloniche e fattorie, ma anche di seguire alcune vicende storiche, come la colonizzazione e l'immigrazione e la nascita di alcune importanti fabbriche. E mi sono emozionata sapendo che in queste casette, belle, brutte, piccole, grandi, scomode o accoglienti, durante la guerra si sono rifugiati gli sfollati.





Utrecht invece è grande, anche se il suo centro storico è piccolo e si gira tranquillamente a piedi. Questa zona è circondata da un anello d'acqua e attraversata da altri canali, è animata, piena di locali che si dispongono su due piani, a livello strada e a livello acqua, come forse riuscite a vedere in questa foto





La torre campanaria della Cattedrale
Un angolo dietro la Cattedrale

Utrecht è la sede universitaria più importante dell'Olanda e forse per questo è dinamica, giovane e accogliente. Una sera sono andata a cena in un ristorante indonesiano. Lo avevo fatto anche ad Amsterdam e siccome l'esperienza era stata positiva, ho voluto replicare. E' stata un'ottima scelta: ho mangiato uno stufato con zenzero e peperoncino accompagnato da diversi piattini con riso bianco, nasi goreng, verdure con le noccioline e con il cocco ;)

E visto che si parla di cibo, vi posto un altro pensiero in viola, piccolo e semplice, per il contest di CINZIA e VALENTINA, da un'idea della rivista "La Cucina Italiana".




TORRETTE DI VERDURE AL PROSCIUTTO

1 melanzana tonda
3 pomodori ramati
300 g di patate viola
160 g di prosciutto cotto
qualche rametto di prezzemolo
olio, sale

Tagliate la melanzana a fette spesse, mettetele sotto sale per un'ora, poi asciugatele, grigliatele e salatele leggermente. Affettate anche i pomodori e passateli in una padella antiaderente appena unta d'olio, scottateli da entrambi i lati e salate. Lessate le patate in acqua salata, poi schiacciatele e conditele con olio e prezzemolo tritato. Tritate il prosciutto. Con l'aiuto di un coppapasta formate una torretta così composta: fetta di pomodoro, strato di patate, fetta di melanzana, prosciutto, melanzana, pomodoro, patate e ancora melanzana. Scaldate al forno a 200° per circa 5 minuti. Servite subito.





Ora passo a salutarvi. Domani sera sarò a scuola di cucina, quindi vi auguro buon we e ci sentiamo sabato, un abbraccio!